Sono 75 le barche da pesca che a Mazara del Vallo usufruiranno degli aiuti economici delle Regione siciliana a causa dalla crisi generata dalla pandemia da covid19. Nella graduatoria definitiva (vedi allegato alla fine dell'articolo) della misura 1.33 “Arresto temporaneo attività di pesca - emergenza Covid” a sostegno degli operatori della pesca siciliani risultano ammesse dal Dipartimento della Pesca Mediterranea le domande di contributo presentate da 861 imprese siciliane che potranno così usufruire complessivamente, in maniera commisurata alle giornate di arresto temporaneo dell’attività e alla stazza del peschereccio, di circa quattro milioni di euro; gli armatori riceveranno mediamente dai 5 mila a 10mila euro per ogni imbarcazione. “Queste risorse –spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Toni Scilla- si aggiungono ai 15 milioni di euro già erogati dalla Regione, attraverso il Fondo di coesione, per i pescatori.
Stiamo inoltre lavorando a una misura emergenziale che possa alleviare il grosso problema del caro gasolio acuitosi con il conflitto in Ucraina. Tutto ciò dimostra –afferma l’assessore regionale- il ruolo di primo piano che la pesca riveste per il Governo Musumeci che ha molto a cuore il settore dell’agroalimentare in generale. La risposta alle nuove sfide del mercato –conclude Scilla- passa dal sostegno e promozione dei brand made in Sicily attraverso le leve del marketing e la valorizzazione delle tradizioni e della cultura siciliana”.
Per quanto riguarda la provincia di Trapani risultano ammesse nella graduatoria un centinaio di motopesca: 6 imprese pescherecce di Trapani, 11 di Castellammare del Golfo, 7 di Favignana, 1 di Marsala e -come dicevamo- 75 di Mazara del Vallo ove presente la flotta peschereccia più grande in Italia soprattutto in termini di stazza ed infatti in gran parte si tratta di domande provenienti dal settore della pesca d’altura, quella mediterranea. Contributi anche ad imprese di pesca impegnate nella pesca costiera e locale.
A Mazara del Vallo sono rimaste poche, una di questa è quella dell’armatore-pescatore Roberto Falcetta proprietario del motopesca “Santa Elisabetta” il quale sottolinea: “si tratta di un piccolo ristoro, importante come segnale da parte della Regione. Purtroppo soffriamo da alcuni anni diversi problemi, il più grosso consiste nell’eccessiva burocrazia, vedi anche le stringenti normative Ue, con la quale ci confrontiamo quotidianamente, servirebbe –aggiunge Falcetta- più flessibilità da parte delle autorità nell’analisi dei singoli casi.Per non parlare della quasi innavigabilità del porto canale mazarese, rischiamo di far danni ogni volta che ormeggiamo e siamo costretti a far carburante presso il porto nuovo non potendo usufruire dei fondali della banchina est”.
Francesco Mezzapelle
