Sabato scorso si è consumato un evento di portata storica, nel bene e nel male. Per la prima volta la Lega capeggiata da Matteo Salvini, ha portato le sue bandiere ed i suoi uomini più rappresentativi a parlare a Piazza del Popolo a Roma. Una manifestazione che farà certamente da spartiacque con il passato del “Carroccio” che fino all’altro ieri definiva “Roma ladrona” e gettava fango sul sud d’Italia e suoi abitanti. Ma i tempi sono cambiati,
e lo sa bene Matteo Salvini, sempre più leader del centro destra e pronto a raccogliere proseliti anche a latitudini molto più basse rispetto al “Dio Po”. Così ha stretto il “patto romano” con i neofascisti di Casa Pound, che hanno costituito per l’occasione il movimento “Sovranità”, su alcuni “no” in comune: Governo Renzi, Immigrazione ed Euro.
La manifestazione, un vero e proprio “vaffanculo day” (più volte il pubblico ha chiosato con un vaff… i riferimenti a Renzi e l’Europa), rappresenta un passo importante della strategia di Salvini di “compattare” sul suo nome le forze dell’estrema destra italiana collegata ad una “internazionale neofascista” che ha come punto di riferimento il leader del Front National, Marine Le Pen. Presente alla manifestazione anche il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (in foto n.1 con Salvini) che, accettando (suo malgrado crediamo) la leadership di Salvini nel nuovo fronte di destra anti-governativo ed anti-berlusconiano, ha preso pure la parola sul palco attaccando "l'austerity di Bruxelles" ed attaccando il sindaco di Roma Ignazio Marino.
La nuova situazione nell’estrema destra italiana potrebbe avere anche ripercussioni anche a Mazara del Vallo dove esiste da circa quattro mesi una maggioranza in Consiglio comunale che ha accettato su “richiesta” del sindaco Nicola Cristaldi di formare il gruppo consiliare di “Fratelli d’Italia” partito al quale Cristaldi, da nostalgico del Msi, ha aderito proprio alla vigilia delle scorse Amministrative (vedi anche il comizio-salotto insieme alla Meloni in piazza Mokarta).
Finita la “sbornia” elettorale ed in prospettiva di eventuali elezioni regionali e/o politiche, Cristaldi ha chiesto ai suoi 18 consiglieri comunali, maggioranza schiacciante in Consiglio, eletti nelle tre liste a lui di sostegno (“Futuristi”, “Liberi” ed “Osservatorio Politico”) di formare un unico gruppo consiliare appunto denominato “Fratelli d'Italia”, forse unico caso in Italia, e solo per questo l'operazione di Cristaldi avrebbe fatto sensazione a livello nazionale ritagliandosi un posto di primo ordine fra le fila degli ex MSI, in pole position nelle prossime liste elettorali; così si spiegano i frequenti attacchi politici di Cristaldi al Governo regionale di Crocetta su temi spesso non proprio legati al territorio di Mazara del Vallo
Quello mazarese di “Fratelli d’Italia” è il gruppo consiliare più ampio della Penisola, sono infatti 16 su 18 i consiglieri di maggioranza 16 che hanno accettato di costituire il gruppo “Fratelli d'Italia”: Giampaolo Caruso (Capo Gruppo), Luigi Firenze (Vice Capo Gruppo), Giorgio Randazzo, Giuseppe Tumbiolo, Vito Gancitano (Presidente del Consiglio), Viviana Impeduglia, Isidonia Giacalone, Giuseppe Giacalone, Vito Foderà, Antonino Zizzo, Pietro Ingargiola, Joselita D’Annibale, Nicola Norrito, Tonia Pernice, Emanuela Alagna, Rosaria A. Provenzano. A non aver aderito a Fratelli d'Italia sono stati soltanto il “futurista-turaniano” Giuseppe Di Gregorio, e Stefania Marascia (quest'ultima avrà forse ragionevolmente pensato di non aderire considerato il passato politico della sua famiglia).
Inoltre crediamo che la “richiesta” di adesione a FdI da parte del primo cittadino abbia creato un certo imbarazzo ad alcuni suoi più forti alleati di sempre nelle due elezioni Ammnistrative che lo hanno visto vincente, pensiamo ad esempio a Nicola Lisma il cui legame, di natura familiare, con la Democrazia Cristiana è cosa risaputa. Lisma avrebbe accettato chiudendo gli occhi il passaggio di tutti i suoi consiglieri eletti nella lista “Liberi” (a parte la Marascia) nelle fila di un partito storicamente opposto al Partito Cattolico.
Come dicevamo, il nuovo patto di destra che vede a livello nazionale alleati Fratelli d’Italia e la Lega con il suo surrogato movimento sudista “Noi con Salvini” (che ha già raccolto adesioni a Palermo e Catania) potrebbe avere anche ripercussioni nella politica locale.
Non è azzardato pensare alla prossima costituzione in Consiglio comunale di un gruppo “Noi con Salvini”. D’altronde questo Consiglio comunale, forse più degli altri che si sono succeduti in questi decenni, appare distante dai cittadini mazaresi e non curante di quelle istanze che provengono dalla società civile circa la riduzione dei costi della politica e della possibilità di dare ai singoli cittadini parola nelle adunanze aperte e straordinarie relative ai problemi della Città. Comprendiamo anche che i “diktat” che la maggioranza riceve dal sindaco Cristaldi non prevedano nessuna discussione e siano accettati in nome di una sorta di riconoscenza allo stesso primo cittadino per aver dato l’opportunità a molti di questi consiglieri di guadagnarsi da vivere facendo i politici di professione.
Non sono però d’accordo con quanti pensano che gli ultimi atti votati dalla maggioranza abbiano causato l’assenza dei cittadini alle sedute del Consiglio comunale. Da parte dei cittadini vi è da tempo (vedi le importanti sedute per l’approvazione del Bilancio, esempio foto n.2) un disinteresse, in generale ovviamente, a far sentire la propria presenza, salvo poi criticare su facebook quello che avviene in Consiglio o che decide la Giunta Cristaldi su questioni importanti relative alla Città.
La Città, la società civile mazarese è assente, assopita, quasi rassegnata ad accettare ciò che la politica decide. L’opposizione, ed in particolare il centro sinistra mazarese (qualora ve ne sia ancora traccia), non riesce più a far breccia fra i cittadini, e non crediamo che ciò sia solo frutto della “stretta fiscale” del Governo Renzi, crediamo invece al disinteresse di chi regge il Pd a livello provinciale e regionale ad occuparsi della Città di Mazara del Vallo in un periodo lontano dalle elezioni; in questo momento fa comodo lasciare la Città in mano a Nicola Cristaldi & C.
In questo scenario è quindi assurdo pensare che alcuni consiglieri comunali, slegati dall’obbligo di fornire spiegazioni ai loro elettori, formi un gruppo “Noi con Salvini” che possa loro garantire maggiore visibilità politica?
Francesco Mezzapelle