Mazara, questione idrica, il CRIAM "ri-chiede" verbale riunione con il Sindaco

La seconda riunione era avvenuta lo scorso 9 maggio ma il verbale redatto dal capo gabinetto mai pervenuto al Comitato

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Giugno 2022 16:15
Mazara, questione idrica, il CRIAM

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo (CRIAM) firmata dal suo presidente, la prof.ssa Silvana Mannone, nella quale si legge: 

L’amministrazione comunale e il sindaco di Mazara del Vallo, nell’affrontare la questione idrica e il conseguente inquinamento delle falde acquifere che da tempo travagliano i cittadini della nostra città, hanno ritenuto di convocare tutte le associazioni interessate alla questione ad un dibattito che si è tenuto in data 29 marzo 2022, presso la sede del Palazzo di Città. In quella occasione, considerato che le discussioni che si sono tenute sul tema non hanno prodotto una sintesi accettabile, il sindaco ha ritenuto di aggiornare la riunione a data da definire.

Al secondo invito, avvenuto sempre nel Palazzo di Città in data 9 maggio 2022, i convocati hanno richiesto che in quella sede, a differenza della prima riunione, fosse redatto un verbale della seduta che mettesse in condizioni tutti di potere verificare, con dati di fatto, le posizioni dei singoli interventi e le conclusioni a cui si era pervenuti. Questo prezioso documento, redatto da un alto funzionario del comune di Mazara del Vallo, nella persona del capo di gabinetto del sindaco, non è stato possibile riceverlo in copia.

Vani si sono verificati i ripetuti solleciti verbali, fino a quando formalmente si è invitato il sindaco, con lettera, al rispetto degli impegni assunti e dei diritti dei partecipanti alle riunioni suddette. Il sindaco, che per istituzione dovrebbe pedissequamente osservare le leggi e i regolamenti vigenti nel comune e nella nostra città, ad oggi ha negato il diritto discendente dall’impegno concordato assunto, senza spiegarne le ragioni. Questo comportamento non rispettoso e antidemocratico è bene renderlo pubblico per mettere in condizione i cittadini tutti di prendere atto che questo sindaco e questa maggioranza amministrano la città negando senza ragione i diritti dei cittadini tutti”.

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