Mazara, solidarietà al popolo palestinese e indignazione per i fatti di Pisa e Firenze

Assemblea cittadina ieri sera nel cuore della kasbah. Manifestazione per la pace e “pro-Palestina” il prossimo 16 marzo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Febbraio 2024 10:09
Mazara, solidarietà al popolo palestinese e indignazione per i fatti di Pisa e Firenze

Costruire una grande rete per la Pace e organizzare una manifestazione a Mazara del Vallo per esprimere la propria vicinanza al popolo palestinese. Questo l’obiettivo dell’assemblea aperta, promossa dal gruppo civico “Partecipazione Politica”, svoltasi ieri sera presso l’Auditorium “M. Caruso”, nel cuore della kasbah di Mazara del Vallo, e alla quale hanno partecipato circa un centinaio di cittadini, in gran parte molti giovani, che si sono confrontati, attraverso un acceso dibattito intergenerazionale, sui gravi fatti avvenuti nei giorni scorsi a seguito di manifestazioni di solidarietà di studenti a favore del popolo palestinese ingiustamente assediato a Gaza all’indomani dei terribili attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso, e sulle iniziative da prendere per far sentire la propria voce.

A moderare l’incontro è stato l’assessore comunale Gianfranco Casale il quale ha sottolineato: “Partecipare è esprimersi, è dibattere, è chiedere ed è anche pretendere a gran voce che quello che per noi è fondamentale venga preservato. Il diritto umano alla vita e il distaccarsi da politiche che accettano guerre e genocidi sono tematiche per cui scendere in piazza e protestare: Partecipazione Politica si schiera dalla parte degli studenti di Pisa, di Firenze e di tutti i giovani che vogliono fare sentire la propria voce, portando i propri corpi nelle piazze e nelle strade, condannando chi con la repressione violenta cerca di zittirli.

È il momento di mobilitarsi per la pace, la vita e la libertà del popolo palestinese, insieme ad associazioni e cittadini che vorranno avere una parte attiva nella storia”. Ad introdurre l’incontro (al quale hanno partecipato rappresentanti di alcune associazioni, movimenti ma anche semplici cittadini e cittadine, diverse soggettività sensibili alla tematica), è stato il prof. Abdelkarim Hannachi, coordinatore dell'Osservatorio regionale sul Fenomeno Migratorio e membro della Convenzione dei diritti del Mediterraneo, di cui il Comune di Mazara è tra i primi sottoscrittori, il quale ha fornito una panoramica sul conflitto israelo-palestinese a partire dall’inizio del secolo, quando sui territori ove risiedeva il popolo palestinese fu creato un “protettorato” inglese, e fino a giorni nostri che vedono quotidianamente la morte di innocenti.

Hannachi parlando di “manipolazione della verità, di una realtà capovolta”, ha analizzato alcune parole-chiave, una terminologia entrata nell’uso corrente, relative alla annosa questione: sionismo, colonizzazione, displacement, apartheid, arabi-israeliani, profughi palestinesi, genocidio, terrorismo; lo studioso ha sottolineato come anche molti israeliani siano contrari alla politica nei territori occupati che è stata seguita dallo Stato di Israele, che lo stesso Hannachi ha definito una “etnocrazia”, nei territori strappati progressivamente al popolo palestinese ormai ridotto a vivere, anzi sopravvivere, in una piccola striscia di terra.

Attraverso un collegamento online è intervenuto Moni Ovadia, noto artista poliedrico di fama internazionale, di origine ebraica, il quale ha così parlato al pubblico dell’Auditorium: “non fatevi intimidire. Il sionismo è una forma degenerativa del nazionalismo. Sono da sempre impegnato per i diritti del popolo palestinese. Bisogna riconoscere tutti i diritti al popolo palestinese, anche quelli meno graditi ai Paesi occidentali”. Ovadia ha così concluso parafrasando una famosa frase di J.F. Kennedy pronunciata a Berlino ovest durante la guerra fredda: “siamo tutti palestinesi!”.

Così si è aperto confronto, a tratti anche molto acceso, grazie a diversi interventi e testimonianze fra le quali quelle di: Medhat, palestinese residente in città, ed impossibilitato a far rientro nel paese ove nato; Kemal giovane tunisino anche lui residente a Mazara del Vallo e che quotidianamente si scontra con un diffusi pregiudizi; Silvio Davì Colaci, ex soldato, che ha parlato delle “regole d’ingaggio” in occasioni di manifestazioni; la dott.ssa Tiziana Giacalone della sezione ANPI di Mazara del Vallo che ha confermato la partecipazione dell’associazione partigiani.

E’ emersa anche una forte disapprovazione in merito alla gestione da parte dell’attuale Governo italiano del caso di Pisa, ma non solo, ed in generale sulla politica internazionale ove prevalgono sempre più spinte belliciste e non pacifiste. Infine l’assemblea ha deciso di organizzare una manifestazione cittadina, aperta a tutti, a favore del popolo palestinese ed in generale per la pace nel mondo. La data scelta è stata quella del prossimo 16 marzo, di pomeriggio; nei prossimi giorni maggiori dettagli sulla stessa manifestazione.

Francesco Mezzapelle  

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