Nonostante le misure restrittive disposte, attraverso la recente ordinanza, la n.112, firmata dal sindaco Salvatore Quinci per per il contrasto ed il contenimento della diffusione del contagio, e gli appello dello stesso primo cittadino ad evitare in generale assembramenti e a utilizzare la mascherina, nell’ultimo weekend si sono registrate alcune “anomalie” segnalate alla nostra redazione da cittadini. I due casi segnalati non sono avvenuti in quella fascia d’orario, dalle ore 17 alle 22, nella quale secondo la suddetta ordinanza sindacale (vigente fino al 3 dicembre) è vietato lo stazionamento e di passeggio per le persone nelle principali vie, piazze e ville del centro storico e nella zona circostante a piazzale Maria Montessori.
I casi segnalati sono avvenuti nella mattinata di domenica in due punti “nevralgici”, commercialmente parlando, della Città. Il primo caso riguarda il centralissimo Corso Umberto I dove dalla mattinata fino alle ore 17 (quando scattato il “coprifuoco”) si è assistito a flotte di cittadini che passeggiavano senza il rispetto del cosiddetto distanziamento (vedi in foto collage di copertina). Il secondo caso si intreccia con una problematica che in questi anni abbiamo tante volte sollevato e che purtroppo, nonostante sporadici interventi delle autorità competenti, continua a ripresentarsi, cioè la vendita abusiva di prodotti ittici (ma non solo, vedi anche frutta e ortaggi) in piazzetta dello scalo, in barba alle normativa sulla sicurezza relative alla sicurezza alimentare.
Domenica mattina (vedi foto collage di copertina), mente nel vicino porto nuovo avveniva lo screening gratuito con l’effettuazione di migliaia di tamponi, in piazzetta dello scalo si perpetrava la consueta pratica illegale oltretutto senza il minimo delle misure anticovid (distanziamento e mascherina). Pertanto invitiamo, al di là dei divieti e minacce di sanzioni, i cittadini ad un maggiore senso di responsabilità, per se stessi e per chi sta loro accanto, questa è la “via maestra” per prevenire e contrastare i contagi da covid19.
Invitiamo anche ovviamente le autorità competenti, in primis la Polizia Municipale, a maggiori controlli anche al di fuori delle fasce orarie indicate nell’ordinanza sindacale. Francesco Mezzapelle