Rischiare seriamente di esser colpiti da escrementi delle centinaia di uccelli che si annidano sul grande ficus al centro della piazza, scivolare sul basolato imbrattato dagli stessi escrementi e dai piccoli frutti dell’albero, avvertire odori nauseabondi da tapparsi il naso per decine di metri. Questo quanto accade nella splendida e centralissima piazza Plebiscito di Mazara del Vallo frequentata quotidianamente da turisti ma anche da autoctoni (vedi tre week end fino al 25 settembre dedicato alle “Vie dei Tesori”) che visitano il museo del Satiro Danzante, le mostre all’interno del Collegio dei Gesuiti e la suggestiva chiesa di Sant’Ignazio. Grande disagio anche per quanti si accomodano a gustare le ottime pietanze offerte da alcune attività di ristorazione i cui tavoli sono apparecchiati nella stessa piazza.
La situazione necessita di un immediato intervento al fine di ripristinare il decoro della piazza e alleviare i disagi di cittadini, visitatori ed esercenti. Bisogna innanzitutto avviare un intervento manutentivo, magari con adeguata potatura dello splendido albero di “ficus benjamin” che domina la stessa piazza; attenzione, non parliamo di “capitozzatura” in quanto questo tipo di alberi possono con il loro folto fogliame costituire delle piacevoli zone di ombra al riparo dal sole. Si potrebbe risolvere il problema degli escrementi degli uccelli, presente anche nella via Conte Ruggero (la strada che da piazza Mokarta costeggia Villa Jolanda e arriva fino alla Cattedrale), così come è stato fatto in molte città, con reti di contenimento o impianti acustici ultrasonici che allontanino gli uccelli; non saranno d’accordo animalisti e ambientalisti ma qualche mezzo pratico, senza creare danni, bisogna pur trovarlo ed i tecnici a supporto dell’azione politica-amministrativa servono anche a questo.
Altra questione la pulizia del basolato della piazza Plebiscito che andrebbe fatta immediatamente perché al momento è particolarmente indecente (vedi particolare nel foto collage di copertina); visto che ci siamo andrebbero “sgrassate” e lavate per bene periodicamente (che fine ha fatto il mezzo pulisci-strade?), quantomeno le strade del centro storico che, prova alla mano, si trovano davvero sporche, basta farsi un giro. Speriamo che finita la “sbornia” estiva e politico-elettorale la Città possa ritornare a “quote più normali”.
Francesco Mezzapelle