Ci sono storie che hanno un finale segnato, quasi scontato, e quella tra Rosalia Garofalo e Vincenzo Frasillo sembra una di queste. 54 anni lei e 53 lui, 30 anni di matrimonio, praticamente una vita passata assieme. Ma le storie di questo matrimonio non parlano di giorni felici, passati in concordia, quanto di continue e reiterate violenze che Rosalia subiva da tempo e l’ultimo eccesso d’ira è stato per lei fatale. Durante la serata di ieri Vincenzo Frasillo, intorno alle 20:30, chiama il 118 chiedendo soccorso per la moglie che non dà più segni di vita.
L’operatore allerta le forze dell’ordine che si precipitano in via Calipso per verificare quanto è accaduto. Nulla si è potuto fare per rianimare la povera Rosalia e si è quindi proceduto alla constatazione del decesso. Il suo corpo presentava numerose ecchimosi e tumefazioni in diverse parti, segni delle percosse ricevute continuate nel tempo. Cosa ha mosso tanta violenza? L’idea che lei lo tradisse, così si è giustificato davanti agli inquirenti Frasillo. L’idea fissa in mente che lei avesse un rapporto con un altro e l’ennesima discussione è degenerata in violenza e questo, sempre secondo le sue dichiarazioni, sarebbe accaduto lunedì, poi basta.
Ma sul corpo sarebbero presenti segni e lividi che indicano che la Garofalo è stata picchiata anche nei giorni successivi, botte su botte date dal marito che ha perso l’ultimo barlume di lucidità e umanità, non in grado di comprendere che stava per capitare l’irreparabile. Frasillo, con problemi di tossicodipendenza, vive facendo dei lavori saltuari e percepisce il reddito di cittadinanza, come anche lei. La coppia ha un figlio di 27 anni che vive e lavora a Budapest e che lei non sentiva da tempo in quanto, secondo indiscrezioni, il Frassilo le avrebbe sottratto il telefono cellulare per impedire che lei lo contattasse Lei, in passato ha cercato d’interrompere questa vita matrimoniale fatta di soprusi e violenze, presentando denunzie, andando via da casa e trovando rifugio in strutture che accolgono vittime di violenza familiare.
Ma poi inspiegabilmente è tornata con lui, arrivando perfino a ritirare alcune denunce sporte. "La signora Garofalo Rosalia si presenta presso il mio studio nel novembre 2019 - ci ha riferito l'avv. Marilena Messina che da novenbre scorso aveva intrapreso la difesa della vittima - con l'intento di avviare la separazione giudiziale dal marito Frasillo Vincenzo. Aveva alle spalle oltre vent'anni di maltrattamenti, che tuttavia ha iniziato a denunciare solo da un paio d'anni, sporgendo diverse querele (alcune rimesse, altre no, con procedimenti penali ancora da incardinare) innanzi ai Carabinieri di Mazara del Vallo.
Questa volta però era determinata nel volere procedere contro il marito e a separarsi. La signora mi riferiva che lui le telefonava spesso perché voleva incontrarla e convincerla a tornare a casa. Aveva già procurato tutti i documenti necessari per la separazione, ma dopo circa due settimane mi ha comunicato di voler perdonare il marito e di voler fare rientro a casa. Abbracciandola, le consigliai di non lasciare la Comunità profferendo le testuali parole: "Da quella casa esci morta, questo ti ammazza"”.
Francesco Mezzapelle