Borgo Marinaro, a Mazara del Vallo (dieci gennaio, ore 11) un giornalista norvegese, partito di prima mattina da Messina, assieme ad un interprete, arriva a Mazara, città come luogo ideale per un Borgo Marinaro, per descrivere e narrare tradizioni popolari della pesca siciliana e mediterranea.
La targa in ceramica "Borgo Marinaro" apposta a Piazza Plebiscito, non diventa realtà. E' un non vero. Non esiste il contesto reale, storico, culturale , paesaggistico e commerciale. Il Borgo Marinaro non c'è, né di qua e di la del fiume Mazaro. Nelle stradine, cortili attorno alla chiesa di san Francesco, piazza Regina, Trasmazzaro non c'è un elemento di riconoscimento.
Niente ha catalizzato l'attrazione dell'esperto giornalista per esprimere e narrare la grandezza vantata da Mazara del Vallo e del suo Borgo Marinaro. Segno di una città caduta in crisi di identità. Manca il progetto con creatività. Mazara ha un grande potenziale nella pesca, nella sua capacità di attrazione turistica e gastronomica. Merita attenzione. Manca il progetto specifico assecondato dal Comune nella progettualità.
Gli strateghi-analisti dell'istituto Il Duemila, con alcuni contenuti , "profetizzano" il presente ed il futuro, il progetto. Attrezzi, strumenti, reti del mestiere e arte dell'antico pescatore mediterraneo. Ospitalità che evidenza conoscenza. Trattorie per assaggi di piatti di pesce delle eccellenze mediterranee. Taverne per degustare vini, canti, racconti di battute di pesca prodigiose e di tempeste. Attività di Pesca turismo . Tutto porta attrattive ed interessi.
Il giornalista sorpreso dal nulla è partito subito per Sciacca con una breve sosta a Marinella di Selinunte per puntare poi a Porto Palo di Capo Passero nella Sicilia Orientale.
Istituto Il Duemila
13/01/15 11,00
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