Mazara, Ospedale “A. Ajello”, neo Comitato cittadino lancia il grido di dolore e la lotta

Ieri mattina è stato presentato il Comitato Cittadino Permanente in difesa dell'Ospedale "A. Ajello"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Dicembre 2023 09:47
Mazara, Ospedale “A. Ajello”, neo Comitato cittadino lancia il grido di dolore e la lotta

Un grido di dolore che accompagni una lotta per la legalità, per l’attuazione dell’Atto Aziendale relativamente all’Ospedale “A.Ajello”. Chiediamo ai rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche, delle Associazioni e ai Cittadini di essere presenti per sostenere la nostra azione". Questo è quanto ribadito questa mattina, presso il Civic Center di Mazara del Vallo, in occasione della conferenza stampa di presentazione del neo Comitato Cittadino Permanente in difesa dell'Ospedale "A. Ajello". Il portavoce dello stesso Comitato, l’ing. Vincenzo Montalbano Caracci. Supportato da altri componenti, ha spiegato nel dettaglio l’attuale situazione del nosocomio mazarese, la “mission” e le strategie d’azione da perseguire per “evitare la probabile chiusura dello stesso Ospedale “A. Ajello”.

“Non possiamo più tacere sullo stato di abbandono dell’Ospedale “Abele Ajello” e sul rischio reale di una possibile chiusura, molto probabilmente a favore dell’Ospedale di Castelvetrano, allocato questo in una struttura vecchia come concezione ed esecuzione e, quindi, inadatta ad ospitare un moderno e funzionale ospedale (ad esempio i letti non entrano negli ascensori). E’ ormai evidente e drammatico, ciò che è accaduto, giorno dopo giorno, e continua ad accadere, a danno di una corretta gestione del Complesso ospedaliero, costato oltre 35 milioni di € solo 6 anni fa, e definito già nel 2017 DEA di I Livello. Denunciamo con forza, limitandoci ai fatti essenziali, che:

1. Manca ancora la Anestesia e Rianimazione, obbligatoria per un ospedale di I Livello. Intanto a Mazara, mancando la Rianimazione e risultando la Chirurgia struttura semplice e non complessa, non si possono fare interventi di alta e complessa Chirurgia e non si apre Chirurgia Oncologica. Conclusione: abbiamo perso un validissimo chirurgo, trasferitosi in altro ospedale come Primario, e le patologie oncologiche sono trattate altrove, con grande sacrificio dei malati e dei parenti.

2. Manca a distanza di 4 anni l’Angiografo acquistato per Cardiologia dell’A. Ajello e dirottato a Castelvetrano, senza che fosse previsto dall’Atto Aziendale in vigore quando fu presa la decisione. Diamo atto che èstato riacquistato un secondo angiografo per il nostro Ospedale (dopo un esposto di un gruppo di associazioni e privati cittadini, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica competente), ma ancora ad oggi deve entrare in funzione, a tre anni dall’acquisto. Intanto si opera con alto rischio degli operatori, sottoposti anche a improvvidi provvedimenti disciplinari per contenziosi immotivati.

3. Non è ancora disponibile la Risonanza Magnetica essenziale per Neurologia. Può nascere il sospetto che, nelle more del suo arrivo, sia dirottata a Castelvetrano addirittura la Neurologia stessa per attivare una Stroke Unit per patologie acute neurologiche (che per logica deve essere allocata dove esiste già la Neurologia e in area baricentrica rispetto al bacino d’utenza). Esiste già a Castelvetrano una Risonanza, che però non ci risulta attiva (per incapacità operativa?). Nessun pudore e un bieco campanilismo consente di fare carta straccia della logica e dell’efficienza. Noi non ci stiamo più a subire in silenzio

4. Non sono rientrati dopo 10 anni i seguenti reparti già presenti a Mazara nel 2013, emigrati per la ristrutturazione e accorpati di fatto negli ospedali di Marsala e Castelvetrano: Ortopedia e Traumatologia, Oculistica, Pneumologia, Pschiatria.

5. È di questi giorni la notizia delle dimissioni di uno dei due (dicasi soltanto 2) medici di Medicina, reparto essenziale da cui transitano il 50 % dei ricoverati- conseguente inevitabile proposta(da incompetenti) di accorparlo A Castelvetrano o a Marsala. senza medicina non c’è ospedale. Da notare che alcuni medici di quel Reparto sono stati trasferiti negli ultimi anni a Trapani, al seguito di un primario che ha preso possesso del reparto più prestigioso nel capoluogo di provincia.

6. Da notare ancora la progressiva riduzione di numero di primari (anche per trasferimento) evidentemente per agevolare un ridimensionamento e declassamento del Presidio Ospedaliero, fino a trasformarlo in un semplice Pronto Soccorso.

7. Il Pronto Soccorso è diventato motivo di continuo contenzioso con i pazienti e con i medici e i responsabili di altre Unità, costretti a garantirne il funzionamento per oltre il 50% dei turni a discapito delle loro attività primarie. Chiediamo di monitorarne l’organizzazione e la gestione, essendo purtroppo noto a tutti che si sono susseguiti in quel reparto gravissimi episodi di intolleranza.

E' doloroso ammetterlo ma i politici locali non hanno mostrato molto interesse per il nostro nosocomio e così si lascia una città di 60.000 abitanti senza un ospedale, o peggio, con un ospedale che rischia di essere solo un Pronto Soccorso. E abbiamo visto in che stato è quest’ultimo e cosa sarebbe senza Medicina.

In conclusione, invitiamo i rappresentanti delle Istituzioni e delle forze politiche a partecipare assieme ai Cittadini, come parte attiva alla nostra iniziativa, per esprimere con chiarezza la loro posizione, per garantire il loro intervento a difesa di un bene comune quale è l’ospedale. In particolare, l’invito è rivolto (ma non solo) a: Sindaco, Presidente del Consiglio e Consiglieri Comunali, Deputati regionali della Provincia di Trapani, Coordinatori dei Partiti Politici rappresentati in città, Politici militanti, Sindacalisti, Candidati a Sindaco.

Ci sarebbe di conforto anche la presenza del Vescovo, unico ad aver preso posizione netta sull’emergenza Sanità, senza campanilismi, ma pensando a chi soffre e a chi non può permettersi la Sanità privata. Cittadine e cittadini di Mazara e’arrivato il momento dell’azione: aiutateci a organizzare e partecipate tutte e tutti alle iniziative che lanceremo nei prossimi giorni che comunicheremo con volantinaggi dedicati”.

Alla presentazione del Comitato è intervenuto il sindaco Salvatore Quinci (vedi foto da noi scattata) il quale ha confermato le preoccupazioni espresse in merito all’Ospedale “A.Ajello”: “la politica –ha detto- deve dare risposte prioritarie al tema della salute dei cittadini. Serve un percorso definito. Bisogna necessariamente garantire un servizio minimo per coprire i turni nei vari presidi della provincia. Vogliamo capire come immagina il vertice dell’ASP Trapani la struttura provinciale.

Al momento non ho avuto risposte chiare da parte del Commissario straordinario dell’ASP Trapani. Lo comprendo: l’ing. Spera è una figura pro tempore, il vero interlocutore è il Governo regionale. Alla politica regionale chiediamo risposte, a partire dalla deputazione trapanese”. Poi si sono succeduti vari interventi, politici, sindacalisti, cittadini a vario titolo ed infine è intervenuto l’Imam della Moschea di Mazara del Vallo, Ahmed Tarwa, il quale ha sottolineato: “sono il rappresentante di tutta la comunità islamica che risiede nel territorio, non solo di quanti originari dalla Tunisia.

Non possiamo accettare che chiudano reparti dell’Ospedale, è un danno per tutti. Siamo fratelli, dobbiamo rimanere uniti”. Il Vescovo della Diocesi, Angelo Giurdanella, non era presente per impegni già presi ha fatto pervenire il proprio sostegno al Comitato.

Francesco Mezzapelle  

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