Ieri sera abbiamo dato la notizia del tragico incidente avvenuto a bordo del peschereccio mazarese "Elisabetta Genovese" e che ha provocato la morte di un pescatore di Porticello, Antonino Sanfilippo di 62 anni. Il pescatore è morto durante una battuta di pesca nelle zone di Pantelleria, sarebbe stato colpito al volto, all'interno della sala macchine, da un tubo dell'olio ad alta pressione.
Il pescatore, nel frattempo trasferito presso l'ospedale Nagar di Pantelleria, è morto dopo alcune ore. Il motopesca (vedi foto n.2) dovrebbe far ritorno quest'oggi a Mazara del Vallo
Quanto avvenuto riaccende i riflettori sul fenomeno degli incidenti sul lavoro ed in particolare a bordo dei natanti di pesca. Sulla questione la nostra redazione ha contattato il segretario generale Uila Pesca Trapani, Tommaso Macaddino (vedi foto n.1). "A nome del sindacato che rappresento esprimo cordoglio ai familiari del pescatore, la notizia mi ha recato dolore e riapre una ferita profonda e cioè la mancanza di sicurezza a bordo dei pescherecci. Certamente –ha sottolineato il sindacalista- l'incidente imprevisto può sempre accadere ma non bisogna nascondere la diffusa mancanza di condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Questa è ancor più evidente –ha detto Macaddino- in un comparto qual è quello della pesca dove molte cose non funzionano, un settore che risulta sempre più abbandonato dalla politica, ad ogni livello, sia a livello economico che in materia di sicurezza. Le istituzioni hanno le più grande responsabilità, da una parte vi sono strumenti meramente assistenzialistici per il settore, vedi fermo biologico o demolizione dei natanti, e dall'altra parte tassazione esagerata".
Il sindacalista ha così aggiunto: "la cattiva politica ha avuto riflessi molto negativi soprattutto in termini di occupazione del settore. Un esempio? Nella marineria di Mazara del Vallo negli ultimi 5 anni si sono persi circa 1500 posti di lavoro tra natanti demoliti e indotto. Oggi purtroppo la marineria di Mazara del vallo, storico polmone economico della Città, è in profonda crisi e gli effetti sono visibili: tantissime attività commerciali, dell'indotto e non, hanno chiuso i battenti; la città, svuotata anche di uffici importanti, stenta ritrovare un settore produttivo trainante".
Tommaso Macaddino, preannunciando che il 20 dicembre a Mazara del Vallo si svolgerà un convegno, organizzato dal sindacato, che affronterà le tematiche relative alla sicurezza a bordo dei pescherecci, ha concluso: "ripeto, la politica, di ieri e di oggi, ha molte responsabilità e deve tornare ad interrogarsi. Vi la necessità di avviare una politica seria coinvolgendo fattivamente gli attori sociali al fine di coniugare allo stesso tempo sostenibilità ambientale e sostenibilità economico sociale, ciò consentirebbe ai lavoratori del mare di poter svolgere la loro attività lavorativa in condizioni di sicurezza e legalità".
Francesco Mezzapelle
05-12-2014 11,00
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