Mazara, il Consiglio boccia la variante per nuovo rifornimento in via Bessarione. Maggioranza spaccata anche sulle commissioni.

Redazione Prima Pagina Mazara
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28 Febbraio 2018 09:55
Mazara, il Consiglio boccia la variante per nuovo rifornimento in via Bessarione. Maggioranza spaccata anche sulle commissioni.

In un clima surreale a seguito della recente scomparsa del consigliere Giacomo Cangemi ieri pomeriggio è tornato a riunirsi il Consiglio comunale. Una seduta durata circa tre ore e terminata con la bocciatura del Progetto, in variante allo strumento urbanistico, per la realizzazione di un impianto di in merito al Distribuzione Carburanti e gas naturale (metano) da realizzarsi nella via G. Bessarione. Una seduta nella quale non sono mancate novità dal punto di vista politico. A seguire quanto avvenuto.

Emozionante il prologo della seduta iniziata alle 16,30. Infatti il consiglio comunale ha deposto una corona di fiori sul banco ove sedeva, fino a pochi giorni della sua scomparsa per una brutta malattia, il consigliere comunale Giacomo Cangemi al quale dedicato un minuto di raccoglimento. Poi il presidente Vito Gancitano ha donato a nome di tutto il Consiglio la stessa corona di fiori ai tre figli del compianto collega. Nel corso delle comunicazioni diversi consiglieri prima di fare le loro comunicazioni o interrogazioni hanno voluto esprimere un breve ricordo personale sulla figura di Giacomo Cangemi, persona molto disponibile, discreta il cui stile di fare politica è stato riconosciuto unanimemente.

A Cangemi è subentrato Antonio Colicchia, 43 anni, ragioniere commercialista. Alle Amministrative del 2014 si era candidato nella Lista "La Svolta" ricevendo 325 voti. Dopo il giuramento di Colicchia (vedi foto n.2 del suo primo intervento) ha dichiarato la propria adesione al gruppo misto (in pratica sarà all’opposizione come lo era Cangemi). Il Consiglio ha così votato all’unanimità la sostituzione di Cangemi con Colicchia quale componente della III Commissione Consiliare Lavori Pubblici e Urbanistica. Era prevista anche la stessa cosa per la Commissione delle Garanzie Statutarie ma il Consiglio ha preferito rinviare il punto in attesa di ricevere istruzioni dal segretario generale dott.ssa Antonella Marascia ieri assente. Dopo alcuni minuti di sospensione, si sono susseguiti diversi interventi.

Andrea Burzotta (gruppo misto) ha interrogato l’Amministrazione, presente con il vicesindaco Silvano Bonanno e l’assessore Vito Ballatore, sulla seria possibilità che l’Ufficio Collocamento di Mazara venga spostato a Petrosino con il ritorno nella disponibilità del Comune degli attuali locali; a quanto pare non è ritenuto idoneo ad espletare l’attività il locale seminterrato nell’edificio di via Toniolo che ospitava la sede distaccata del Tribunale di Marsala chiusa da circa tre anni. Burzotta ha poi lamentato le condizioni pietose della via Ferrara chiedendo un intervento manutentivo.

Successivamente, come un fulmine a ciel sereno Sara Provenzano (Fratelli d’Italia) ha dichiarato con veemenza le sue irrevocabili dimissioni dalla II Commissione Attività Produttive lasciando trasparire nel suo duro intervento qualche problema, chissà forse con il presidente della stessa Commissione, Tonia Pernice, ed in generale con la maggioranza del sindaco Cristaldi della quale ha finora fatto parte.

Un intervento quello della Provenzano (vedi in copertina una foto scattata durante il suo intervento) che ha provocato, al di là dei risvolti politici, una reazione a catena con alcuni consiglieri della maggioranza, vedi Vito Foderà e Giuseppe Giacalone, che si sono dimessi dalle rispettive commissioni ed hanno chiesto l’azzeramento di tutte le Commissioni al presidente Gancitano il quale però ha loro ricordato che non può esser lui ad azzerare autonomamente le Commissioni salvo che si registrino le dimissioni degli stessi componenti.

Nicola La Grutta (M5S) ha preso la parola interrogando l’Amministrazione su diverse questioni. È ritornato a chiedere all’Amministrazione di portare in aula, prima che sia troppo tardi, un provvedimento al fine di consentire ai cittadini mazaresi di poter usufruire della rottamazione bis delle cartelle esattoriali con l’abbattimento delle sanzioni in quelle cartelle relative al Comune. La Grutta ha nuovamente insistito affinchè l’Amministrazione si adoperi concretamente sul “testamento biologico” per istituire, a seguito recente approvazione della legge nazionale, un ufficio comunale che accolga le dichiarazioni dei cittadini (in altre città è già stato fatto). La Grutta ha chiesto infine all’Amministrazione di adottare un regolamento comunale che preveda la cosiddetta "bi-genitorialità".

Giacomo Mauro (Pd), approfittando in aula della presenza del dirigente del II Settore Finanze e Tributi, dott.ssa Stella Marino, ha chiesto lumi sulla nuova decisione dell’Amministrazione l’affidamento all’esterno, con un appalto da circa 200mila euro di un servizio di assistenza e supporto all’Ufficio Tributi per la riscossione coattiva diretta della Tia, Tares e Tari, attraverso la piattaforma del Mepa, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione. Mauro ha chiesto come mai questa nuova decisione visto che la stessa Amministrazione aveva in precedenza deciso di affidare con un mega appalto di diversi milioni di euro il servizio di esternalizzazione relativo a tutti i tributi comunali. Perché non si pensa –ha chiesto Mauro- a riorganizzare, invece che smantellare, l'Ufficio Tributi comunale?

A Mauro ha risposto Joselita D’Annibale (Fratelli d’Italia), ribadendo che il nuovo appalto riguarda soltanto la sola riscossione coattiva dei tributi relativi ai rifiuti. Forse per fare intendere che quel progetto di mega appalto non sia stato ancora abbandonato dall'Amministrazione?

La speranza –questo è quello che auspicano i cittadini- è che questo servizio affidato all’esterno preveda che i pagamenti delle bollette dei rifiuti siano canalizzati direttamente sul conto del Comune; non vorremmo, visto i casi avvenuti in passato, che i cittadini versino soldi su conti di Società esterne.

Giorgio Randazzo (Diventerà Bellissima) è tornato a chiedere una risposta ad una sua recente interrogazione in merito all’assegnazione dei boxes del “mercato del porto nuovo” ad imprese non operanti nel settore agro alimentare.

Terminate le comunicazioni ed interrogazioni è stato affrontato ancora una volta il punto relativo, sul quale nelle sedute precedenti era caduto il numero legale per la votazione dell’atto, all’istanza di variante al Piano Regolatore comunale per la realizzazione nella via Bessarione di un impianto di carburanti e gas naturale (metano) era stata presentata al Comune l’8 ottobre 2014 dal sig. Vito Grafato in qualità di amministratore unico della Soc. Gravil Business srl con sede a Mazara del Vallo.

Secondo il PRG l’area dove dovrebbe sorgere il rifornimento è destinata a “parcheggio”, da qui la richiesta di variante al PRG il cui iter però –come più volte scritto dalla nostra redazione- è ancora fermo al palo. L’importante strumento urbanistico infatti dopo diversi anni infatti non è stato ancora completato dagli Uffici comunali di competenza, ovviamente questo è un dato anche politico-amministrativo, negativo. Dopo vari commissariamenti regionali per inadempienze nella tempistica relativa alla redazione dello stesso PRG, vi è un silenzio assordante da parte del Comune. In questa situazione si possono presentare varianti da parte dei privati che devono passare la vaglio e approvazione del Consiglio comunale.

Ritornando al progetto in questione (che presenta come proponente l’assessore comunale alle attività Produttive, Vito Vassallo, ed è firmato anche dal responsabile del procedimento l’arch. Rita Latino e dal responsabile del Suap arch. Antonia Russo), bisogna sottolineare che, attraverso conferenze di servizio indette dall’Ufficio comunale Attività Produttive, erano stati interpellati diversi Enti territoriali per l’acquisizione dei pareri necessari sul progetto. Acquisti favorevolmente tali pareri l’istanza di variante al PRG per la realizzazione del progetto è ritornata nuovamente in Consiglio comunale.

Sembra che il progetto, in merito alla cartografia presentata prima e dopo le conferenze di servizio, nonostante le rassicurazioni fornite dallo stesso arch. Antonia Russo, non abbia molto convinto gran parte del Consiglio comunale, anche alcuni consiglieri di maggioranza (molti della quale non erano presenti in aula) si sono astenuti all’atto della votazione. Al momento dell’appello del presidente Vito Gancitano sono rimasti in aula soltanto 16 consiglieri comunali, il numero minimo per mettere l’atto in votazione.

L’atto è stato bocciato. 8 i voti favorevoli (il presidente Vito Gancitano, Francesco Foggia, Giovanni Iacono Fullone, Joselita D’Annibale, Giampaolo Caruso, Giuseppe Tumbiolo, Vito Foderà, Tonia Pernice), 7 astenuti (Antonino Gaiazzo, Antonio Colicchia, Matteo Bommarito, Viviana Impeduglia, Nicola La Grutta, Giuseppe Di Gregorio, Pietro Ingargiola); unico voto contrario quello di Giorgio Randazzo.

Dopo la votazione dell’atto il consigliere La Grutta ha chiesto, a telecamere spente (ma forse oggi tornerà a chiederlo nel corso di un suo intervento), al presidente Gancitano di inviare sia l’atto che il verbale relativo alla sua discussione e votazione alla Procura della Repubblica.

La seduta si è chiusa alle 19,20 in mancanza di numero legale per votare il prelievo, richiesto da Randazzo, di due punti presenti all’odg, una di queste la mozione (in giacenza da mesi) relativa agli interventi urgenti al fine di un’immediata riapertura della Biblioteca Comunale. I lavori del Consiglio riprenderanno oggi pomeriggio alle 15,30 in seduta di prosecuzione. 

Francesco Mezzapelle

28-02-2018 10,30

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