Mazara, Cani randagi anche al cimitero comunale, bambina quasi aggredita. Salvata dalla zia

Redazione Prima Pagina Mazara
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09 Dicembre 2014 16:25
Mazara, Cani randagi anche al cimitero comunale, bambina quasi aggredita. Salvata dalla zia

Brutta avventura circa quattro giorni fa per alcuni cittadini all'interno del cimitero comunale. Una donna insieme alla figlioletta di quattro anni ed alla sorella si stava recando a far visita alla tomba di un proprio caro. Ad un certo punto, proprio all'interno dell'area cimiteriale, due grossi cani abbastanza aggressivi

hanno puntato ringhiando la bambina approfittando del fatto che la madre era impegnata a riempire d'acqua un vaso con dei fiori; è stata la zia a frapporsi fra i due cani e la piccola che gridava per lo spavento. I cani hanno infine desistito grazie anche all'arrivo di un uomo che aveva sentito le urla della piccola.

Non sarebbe il primo caso di cittadini che hanno rischiato di esser aggrediti da cani randagi all'interno del cimitero comunale. Non sappiamo se i due cani fossero fra quelli sterilizzati e microchippati nel rifugio comunale e poi rimessi in giro nel territorio comunale, ciò però non escluderebbe la loro aggressività quando sono alla ricerca di cibo.

Il randagismo imperversa in tutte le parti della città, dal centro storico ed in periferia, e quasi quotidianamente si contano i casi di tentata aggressione, anche nel centro storico, nei confronti di cittadini a piedi o in bicicletta; qualcuno è finito all'ospedale contuso. Comunque sempre più numerosi i cittadini che lamentano la presenza pericolosa di orde di cani randagi. Li vedi in branco avanzare lungo le strade, riposarsi nelle piazze principali e spesso rincorrere qualche cittadino che ha avuto la felice idea di farsi una corsa sui lungomari est o ovest della città.

Vi è qualche bella storia di cani randagi divenuti cittadini-residenti e mascotte di alcune vie, vedi una su tutte quella del cane battezzato "Nicola" divenuto mascotte della storica struttura dell'ex Collegio dei Gesuiti, sede di diversi spazi museali, dei Borghi Marinari, uno degli uffici di lavoro del sindaco Nicola Cristaldi. La sua storia, purtroppo caso isolato, è stata pubblicizzata dall'Amministrazione comunale anche sui media nazionali, forse proprio al fine di offrire un'altra immagine di quello che è in realtà il fenomeno del randagismo in Città che ha assunto dimensioni "importanti" e pericolose.

Cani randagi lo scorso anno scolastico sono stati notati anche all'uscita dei ragazzi delle scuole (vedi foto), guardati con molta apprensione dai genitori. Insomma una presenza costante nella vita dei cittadini. La scorsa seduta di consiglio comunale solo l'intervento di un vigile urbano ha evitato l'ingresso di un randagio nell'aula consiliare.

Attenti, Mazara del Vallo non è certamente l'unica città che soffre il fenomeno del randagismo, però forse è l'unica che l'ha istituzionalizzato, nel senso che i cani randagi considerati aggressivi una volta individuati sono portati presso il nuovo rifugio comunale di contrada Affacciata, controllati, sterilizzati per non riprodursi e poi, con apposita ordinanza sindacale, rimessi in giro nel territorio comunale

La verità è che la stragrande maggioranza dei cani randagi mazaresi è affamata, vedi le folle di randagi vicino ai cassonetti, per non parlare dei casi di aggressione avvenuti in alcuni ovili dove greggi di pecore sono state decimate dalla rabbia di decine di cani. La cronaca parla.

In questo scenario il nuovo rifugio sanitario per cani di via Rosario Ballatore, in contrada Affacciata, nell'area dell'ex mattatoio appare inadeguato con la possibilità di ospitare soli 77 quadrupedi. Vogliamo così ricordare che il Rifugio è stato realizzato con un investimento di 227 mila euro ed inaugurato lo scorso novembre alla presenza dell'intera Amministrazione comunale e dei vertici dell'Asp di Trapani che gestisce l'annesso laboratorio veterinario e l'anagrafe canina. L'Amministrazione comunale ha deciso di gestire la struttura "in house".

Come assicurato dall'Amministrazione, i cani che portati al rifugio si mostreranno aggressivi saranno invece trasferiti al canile Ri.ca.ra di Caltanissetta. Ricordiamo che il Comune paga annualmente, da dodici anni, più di 200.000 euro l'anno per usufruire dei servizi del canile Ri.Ca.Ra. dove ricoverati i cani mazaresi considerati aggressivi. Perché nessun amministratore ha pensato in questi anni di investire in una struttura adeguata al fenomeno tutti questi soldi pagati invece al Ri.Ca.Ra?

Francesco Mezzapelle

09-12-2014 17,00

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