Mazara Calcio, Niente più ripescaggio in serie D. Fra rabbia dei tifosi e silenzio dell’Amministrazione Cristaldi.

Redazione Prima Pagina Mazara
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28 Giugno 2016 18:32
Mazara Calcio, Niente più ripescaggio in serie D. Fra rabbia dei tifosi e silenzio dell’Amministrazione Cristaldi.

Riprendiamo dalle stesse domande che ci siamo posti lo scorso 13 maggio allorquando il Mazara Calcio annunciò “l’interruzione consensuale” del rapporto con l’allenatore Tommaso Napoli “al quale va –così si leggeva nel relativo comunicato- il ringraziamento per il lavoro svolto nella stagione 2015/16, per avere raggiunto la conquista della Coppa Italia regionale, arrivando a disputare la finale nazionale dell’importante trofeo".

Vi è effettivamente ancora la volontà e possibilità di essere ripescati? O questa forse è legata all’arrivo di nuovi soci? O forse la Società sta cambiando qualcosa al suo interno e nei programmi previsti? Potenziamento o ridimensionamento? I tifosi sarebbero ancora disposti ad un’altra stagione “di passione” in Eccellenza? Sembra improbabile dopo aver accarezzato, grazie alle grandi “aspirazioni” proclamate nel corso della stagione appena trascorsa dalla gestione Abbagnato, il sogno di approdare nel calcio professionistico.

La tifoseria mazarese, che ha mostrato grande attaccamento alla squadra seguendola in massa in quel di Firenze in occasione della finale di Coppa Italia persa 2-0 contro il Sanremo, aspetta impaziente risposte circa il futuro, ormai prossimo.

Da una parte il presidente Elio Abbagnato rassicura i tifosi sulla possibilità dell’arrivo di un tecnico importante per la categoria (si riferisce all’Eccellenza e non certo più alla Serie D) e di disputare un prestigioso campionato ammettendo però le difficoltà.

Dall’altra la stessa società canarina annuncia le dimissioni di qualche dirigente, è il caso odierno del giovane imprenditore agricolo Vincenzo Reina che nella passata stagione ha ricoperto il ruolo di team manager. Reina ha scritto che alla base delle le sue dimissioni “irrevocabili” vi sarebbero motivi personali ed ha augurato “al Mazara Calcio le migliori fortune”.

Ci chiediamo ancora: qualcosa si è rotto? Bisogna chiedersi il perché (i giornalisti fanno questo lavoro). E’ stata una scelta davvero per motivi personali oppure sono sono sorte incomprensioni, dissapori fra Reina e la dirigenza e presidenza del Mazara Calcio? Forse Reina non ha più creduto nel progetto Abbagnato?

Vogliamo però ricordare al di là delle rassicurazioni quanto dichiarato da Abbagnato dopo la sconfitta nella finale nazionale di Coppa Italia, bisogna ripartiree da quelle dichiarazioni che lasciavano trasparire i dubbi circa il futuro prossimo della squadra canarina: “Nei prossimi giorni ci metteremo al lavoro per programmare il futuro. La nostra idea –scrisse Abbagnato- è quella di presentare la domanda di ripescaggio in serie D anche in virtù del conseguimento della finale di Coppa Italia, ma affinchè si possa dare seguito a questo progetto, è essenziale la partecipazione di tutta la città: imprenditori, tifosi e amministrazione comunale. Noi vogliamo andare avanti, ma con molta onestà, da soli non possiamo assumerci l’impegno della categoria superiore”.

Successivamente nella trasmissione sportiva di Televallo, ove il sottoscritto fu invitato, il dirigente Gerolamo Di Giovanni confermò la necessità di un maggiore coinvolgimento dell’Amministrazione comunale al di là della presenza di qualche assessore o consigliere comunale.

Ad oggi infatti fa molto riflettere anche il silenzio da parte dell’Amministrazione Cristaldi che si era dimostrata vicina nel corso della stagione calcistica alla presidenza Abbagnato. Qualcosa si è rotto nel rapporto di grande fiducia e collaborazione, che era stato peraltro molto pubblicizzato, dea il sindaco Nicola Cristaldi e lo stesso presidente Elio Abbagnato? (in foto-collage da sx Elio Abbagnato a dx il sindaco Nicola Cristaldi).

La tifoseria è in fibrillazione e, come succede in questi casi, ha trovato il suo capro espiatorio nello stesso Abbagnato, reo secondo loro di aver tradito la promessa di portare la squadra verso lidi calcistici più felici rispetto all’Eccellenza.

Da alcune indiscrezioni sembra che la dirigenza canarina sia alla ricerca spasmodica, sguinzagliando veri e propri “agenti di commercio”, di nuovi sponsor e di aziende in grado contribuire alla causa gialloblù.

Nel frattempo due bandiere del calcio mazarese, capitan Ciccio Erbini e Nicola Terranova (già più volte giocatore e tecnico gialloblù) sono andati a perorare la causa di una delle prossime rivali del Mazara e cioè quella dei cugini della Folgore Selinunte; ricopriranno il ruolo di vice allenatore (Erbini) e di primo allenatore (Terranova). C’è molto da riflettere…

Francesco Mezzapelle

28-06-2016 20,15

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