Mazara, cimitero comunale ignoti "profanano” una tomba

Sull’atto criminale indagano i carabinieri. Non attiva la videosorveglianza all’interno del cimitero mazarese

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Febbraio 2022 13:17
Mazara, cimitero comunale ignoti

Un gesto vigliacco e incivile. Nella notte sono state profanate tre tombe. È inconcepibile un gesto talmente violento, un gesto che va a colpire i familiari e gli amici dei defunti, costretti a rivivere il dolore. Ci tengo ad esprimere la mia vicinanza e il mio supporto. È già partita la denuncia alle autorità che faranno dì tutto per individuare i responsabili!”. Questo quanto si legge in un post sulla pagina facebook del sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. Nel post con allegata la foto (per motivi etico- deontologici abbiamo oscurato i nomi dei defunti attorno alla tomba “profanata”) si nota la lapide per terra frantumata insieme ai mattoni di tufo utilizzati per la tumulazione. 

Sulla vicenda abbiamo sentito telefonicamente l’assessore comunale con delega ai Servizi cimiteriali, Alessandro Norrito, che ci ha riferito che il danno è avvenuto nel reparto 22 della cosiddetta parte vecchia del cimitero mazarese, anche se in quel reparto ci sono defunti anche più recenti; oltre alla tomba “profanata” sono stati fatti dei danni anche a due tombe più avanti di qualche ventina di metri. A scoprire quanto accaduto sono stati questa mattina alcuni custodi del cimitero comunale che poi hanno avvertito il direttore Antonino Ingargiola; sul posto per l’accertamento di quanto accaduto sono arrivati i carabinieri della locale Compagnia mazarese che hanno avviato delle indagini. 

All’assessore Norrito abbiamo infine chiesto sulla possibilità che attraverso le telecamere di videosorveglianza si possano individuare i responsabili dell’ignobile gesto. Norrito ci ha riferito che la videosorveglianza non è attiva al cimitero e che la sua attivazione è in programma (da alcuni anni); vista la situazione nello stesso cimitero ed i precedenti degli ultimi tempi servirebbe accelerare l’iter per l’utilizzo anche come deterrente della videosorveglianza comunale.

Francesco Mezzapelle 

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