Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dalla presidente dell'Associazione Culturale teatro del Sole Mariella Martinciglio. Ecco quanto si legge: "L’Associazione Culturale Teatro del Sole, da sempre impegnata nella realizzazione di opere teatrali con forte valenza didattico-pedagogica, ha voluto investire le proprie energie in un progetto di legalità e di contrasto al fenomeno mafioso, realizzando un lavoro di prosa, liberamente tratto dall’ omonimo libro della scrittrice Francesca Incandela, “Donne di mafia e donne contro la mafia” adattata per il teatro dalla regia di Mariella Martinciglio. Quest’opera esplora le storie complesse e spesso contraddittorie di donne coinvolte con la mafia, sia come figure di resistenza che come partecipanti attive.
Il cuore della narrazione si sviluppa attraverso una serie di dialoghi e musiche, tessendo insieme le vite di donne che hanno avuto il coraggio di opporsi alla mafia e di lottare per la legalità, insieme a quelle che, per varie ragioni, sono state coinvolte nella criminalità organizzata. La connessione tra donne e mafia ha radici profonde nella storia. L’essenza del “sentire mafioso” ha preso forma all’interno della famiglia, un nucleo retto da un severo “codice familiare”. La trasgressione di queste regole rigide si è tradotta, spesso, in una sentenza di morte.
Le donne, da sempre, hanno rivestito il ruolo di “numi tutelari”, custodi dell'ordine e dei valori (o, più precisamente, dei disvalori) di Cosa Nostra. Un ruolo che verrà messo in discussione dalle stesse donne, in una sorta di emancipazione femminile siciliana ante litteram. La rappresentazione è suddivisa in più racconti di vita reale, ognuno dedicato a figure femminili che hanno avuto nel bene e nel male ruoli determinanti; da Serafina Battaglia, moglie di un noto mafioso di Alcamo a Giusy Vitale, essa stessa capomandamento della famiglia mafiosa di Partinico, da Franca Viola, prima tra tutte le donne a denunciare la violenza dello stupro ed il suo aguzzino Filippo Melodia, a Rita Atria che con la cognata Piera Aiello ha cercato di riscattare tutti i giovani e non solo quelli di Partanna dalla mafia ed infine Felicia Bartolotta Impastato, la madre per antonomasia che non mai smesso di lottare per la Giustizia. Si tratta di un viaggio che attraverso l’universo femminile attraversa i luoghi nei quali la mafia ha esercitato il suo potere incontrastato per ridare dignità ad una Terra che non lo meritava. Un percorso di legalità che parte da Mazara del Vallo per giungere a Corleone attraversando Campobello, Castelvetrano, Partanna ed Alcamo".
Lo spettacolo si terrà domenica 25 febbraio alle ore 18 presso il Teatro Rivoli di Mazara del Vallo.
