Mazara, cimitero comunale, loculi pur acquistati sono requisiti dal Comune. Grande disagio per i cittadini. L’assessore Reina: “non ci sono più loculi”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Agosto 2020 12:05
Mazara, cimitero comunale, loculi pur acquistati sono requisiti dal Comune. Grande disagio per i cittadini. L’assessore Reina: “non ci sono più loculi”

Più volte in questi anni ci siamo occupati dei problemi, molti, del cimitero di Mazara del Vallo riportando spesso i disagi e alcune spiacevoli situazioni venutesi a creare all’interno dello stesso luogo sacro; per non parlare dell’elevato costo dei loculi a fronte di un servizio decisamente scarso.

La storia che vi raccontiamo oggi però supera davvero il confine della realtà, inimmaginabile, neanche attraverso una pellicola cinematografica. A raccontarcela è una nostra lettrice, Rosanna Guida, ex dipendente comunale nelle file della Polizia Municipale, che l’altro ieri ha subito la perdita del papà, Giovanni, di 91 anni.

Mi sono recata presso l’agenzia di pompe funebri per sbrigare portando con me documenti necessari per potere dare dignitosa sepoltura a mio padre. Fra questi anche un regolare contratto di acquisto nel 2013 di due loculi da parte di mio padre e di mia madre, ancora viva. I due locali, uno vicino all’altro, sono così ubicati: quello di mio padre nel reparto 4 sezione 8 n° 2 fila IV; il loculo riservato a mia madre nel reparto 4 sezione 8 n° 7 fila III. Così mi reco insieme all’operatore dell’agenzia funebre al cimitero comunale per vedere dove si trovano questi loculi.

Arrivati davanti agli stessi mi sono accorta con amara, amarissima, sorpresa che entrambi i loculi erano già occupati: uno da un defunto nel 2018 e l’altro da un defunto nel marzo 2020.Così mi reco presso gli uffici amministrativi ed un dipendente mi dice che purtroppo può succedere considerata la mancanza di loculi. Comprendo il problema e che il comune possa aver avuto un’esigenza ed l’ha tamponata. Pertanto rappresento al dipendente la disponibilità ad aspettare una settimana, massimo dieci giorni, affinchè il loculo sia liberato per far posto alla salma di mio padre che nel frattempo potrebbe essere lasciata in attesa presso la camera mortuaria.

Lo stesso dipendente mi dice che questo non sarebbe stato possibile in quanto l’estate non si fanno estumulazioni e che pertanto avremmo dovuto aspettare almeno fino ad ottobre per effettuare l’operazione. Ed io ribatto: ad ottobre? Ed io a m io padre dove lo porto? Mi si risponde: ci pensiamo noi temporaneamente a trovare un posto. Questa situazione è disumana. I miei genitori negli ultimi anni ci hanno sempre rassicurato: ‘Alla nostra morte non avrete nessun problema, abbiamo pensato ad acquistare i loculi pure vicini; i nostri figli non avranno nessuna preoccupazione’.

Mia madre, che non sta bene ed è ricoverata, ci ha chiesto: ‘perché non avete ancora tumulato vostro padre visto che avevamo acquistato il posto al cimitero’. Io a mia madre, che ha 90 anni e si trova all’ospedale, non ho potuto raccontare la verità correndo il rischio che potesse morire di crepacuore a causa di questa brutta vicenda. Mio padre è morto una seconda volta a causa di questo problema”.

Ci siamo interrogati ed abbiamo posto il quesito alla stessa cittadina in merito al fatto che nello stesso cimitero vi sono dei loculi già acquistati e dove dall’esterno si legge il nome e scritto “vivente” e pertanto sono loculi riservati che nessuno dovrebbe occupare. “Si, esattamente. Infatti non capisco quale sia stato il criterio affinchè quei loculi sono stati riservati e quello dei miei entrambi occupati. E non credo, ma verificherò ulteriormente, che quei loculi appartenenti a persone più avanti in età rispetto ai miei genitori. Poi dico un’altra cosa: posso capire che serviva un loculo urgentemente considerata la mancanza di loculi al cimitero ma almeno uno, dei due acquistati dai miei, lo dovevano lasciare vuoto in modo da potere, nell’eventualità della morte di uno dei due, trovare posto. Invece li hanno occupati tutti e due”.

Rosanna Guida, molto provata ed arrabbiata, ha così concluso: “Quanto accaduto è inaccettabile, un’amministrazione comunale non può permettere una cosa del genere. Sono stata già abbastanza disponibile ma così non può andare. Non so adesso dove metteranno mio padre domattina (questa mattina) ma questa storia non finisce qui. Ma poi perché questi lavori di estumulazione fatti più volte, non capisco perché. Non sopporto le ingiustizie! Ripeto oggi mio padre è morto una seconda volta. Inoltre come potrò portare mia madre a visitare il loculo di mio padre che non è quello da loro acquistato? Che scusa dovrò prendere per non farla sentire male? Non posso certamente dirle che il loculo da loro acquistato, vicino ad altri parenti, non è stato disponibile?”.

Quello che è accaduto alla cittadina non è certamente un caso isolato, la stessa Rosanna Guida dopo essersi recata questa mattina con i familiari al cimitero comunale per la tumulazione del padre ci ha così informato: “mio padre è stato sepolto in un loculo appartenente ad un’altro defunto il quale a sua volta si trova temporaneamente tumulato in un altro loculo. Inoltre mi è stato detto che per riportare mio padre nel loculo di sua proprietà dovrei aspettare fino a 10 mesi, altro che ottobre”. Abbiamo appreso che ci sono cittadini in attesa dell’estumulazione di un proprio caro da mesi e mesi.

Abbiamo pertanto contattato l’assessore comunale ai servizi alla Città, di competenza sul cimitero, Michele Reina, il quale non si è detto sorpreso della vicenda: “conosco bene sia il caso in particolare e la questione. Purtroppo al cimitero di Mazara mancano loculi, non ci sono più posti. Pertanto dobbiamo requisire i posti vacanti, poi dal mese di ottobre entro il maggio successivo si fanno le estumulazioni e si mettono i defunti nei loculi originari. Purtroppo non è stato avviato un progetto di estumulazione dal precedente direttore, eravamo arrivati ad avere solo una trentina di posti disponibili”.

Bisogna pur dire che lo stesso ex direttore Alberto Gancitano lo scorso gennaio ci riferì di aver più volte informato l’Amministrazione della necessità di avviare un progetto di estumulazione; non ancora chiaro ( e forse non lo sapremo mai) cosa sia effettivamente avvenuto fra la precedente direzione del cimitero e la parte dirigenziale di competenza.

In merito all’interrogativo sul criterio utilizzato per requisire i locali vacanti, considerati anche quelli ove scritto “vivente”, Reina ha sottolineato: “non conosco i criteri come requisiti i loculi, quello in base all’età potrebbe essere un criterio; in merito al caso in particolare ne era stato requisito solo uno, poi purtroppo abbiamo avuto un’altra necessità e requisito anche il secondo”.

Infine l’assessore Reina ha spiegato come l’Amministrazione Quinci intende ovviare al problema in generale: “dovremmo recuperare circa 400 posti attraverso un progetto di ricostruzione della parte crollata. Altri posti andrebbero recuperati con il nuovo progetto di estumulazione: avremo così un anno e mezzo circa di respiro. Al momento abbiamo il fiato sul collo visto che abbiamo una media giornaliera di un morto e mezzo al giorno, quindi servono 40-45 loculi al mese. Oggi la direzione del cimitero è stata affidata al dott. Antonino Ingargiola proprio perché in questi anni la gestione del cimitero non è stata all’altezza di affrontare queste criticità”.

(foto di copertina Cimitero Mazara)

Francesco Mezzapelle

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