Mazara, Capodanno si avvicina e sempre più boati da ordigni artigianali, anche in pieno centro. Cittadini aiutino le forze dell’ordine

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Dicembre 2016 11:40
Mazara, Capodanno si avvicina e sempre più boati da ordigni artigianali, anche in pieno centro. Cittadini aiutino le forze dell’ordine

Nei giorni scorsi venivano avvertiti sporadicamente, adesso con l’avvicinarsi del Capodanno, soprattutto nelle ore serali e nella notte, boati fanno sobbalzare i cittadini mazaresi dalle sedie e dai letti. Chi li ha avvertiti, sono moltissimi, hanno lo hanno descritto una forte esplosione. I boati sono avvertiti, a tutte le ore del giorno e della notte, in diversi punti della città: centro storico, lungomare San Vito, via Salemi, via Marsala, Santa Maria di Gesù, Mazara Due, Trasmazaro, Tonnarella.

Già lo scorso anno, a partire da novembre, in molti segnalarono i boati sulle proprie pagine di facebook raccontando quanto avvertito. Tantissimi allora i commenti sul social network, si erano accesi dei dibattitti circa l’origine dei boati, tanti espressero preoccupazione e paura. Qualcuno, più anziano e con grande memoria, ha descritto la somiglianza di questi boati a quelli avvenuti anni fa a seguito della creazione della rete Snam del metanodotto marino che collega il nord Africa all'Italia grazie alla centrale di Capo Feto; alcuni boati precedettero il terremoto del 1981. La nostra redazione chiese alla Capitaneria di Porto se fossero in atto dei lavori da parte di qualche nave al largo per la posa di cavi o condotte; la Capitaneria ci informò che nessuna nave stava conducendo operazioni simili.

La nostra attenzione fu rivolta pure a fenomeni naturali, quali ad esempio la fuoriuscita improvvisa di gas (non dalle tubature ma dal terreno) con l’amplificazione del suono favorita dalla la geomorfologia del suolo. Era solo un’ipotesi non certamente avvalorata da conoscenze approfondite della materia.

Nei giorni che seguirono prese sempre più campo la tesi secondo la quale i boati fossero prodotti dall’azione umana. Si è pensato anche all'utilizzo di piccoli ordigni da parte di sedicenti pescatori artigianali. Invece, secondo indiscrezioni, scoprimmo che a provocare questi boati erano dei giovani, autoctoni ed immigrati, che producono degli ordigni “casalinghi” con la polvere da sparo, chissà dei veri e propri candelotti da mezzo chilo. Qualcuno ci ha segnalato che negli ultimi giorni anche nel centro storico, o vicino qualche scuola, siano esplosi dei congegni artigianali provocando dei forti boati illuminati a giorno. Potrebbe trattarsi di una banda di giovani che si muovono a bordo di scooter in diversi punti.

Non vogliamo creare allarmismi ma certamente qualcuno, di competenza, è invitato a vigilare maggiormente sul fenomeno ed a prevenire che succeda qualche tragedia. Le autorità competenti si attivino per prevenire eventuali pericoli per la popolazione anche in vista delle festività di fine anno quando la "tradizione" (becera) prevede lo scoppio di pedardi etc., spesso materiale fuorilegge. Senza contare che i primi a rimanere imapuriti e storditi dai boati sono i nostri amici a quattro zampe . Chissà che quest’anno l’Amministrazione emani un’ordinanza proibendo sul territorio comunale l’utilizzo di fuochi pirotecnici di qualsiasi tipo; la legge prevede per i trasgressori sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro.

Anche nelle cronache nazionali ed internazionali spesso si parla di bombe artigianali. Purtroppo sul web vi sono dei “tutorial” per la creazione di piccoli ordigni. Ricordiamo anche che nel 2010 su Inspire, rivista online di al Qaeda nella penisola arabica, i militanti pubblicarono un lungo articolo dal titolo: “Costruisci la bomba nella cucina di tua mamma”. Un piccolo manuale pieno di informazioni e consigli su come procurarsi materiale non certo sofisticato, sulla tecnica per mettere insieme gli ordigni e anche su come mimetizzare l’officina in caso di una perquisizione della polizia. Questo tipo di guida è apparso anche in altri episodi di terrorismo all’interno degli Stati Uniti.

Insomma non c’è da scherzare. Le forze dell’ordine devono intervenire immediatamente. Invitiamo ad aiutare le forze dell'ordine segnalando e denunciando subito se viene visto qualcuno far esplodere simili ordigni.

Francesco Mezzapelle

28-12-2016 12.30

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza