Mazara, rifiuti, la Regione autorizza a conferire nella discarica di Alcamo ma l’entourage Cristaldi non molla sul progetto “Best Mazara”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Giugno 2018 09:53
Mazara, rifiuti, la Regione autorizza a conferire nella discarica di Alcamo ma l’entourage Cristaldi non molla sul progetto “Best Mazara”

Ieri è stato emanato il decreto regionale che autorizza, in via straordinaria, il Comune di Mazara del Vallo a conferire 800 tonnellate di rifiuti presso l'impianto Vincenzo D'angelo ad Alcamo. Il Decreto fa seguito ad un’ordinanza emanata lo scorso 7 giugno dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, per il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti nel territorio siciliano in attesa che del rientro nell’ordinario del ciclo integrato dei rifiuti; nella stessa ordinanza si danno disposizioni per l’incremento della raccolta differenziata.

In questi giorni infatti la Città è invasa in lungo ed in largo dai rifiuti in particolare in quelle zone dove non è ancora partita la raccolta differenziata. Infatti a contribuire alla creazione di vere e proprie montagne di rifiuti sono numerosi cittadini incivili che vanno a depositare i loro sacchetti di spazzatura in luoghi, spesso lontani dalle proprie residenze, dove ancora vi sono dei cassonetti dei rifiuti. Ma non si possono nascondere neanche le difficoltà da parte del Comune, attraverso l’Aro comunale, nel riportare la situazione alla normalità dopo l’emergenza igienico-sanitaria dei giorni scorsi, a ciò ha contribuisce l’ormai saturazione della discarica di Trapani.

In questa complessa situazione ovvio che dall’entourage del sindaco Nicola Cristaldi si colga l’occasione per puntare il dito contro la Regione che ha finora bloccato il progetto di un impianto polifunzionale per il trattamento dei rifiuti, denominato “Best Mazara”, che la stessa Amministrazione Cristaldi ha promosso fin dal 2013 individuando un’area di contrada San Nicola, al confine con il Comune di Campobello di Mazara, per la sua realizzazione. Il progetto "Best Mazara" è fermo, in attesa di una decisione definitiva, presso l’Assessorato regionale Territorio Ambiente al quale sono pervenuti diversi pareri di enti, direttamente ed indirettamente interessati; vedi ad esempio il parere negativo da parte del Wwf che gestisce la vicinissima Riserva naturale Laghi Preola e Gorghi Tondi, anche il parere dell’Arpa presenta diverse prescrizioni al progetto “Best Mazara” (in foto n.2 un'immagine del progetto) che prevede anche una discarica tradizionale, adiacente all’impianto di trattamento rifiuti, per rifiuti speciali, pericolosi e non, provenienti dall’esterno e dallo stesso bioreattore.

Vicinissima al sindaco Nicola Cristaldi, il consigliere comunale Joselita D'Annibale, moglie del presidente dell’Aro comunale, Vito Di Giovanni, qualche giorno fa è intervenuta nella vicenda, nella qualità di presidente della I Commissione consiliare, preannunciando una nuova emergenza rifiuti in Città: “la discarica di Trapani non riesce a garantire lo smaltimento delle minime quantità di rifiuto già autorizzate dalla regione. Non è assolutamente concepibile che gli uffici regionali non riescano ad individuare un ulteriore sito di conferimento nonostante già da più di una settimana, informalmente, si garantisce  l'autorizzazione a smaltire i nostri rifiuti in un impianto diverso.

Questo è un caso emblematico che racconta come la burocrazia diventi una palla al piede per questa nostra Sicilia”. Successivamente, nella stessa nota, la D’Annibale affermava (ecco il passaggio legato chiaramente al progetto Best Mazara): “non è assolutamente possibile che sono presenti diversi progetti di impianti di smaltimento finale dei rifiuti o di conversione e recupero degli stessi e la burocrazia blocchi tutto e non dia le autorizzazioni necessarie in tempi celeri.

Oggi più che mai, e per il problema rifiuti in particolare, La politica deve occuparsi della burocrazia, regionale, e a tutti i livelli, divenuta avvilente, forse per mantenere saldo il proprio potere tendente a regolare totalitariamente lo sviluppo della nostra Sicilia”. In questa vicenda gioca un ruolo fondamentale, ovviamente, il Presidente della Regione Nello Musumeci che, probabilmente, piuttosto che puntare nella creazione di nuovi impianti intende promuovere, non potendo ostacolare le direttive europee in materia di rifiuti, una strategia di rifiuti zero attraverso il raggiungimento di un’alta percentuale a livello regionale della raccolta differenziata per non incorrere in sanzioni europee che poi ricadrebbero sui Comuni rei di non aver promosso la differenziata, ecco forse il perchè dell'avvio improvviso della raccolta differenziata "porta a porta" nel Comune di Mazara.

Francesco Mezzapelle

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