Mazara, Dragaggio Porto canale: atteso, ancora, il prelievo dei fanghi

I lavori consegnati a maggio dovevano terminare ai primi di dicembre. Cosa sta succedendo?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Novembre 2023 09:42
Mazara, Dragaggio Porto canale: atteso, ancora, il prelievo dei fanghi

Torniamo a parlare dell’annosa questione del dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo. Dopo anni di attese, ritardi, blocchi e vicissitudini varie sembrava che tutto finalmente procedesse liscio per l’avvio e completamento dei “Lavori di ripristino dei fondali del bacino portuale e del retrostante porto canale - 1° stralcio - Foce Fiume Mazaro”. Lo scorso 16 maggio presso la Sala Giunta del Comune, alla presenza del sindaco Salvatore Quinci e dell'assessore ai Lavori Pubblici Vito Torrente, il direttore dei lavori, ing.

Pietro Viviano, incaricato dal Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana, ed il rappresentante legale dell'impresa Ares srl di Roma, Renato Crifò, firmarono il verbale di consegna formale e definitiva dei lavori. Da quel momento l'impresa Ares srl di Roma aveva 200 giorni di tempo per ultimare i lavori, con fine lavori prevista per il mese di dicembre 2023. Gli interventi -come spiegò ai cronisti lo stesso ing. Viviano – dovevano esser preceduti dalla realizzazione di due vasche impermeabili e pozzetti nell'area di “colmata B” dove stoccati i fanghi.

Lo stoccaggio temporaneo avrebbe consentito l'analisi dei fanghi e quelli compatibili utilizzati per riempire la colmata con una soluzione che garantirà anche di alzare la stessa colmata e di lasciare 50 centimetri di acqua. Inoltre il progetto prevede una tubazione di collegamento con il pozzetto di colmata per il ritorno dell'acqua nel fiume. “In questo modo – sottolineò l'ing. Viviano - si è venuto incontro alle richieste degli ambientalisti ma è stata anche adottata una soluzione che ha consentito di ridurre l'impatto dei costi derivanti dall'incremento di materiale da stoccare”.

In quell’occasione i tecnici e l'impresa assicurarono che, dopo la consegna formale dei lavori, l'apertura del cantiere, e gli interventi propedeutici in colmata, la draga sarebbe arrivata materialmente dopo un paio di mesi per concludere i lavori in ogni caso entro dicembre.

I costi dell’opera. L'investimento complessivo dopo le perizie di variante è di circa 2milioni 700mila euro. L'importo netto dei lavori è di 1milione 152.079,55 al netto del ribasso d'asta del 34,3717% (€ 932.864,70), compreso costo della mano d'opera (€ 214.214,85) e oneri per la sicurezza (€ 5.000,00) non soggetti a ribasso. Il tratto di porto canale interessato ai lavori di dragaggio va dai due ponti sul fiume Mazaro verso la statua di San Vito e l'area dei cantieri. I fondali del porto canale con questo primo intervento torneranno ad essere di circa 2 metri e mezzo; quando sarà ultimato questo primo stralcio dei lavori servirà un finanziamento ad hoc, e più corposo, per l’escavazione completa dei fondali del porto canale e del fiume Mazaro.

Nel frattempo il Comune di Mazara del Vallo è stato destinatario di un finanziamento di circa 900mila per l'acquisto di un draga la quale solo successivamente a questo intervento regionale potrà essere utilizzata per la normale e ordinaria manutenzione dei fondali del porto canale.

I lavori per il dragaggio del porto canale sarebbero dovuti partire nell’autunno del 2019 (ricordiamo tutti quella cerimonia presso la Capitaneria di Porto di Mazara alla presenza dell’ormai ex presidente della Regione Nello Musumeci oggi divenuto ministro delle Politiche del Mare del Governo Meloni) e poi bloccati a causa della vicenda giudiziaria che ai primi di marzo del 2020 ha coinvolto l’amministratore delegato della società Ecol2000, ditta aggiudicataria dell’appalto, ed il dirigente del Genio civile di Trapani.

Ad oggi cresce il grido di allarme degli operatori economici le cui attività, cantiere navale e piccola pesca, rischiano seriamente di cessare a causa delle condizioni del porto canale. Il fondale del porto e del fiume Mazaro ad oggi è praticamente innavigabile ed in stato di degrado da anni con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate; accade spesso che qualche peschereccio rimanga incagliato al centro del porto canale e costretto ad esser rimorchiato.

In questi anni abbiamo assistito ad una vicenda che ha davvero dell’assurdo, fra rimpalli di competenze, ritardi, indagini giudiziarie, è successo di tutto.

Francesco Mezzapelle 

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