Mazara, discarica e putride pozzanghere nel piazzale Giovanni Paolo II. Chi controlla? Chi interverrà?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Agosto 2017 08:06
Mazara, discarica e putride pozzanghere nel piazzale Giovanni Paolo II. Chi controlla? Chi interverrà?

Melma, rifiuti, un putrido acquitrino. Queste sono le condizioni in cui è ridotta l’area del lungomare San Vito compresa fra la cosiddetta passeggiata, la pista ciclabile ed il piazzale intitolato a Giovanni Paolo II (qui l'allora Papa nel 1993 lanciò un forte messaggio contro le mafie), davanti la discesa di ammaraggio del porticciolo turistico.

La situazione davvero che possiamo definire vergognosa (vedi foto) si è venuta a creare a seguito della permanenza di alcuni furgoni e roulotte; non sappiamo se questi mezzi sono appartenenti a rom oppure di proprietà di alcuni ambulanti partecipanti ad una delle diverse manifestazioni fieristiche che l’estate vengono organizzate, con il patrocinio del Comune, da organizzazioni private nella cosiddetta passeggiata di San Vito, quella compresa fra il rifornimento di carburanti ed il porticciolo turistico, e che l'Ammnistrazione qualche anno fa intendeva dedicarla al grande artista Pietro Consagra. La situazione sembra essere stata posta all’attenzione dell’Amministrazione comunale e delle Autorità demaniali ma si attende un intervento concreto.

Una simile situazione, sempre vergognosa, è stata evidenziata nel piazzale G.B. Quinci dove, oltre ai posteggiatori abusivi che operano lì ormai da alcuni anni a questa parte, vi sono delle roulotte posteggiate proprio lungo la banchina del tratto iniziale della cosiddetta “spiaggia in Città”. Basti farsi un giro per vedere cosa è scaricato quotidianamente lungo quel tratto di arenile, per non parlare della presenza, a causa dei rifiuti, di enormi topi che scorrazzano fra le auto posteggiate nel piazzale.

Ritornando all’area dove avvengono le fiere estive è facile immaginare lo spettacolo, già visto più volte, all’indomani dello smontaggio delle stesse strutture: rifiuti di ogni tipo e che pure svolazzavano verso il mare, spazzatura accumulata ai bordi della pista ciclabile e, come se non bastasse chiazze di olio ed altro materiale nel basolato ormai traballante dello stesso lungomare.

E’ forse troppo chiedere maggiori controlli alle autorità di competenza e la pulizia contestuale allo smontaggio della fiera? Inoltre queste chiazze presenti nel fondo della passeggiata saranno eliminate? Si conferma, anche in questo contesto limitato, che la logica affaristica non rispetta l'ambiente.

Perché non obbligare queste società che organizzano le fiere locali (sono sempre le stesse) a ripulire, anzi, a non far sporcare lo spazio occupato dai fieranti poco sensibili, considerato l'indecenza rinvenuta, anche nel corso della manifestazione fieristica?

Lo ripetiamo ogni anno ma vogliamo sottolinearlo ancora una volta: certamente molti cittadini non si comportano da meno, fa una certa impressione però vedere famiglie passeggiare o sportivi allenarsi in mezzo ad una coltre di rifiuti, per non parlare del mancato discerbamento delle siepi che costeggiano la mini pista ciclabile.

Francesco Mezzapelle

25-08-2017 10,00

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