Mazara, Degrado e situazioni di pericolo nella “sopraelevata-ecomostro”. Nessuno interviene su cartelli e piloni crollati da giorni

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Febbraio 2016 12:43
Mazara, Degrado e situazioni di pericolo nella “sopraelevata-ecomostro”. Nessuno interviene su cartelli e piloni crollati da giorni

Lo scorso novembre avevamo segnalato lo stato di abbandono dell’area circostante la sopraelevata che collega la Ss115 al Lungomare Fatamorgana. Avevamo documentato come la vegetazione selvaggia e gli arbusti invadevano quasi la strada con pericolo per gli automobilisti, questo è quanto si notava lungo tutto il corso della stessa sopraelevata (basti percorrerla per constatare) e guardando l’atterraggio della stessa presso lungomare Fatamorgana nel tratto all’incrocio con la via Mario Fani.

Ancora oggi quella folta vegetazione invadente è ancora lì ma a questo si sono aggiunti altri problemi segnalati anche su facebook da cittadini. Ci riferiamo a qualche pilone dell’illuminazione che da giorni (circa un mese) è quasi crollato e costituisce pericolo per gli automobilisti. Crollata invece del tutto la segnaletica verticale posta sempre all’atterraggio, vedi cartelli indicanti il centro città, il porto, la stazione etc. Tuttò ciò insieme alla vegetazione selvaggia che contraddistingue la sopraelevata dal suo ingresso dalla Ss115 all’atterraggio sul Lungomare Fatamorgana, è la prova di un totale abbandono. (vedi foto 1 e 2 da noi scattate qualche giorno fa)

Da quando l’ecomostro è stato ultimato nessuno ha provveduto alla discerbatura delle aree circostanti. Dovrebbe pensarci il Comune oppure l’Anas, cioè l’ente che ha competenza ed ha realizzato l’opera?

Rispondendo ad un commento di un lettore che aveva postato una foto del pilone crollato, il consigliere comunale Nicola La Grutta (M5S) ha scritto: “Già tempo fa al comune ho segnalato questa situazione e mi è stato riferito che non sarebbe di competenza comunale. Quindi ho cercato di contattare chi di competenza...ma invano”. Ma gli uffici comunali -ci chiediamo noi- hanno chiesto l'intervento dell'Anas? 

Quindi nessuno è ancora intervenuto per ripristinare quelle condizioni inziali quando la soprelevata (completata dopo circa 35 anni a seguito di un finanziamento arrivato quando a capo del Ministero delle Infrastrutture vi era l’ex magistrato Antonio Di Pietro e ad amministrare la città era Giorgio Macaddino) fu oggetto di inaugurazione nella scorsa campagna elettorale, per le Amministrative 2014 quella che ha portato alla rielezione di Nicola Cristaldi a sindaco della Città (ricordate lo spot del candidato insieme ai suoi fedelissimi, consiglieri vecchi e nuovi che scendevano correndo dalla sopraelevata appena completata al ritmo di un brano-tormentone dell’estate 2014?). Dove è finita adesso quella sinergia con i dirigenti dell'Anas mostrata durante l'inaugurazione? (vedi foto n.3)

Ci chiediamo ancora: nessuno si è interrogato sul fatto che l’opera non ha più la stessa importanza che poteva invece rivestire se completata una trentina di anni prima quando vi era un’economia fiorente legata al commercio ed all’attività peschereccia (sarebbe interessante contare quante auto giornalmente attraversano la sopraelevata che collega la Strada Statale 115 e il porto mazarese).

Nessuno si è indignato del fatto che la sopraelevata rappresenta un ecomostro che ha "stuprato" il paesaggio della costa ovest della Città (vedi foto n.2), quella di Tonnarella, la più grande spiaggia della Città. Come mai invece di “sprecare” cemento a go-go non si è optato per un atterraggio in un tratto precedente magari prima dell’incrocio con via Mario Fani in modo da evitare un “allargamento” dell’opera? In quell'occasione fu assordante il silenzio delle associazioni ambientaliste così presenti invece quando vi è da fare vetrina. Neppure nessuno dei sindaci candidati in alternativa a Cristaldi prese posizione sulla vicenda (anzi uno si, era Roberto Frazzetta che si fece ritrarre in quell'occasione al fianco dei vertici dell'Anas e di Cristaldi salutando il completamento dell'opera).

Francesco Mezzapelle

24-02-2016 13,30

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