Da alcuni giorni sono iniziate le lezioni scolastiche nei vari istituti cittadini di competenza comunale. Un interrogativo però sorge fin d’ora. Quando inizierà il servizio di refezione scolastica? Avverrà come ogni anno che il servizio sarà avviato novembre per concludersi un mese prima, a metà maggio, dalla chiusura delle scuole?
In questi anni notevoli sono stati i disagi di numerosi genitori che per necessità diverse (di lavoro e per esigenze economiche) non potevano garantire ai propri figli. Il servizio di refezione scolastica (un totale di circa 600 pasti giornalieri) parte infatti con due mesi di ritardo poi l’Amministrazione comunale lo sospende un mese prima della fine dell’anno scolastico.
Non riusciamo a capire il motivo di tale decisione, speriamo che non sia dovuta al fine di far quadrare il bilancio comunale (calcoli meramente contabili al fine di “armonizzare” il Bilancio comunale). Ricordiamo che i genitori pagano, in base al reddito (alcun costo i per gli alunni le cui famiglie abbiano dichiarato un reddito inferiore a 6 mila euro), le rette per aver garantito il servizio. L’interruzione del servizio un mese prima comporta notevoli disagi anche per una famiglia dove entrambi i coniugi lavorano.
Amministratori e tecnici del Comune dovrebbero lavorare preventivamente per indire la gara di appalto nel garantire continuativamente il servizio senza interruzioni e proroghe ad anno scolastico in corso. Più volte l’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Adele Spagnolo, e l’assessore al Bilancio, Vito Billardello, hanno espresso la volontà di potere garantire il servizio di refezione scolastica tutto l’anno scolastico (vedi dichiarazioni di Billardello dopo l’approvazione in Giunta del Bilancio 2016). Ma non è andata così.
Si spera ovviamente che il nuovo servizio di refezione scolastica possa partire quanto prima per concludersi a metà giugno (alla fine dell’anno scolastico), ovviamente senza interruzioni o proroghe...
Risulta comunque snervante, comportando molti disagi alle famiglie che usufruiscono del servizio, la prassi utilizzata in questi anni.
Non crediamo che il Bilancio comunale possa essere compromesso dalla rimozione di un servizio sociale che garantisce un pasto anche ai bambini di famiglie meno abbienti; servirebbe uno sforzo in più, eliminando privilegi e costi in altri settori della Pubblica Amministrazione...Chissà magari visto l'entusiasmo di assessori e consiglieri di maggioranza dopo l'approvazione del Bilancio 2017 in anticipo rispetto agli ultimi anni.
Francesco Mezzapelle
18-09-2017 9,00
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