Mazara, lavori di dragaggio del porto canale ancora al palo. Dove sono gli “amici politici” della Città? E gli ambientalisti dell’ultima ora?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Agosto 2020 10:08
Mazara, lavori di dragaggio del porto canale ancora al palo. Dove sono gli “amici politici” della Città? E gli ambientalisti dell’ultima ora?

L’escavazione del porto canale di Mazara del Vallo interessa alla Regione e alla politica siciliana o no? Probabilmente no considerato il persistente rinvio delle operazioni per un primo stralcio di lavori di dragaggio. Probabilmente se ne sta accorgendo anche l’attuale sindaco Salvatore Quinci così come era successo anche al suo predecessore, Nicola Cristaldi; anche questi nella sua seconda sindacatura quando tutto sembrava presagire l’inizio dei lavori ha dovuto registrare strani intoppi che portarono ad un nuovo stop all’avvio dei lavori di dragaggio del porto tanto atteso da operatori economici ed in particolare da comparto peschereccio; vedi i danni provocati dal basso fondale ai numerosi pescherecci rimasti incagliati al centro del porto canale durante le manovre per fare gasolio o per uscire dal cantiere.

Quinci però, al contrario di Cristaldi, nutre molta fiducia e stima nei confronti dell’operato del governatore siciliano Nello Musumeci. (in foto copertina le attuali condizioni del porto canale di Mazara del vallo) Ricordiamo che l’iter per l’inizio del dragaggio del porto si è arrestato a seguito dell’operazione di Polizia, effettuata ai primi di marzo e denominata “Ottavo Cerchio”, che ha portato alla luce presunte attività illecite (anche mazzette) negli uffici del Genio Civile di Messina e Trapani.

Nell’elenco degli arrestati figuravano anche due personaggi importanti nell’ambito dei lavori di dragaggio del porto mazarese e presenti lo scorso ottobre alla conferenza stampa, tenutasi presso la Capitaneria di Porto di Mazara, e presieduta dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: Pino Micali proprietario della societa’ di Messina che si era aggiudicata l’appalto per il dragaggio e Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, direttore dei lavori. Qualche mese fa la Regione ha nominato l’ing.

Salvatore Caruso nuovo responsabile del genio civile di Trapani sarà pertanto lui il direttore dei lavori di dragaggio. Adesso si aspetta che l’ente attuatore, il Commissario per il Rischio idrogeologico, l’ing. Maurizio Croce (ex assessore regionale Territorio e Ambiente) riceva dall’Anac una comunicazione in merito alla possibilità che sia sempre la stessa ditta, la Ecol2000 di Messina, ad eseguire i lavori di dragaggio del porto canale oppure la seconda ditta nella graduatoria per la gara di appalto dei lavori.

Si ma quanto deve durare questa attesa? Dove sono gli amici politici dei rappresentati istituzionali, amministratori e consiglieri comunali, locali? Per non parlare di alcune associazioni, datoriali e sindacali, vedi Ferdepesca e Ugl, che negli ultimi tempi sembrano “avere a cuore” le sorti della pesca mazarese la quale però sta morendo anche a causa delle condizioni del porto. I lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del vallo dovrebbero riguardare –come spiegò lo stesso presidente della Regione lo scorso 29 ottobre presso la Capitaneria di Porto- la bonifica e l’escavazione del porto canale suddiviso in zone.

Saranno dapprima tolti i rifiuti ingombranti dai fondali (cavi di acciaio, reti da pesca, sartiame, cavi di diversa natura, copertoni in gomma, legno, vetro, plastica, batterie esauste), poi, nel tratto compreso tra il ponte vicino lo stadio e il mercato ittico, il progetto prevedeva il ripristino dei fondali: a -3 metri; dal mercato del pesce sino all’altezza del piazzale G.B. Quinci; a -4 metri; da piazzale Quinci e sino all’imbocco del porto a -6 metri; insomma un intervento per una superficie di circa 180 mila metri quadrati.

L’ing. Teresi invece, sempre in quell’incontro aperto alla stampa, sottolineò che i fanghi prelevati, a seguito del carotaggio effettuato pochi mesi fa, per buona parte sarebbero stati conferiti nella cosiddetta “Colmata B”, zona adiacente al porto di ponente; altri tipi di rifiuti e materiali speciali sarebbero conferiti invece in apposita discarica. Premettiamo che i lavori rappresentano un primo stralcio, altra cosa la pulizia di tutto il tratto urbano del fiume Mazaro. I lavori di dragaggio, a seguito ribasso d’asta, sono stati appaltati per 836 mila euro, il resto delle somme è stato messo a disposizione per eventuali varianti o lavori collaterali, vedi la messa in sicurezza e bonifica dell’area di “colmata B” (in verità, nonostante alcuni ambientalisti la proclamino area di interesse naturale, è ridotta ad una pattumiera) dove verranno sistemate le vasche per il conferimento dei fanghi prelevati durante l’escavazione.

Ovviamente con la cifra messa a disposizione per l’intervento, poco più di 800 mila euro, bisogna capire quale sarà la reale consistenza e l’efficacia dei lavori che saranno effettuati: saranno adeguati rispetto alle effettive necessità dei diversi operatori economici, in primis quelli del comparto peschereccio, che esercitano la loro attività lungo le stesse banchine del porto canale? Ovviamente lo scopriremo quando e se i lavori iniziati e ultimati. Infine un altro interrogativo riguarda le modalità di trattamento e il conferimento dei fanghi che andranno depositati in “vasca di colmata”, ci riferiamo, ovviamente, alla sopracitata “colmata B”, una questione non di poco conto e a causa della quale si sono persi, in dispute e conflitti con qualche associazione ambientalistica, tanti anni.

A proposito, ma che fine hanno fatto quegli ambientalisti che fino a qualche anno fa (fino a quando sindaco Cristaldi) difendevano a spada tratta la “colmata B” parlando anche per conto di due uccellini, il fratino ed il fraticello? Le loro attenzioni (senza aver mai rimosso un sacchetto di immondizia) adesso, stranamente, sembrano rivolte all’Oasi Naturale di Capo Feto attaccando pure quegli amanti del kite surf che sono gli unici a tenere pulita quell’area che certamente non gode attenzione degli enti di competenza, e poi vediamo pure postare immagini di quell’area ripresa da un drone per promuovere la città… Francesco Mezzapelle  

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