Mazara, chiusa da mesi la biblioteca comunale: disagi per studenti, libro d’onore smarrito e silenzio dalla Giunta Cristaldi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Dicembre 2017 12:29
Mazara, chiusa da mesi la biblioteca comunale: disagi per studenti, libro d’onore smarrito e silenzio dalla Giunta Cristaldi

Il prossimo 29 dicembre si terrà l’ultima seduta annuale del Consiglio comunale, si tratta in pratica di una seduta straordinaria visto che si dovrebbe approvare il rendiconto 2017 che la Giunta Cristaldi ha riaggiustato con un nuova approvazione quella del 30 novembre. Iscritto al punto n.10 dell’ordine del giorno della stessa seduta ritroviamo ancora dopo diversi mesi la mozione relativa a “Interventi urgenti al fine di un’immediata riapertura della Biblioteca Comunale”.

Più volte la nostra redazione si è occupata delle disfunzioni della biblioteca comunale allocata da pochi anni nei rinnovati locali del Complesso Filippo Corridoni. Più volte, negli ultimi 2 anni, ci siamo occupati del problema della caduta dei calcinacci dalla cupola di tufo che si trova proprio sopra la sala lettura (il problema era stato evidenziato nel luglio del 2015 dopo la caduta di una grossa pietra da circa 16 metri che aveva sfiorato uno studente seduto nella originaria sala lettura).

Negli ultimi due anni più volte sono stati compiuti degli interventi ma nessuno è risultato risolutorio. Sta di fatto che la sala lettura della biblioteca comunale è rimasta chiusa (vedi foto di copertina). Così molti studenti universitari, molti mazaresi iscritti nelle Università fuori dalla Sicilia, sono stati costretti a stare in spazi ristretti, angusti, al fine di preparare gli esami o la loro tesi di laurea.

L’Amministrazione Cristaldi invece di risolvere il problema definitivamente ha pensato di chiudere lo scorso luglio l’intera Biblioteca; in altre parole non è stato più possibile usufruire di tutti i servizi bibliotecari. Infatti l’ingresso della biblioteca, in via San Michele, era stato affisso al portone di legno si legge un avviso, firmato dal direttore della stessa biblioteca, che informava che “a seguito di formale disposizione del dirigente, per ragioni di sicurezza la biblioteca comunale è chiusa fino a data da destinarsi. Gli utenti che dovranno restituire i volumi potranno farlo accedendo all’ufficio dal portone in legno di via delle Sette Chiese n.2”.

Così ad oggi la biblioteca comunale di Mazara, un grosso patrimonio della Città considerato anche l’archivio ancora “custodito” nell’ex Collegio dei Gesuiti, è chiusa con l’impossibilità di fornire un servizio indispensabile (al di là di cosa possa pensare qualcuno) ai propri cittadini. Ma nell’atrio adiacente agli sfortunati locali della biblioteca (infelice la scelta di quella parte dell’edificio umida…) sono stati collocati dei salottini per assistere a eventi organizzati la scorsa estate da associazioni sotto il patrocinio dell’Amministrazione, certamente viene difficile poggiare un pc o un tablet su una poltroncina in rattan e consultare contemporaneamente un libro…

In merito alla chiusura della biblioteca comunale è nuovamente intervenuto nei giorni scorsi l’Istituto “Il Duemila”, guidato dall’ex sindaco Nicolò Vella, che ha evidenziato anche il disagio di una giovane laureanda per l’impossibilità di consultare il “Libro d’onore della città” che sembra scomparso. Così si legge dalla nota de “Il Duemila”:

“Libro d’onore della città scomparso dal cerimoniale ufficiale municipale, addirittura smarrito. Tutto ciò oscura l’immagine di Mazara del Vallo. L’allarme è di una giovane universitaria venuta dal nord Italia per sviluppare la sua tesi di laurea “Storia di Città siciliana nell’era repubblicana”. Opportunità per scegliere e conoscere la città dei suoi genitori emigrati e stabilitisi al Nord Italia. Mazara del Vallo offre grandi eventi, fatti, economia, società, cultura, qualità di vita, gemellaggio e prospettive mediterranee.

Per una parte significativa della storia nella prima e seconda Repubblica, consultati libri del Napoli, Di Stefano, Rizzo Marino, Pietro Pisciotta e saggi interessanti sulla contemporaneità. A Palermo nell’archivio del Giornale di Sicilia, con fatica trovati articoli e inchieste di sconosciute vicende mazaresi. L’universitaria avrebbe voluto tenere in grande considerazione e riportare nella tesi il pensiero su Mazara espresso con firma nel Libro d’onore della Città da Papa Giovanni Paolo II, dal Presidente della Repubblica Ciampi, dal premier Fanfani, dai ministri come Andreotti agli Esteri, Bodrato alla Pubblica istruzione, ambasciatori africani e scrittori e artisti famosi in visita.

Le città ambiziose devono avere e mostrare le proprie icone nel Libro d’Onore. Questione di grandezza, di identità, di bellezza.Ritornata a Mazara dopo quattro mesi con la Tesi di laurea quasi ultimata sperava di aggiungere ritocchi di ulteriore interesse. Ma nulla è cambiato. Ha ritrovato tutto come prima, biblioteca comunale rinserrata e chiusa, prezioso Libro d’onore della città introvabile, scomparso. L’istituto di ricerca Il Duemila, che ha schierato fin dall’inizio un ricercatore di specifica competenza in collaborazione alla giovane laureanda, ritiene che la politica municipale appare un mondo alla rovescia, ed è il caso di far rivedere l’atteggiamento della pubblica amministrazione.

La cultura deve essere un obiettivo primario di tutta la città di Mazara desiderosa di sviluppo civile. Nessuno può dichiararsi fuori dalla persistenza di queste carenze socio-culturali. Secondo Il Duemila la vita di Mazara dovrebbe farci tutti responsabili perché essa è il nostro altro ma anche il nostro proprio significativo.A Mazara si sta tentando una operazione davvero singolare non tanto quella di leggere la storia cittadina nella biblioteca comunale quanto di alternarla per amnesie o di cancellarla.

La storia di Mazara nell’età repubblicana bisogna conoscerla, non solo per approfondimento culturale ma occasione per costruirla, coltivarla, proteggerla e farla conoscere. Mazara è diventata molto attraente dal 2003 con l’apertura del museo del satiro Danzante. Le strutture ricettive abbondano. E’ città euro-mediterranea, inchiodata all’Africa. Ruolo e funzioni nelle leve del fabbisogno energetico italiano del gasdotto di metano algerino che arriva fino alla pianura padana.

Mazara ha assunto una legittimazione strategica in Europa.

Non crediamo che il Consiglio comunale nella frenesia di dovere chiudere i lavori prima del Capodanno possa approvare il 29 dicembre anche la mozione che indirizzerebbe l’Amministrazione ad intervenire per riaprire la biblioteca, ma qualora ciò avvenisse –ci chiediamo- la Giunta Cristaldi darà seguito a quanto richiesto dal massimo consesso civico? Probabilmente come già avvenuto per altre mozioni (vedi anche quella per la modifica in termini funzionali del progetto di piazza Regina dove è creato un imbuto per il traffico) l’Amministrazione “snobberà” ancora una volta la volontà espressa dal Consiglio comunale?

Francesco Mezzapelle

26-12-2017 13,00

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