Mazara, moria di pesci nella Colmata B, la nota dell'ambientalista Enzo Sciabica

"Sarebbe auspicabile la riattivazione del divieto di pesca all'interno della stessa area demaniale"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Agosto 2023 09:22
Mazara, moria di pesci nella Colmata B, la nota dell'ambientalista Enzo Sciabica

Un fatto davvero insolito, eccezionale, avvenuto qualche giorno fa presso la "Colmata B", o cosidetta "Laguna di Tonnarella"  ci è stato segnalato, attraverso una nota e delle foto, da Enzo Sciabica, rappresentante dell'Associazione "Pro Capo Feto" - Federazione Nazionale Pro Natura. Ecco quanto si legge nella sua nota: 

"La mattina del 24, alla laguna di Tonnarella, è sembrato di essere tornati al 17/8/2015, quando qualcosa come 400 chilogrammi di pesce, sparso per la zona umida, galleggiava morto. Nel 2015 sono intervenuti sul posto i dipendenti dell’ARPA, Struttura territoriale di Trapani e i veterinari della A.S.P. Trapani, Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, Area territoriale Mazara del Vallo – Marsala. Considerata la torbidità dell’acqua che a tratti presentava anche chiazze violacee si ipotizzò anche l’”avvelenamento con fogliame triturato di Taxsus baccata”, essenza vegetale mortale per i pesci che, appunto, possono morire “attassati” (vernacolo).

Questa volta sul posto c’era già stata la Guardia Costiera della Capitaneria di Porto e la stessa A.S.P. per i rilievi del caso. La moria, stante infatti allo stato in cui si sono presentati i pesci, è sembrata che si sia verificata un paio di giorni prima del 24 anche perché fino al 19 (giorno di rilevamento avifaunistico) non sono stati osservati pesci morti. Sono stati notati, invece, i pescatori che con lenze o retini o giacchi od anche con palanchi frequentano il sito assiduamente. Considerato il periodo, con il caldo tornato in questi giorni, è possibile che il decesso sia avvenuto per “anossia”, ma il fatto che l’evento si sia verificato proprio quando è stata divulgata la notizia della visita in laguna del Sindaco di Mazara del Vallo, il fatto che la marea non si è presentata particolarmente bassa, il fatto che in laguna ci siano parti che superano il metro di profondità, il fatto che dal 2015 non si erano più registrati di questi casi, benché ci siano stati mesi di agosto con più giorni caldi, ha indotto ad avvisare anche i Carabinieri Forestali.

L’area è del Demanio Marittimo e fino a quando il Demanio era gestito dall’Autorità Marittima, vigeva il “divieto” di accesso alla parte della laguna che oggi è frequentata per la pesca. Sarebbe auspicabile la riattivazione del divieto anche perché la zona in autunno- inverno, per le mareggiate che si abbattono sulla diga foranea è davvero pericolosa". (In foto centinaia di pesci morti nella laguna ove sostano i fenicotteri rosa).  

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