Si è svolta quest’oggi presso la sala stampa dello stadio “Nino Vaccara” la conferenza stampa di presentazione di Manuele Domenicali, nuovo allenatore del Mazara, ecco tutte le sue dichiarazioni:
“Ho ricevuto una telefonata nei giorni scorsi da Gabriele Lamanna che è un carissimo amico che mi ha proposto questa opportunità parlandomi dei programmi e dei progetti.
Ho conosciuto i dirigenti, il dg e ho accettato. In Sicilia ho vinto un campionato di C2, a Gela abbiamo fatto benissimo e costruito qualcosa di importante.
Il Mazara è una società importante c’è la voglia di fare bene e risalire. Ho accettato volentieri”.
“Non conosco i ragazzi, ma penso che non impiegherò molto a conoscerli. Oggi guarderò l’allenamento dalla tribuna, poi cercherò di lavorare giorno dopo giorno con loro.
La classifica? Siamo a tre punti dai play out, ma a pochi punti dai play off. Mancano poche partite alla fine del girone d’andata, possiamo invertire la rotta”.
“Ho allenato il Varese, altra piazza molto importante.
Tutte le partite sono importanti, non concepisco che si pensi il contrario
Ho parlato col preparatore atletico e col preparatore dei portieri, vedremo se sarà necessario un vice.
Il mio modulo di riferimento è il 4231. A Gela, Varese e Portogruaro ho giocato così. In altri casi ho giocato con un centrocampo a rombo. Se avessi dei giocatori con delle caratteristiche per quello schema sarei felice
Da domani inizierò a lavorare con questo gruppo, poi vedremo se ci sarà bisogno di fare qualcosa”.
“Il modulo lo sceglierò in base ai calciatori che ho a disposizione, penso sia una cosa normale. I moduli sono tutti vincenti e tutti perdenti, ogni modulo ha dei punti di forza o debolezza
A volte capita che una squadra possa perdere entusiasmo quando le cose non vanno bene. Anche i calciatori devono mettersi a disposizione
Io alleno da tanti anni e ho ancora entusiasmo. Sono un allenatore Uefa Pro, ero compagno di corso con Sarri, Giampaolo, Galli e ho esperienza. Se questi ragazzi hanno l’amore per il calcio cercherò di trasmettere questa esperienza.
Devo prima conoscere i giocatori a disposizione, meritano fiducia. Strada facendo vedremo se ci sarà bisogno
Quando ci sono dei programmi e progetti chiari è entusiasmante. A Portogruaro c’era una famiglia che investiva tantissimo, il primo anno sono retrocessi, il secondo anno si sono salvati ai play out. Il terzo anno sono arrivato e abbiamo stilato un programma biennale ma siamo andati subito in C1. Inizialmente c’era poco pubblico, ma quando abbiamo fatto i play off abbiamo incontrato è battuto il Bassano di Glerean. La società è stata presente e abbiamo fatto una squadra di un certo tipo. Non è matematico vincere un campionato se si fa una squadra di un certo tipo.
Ai tifosi posso dire che sono qui per lavorare con la squadra. Non cerco mai alibi né con la stampa né con gli arbitri. Credo in quello che faccio, si può vincere o si può perdere. Faremo di tutto per riportare quell’entusiasmo che magari al momento non c’è. Per ottenere risultati bisogna collaborare tutti quanti, tifosi, squadra, staff e società”.
“Ho sentito una persona che mi ha detto che si tratta di un girone molto difficile e tosto. Io non lo conosco, ma questo non mi spaventa. Noi dobbiamo solo pensare a crescere come squadra.
Parlerò con i ragazzi e cercherò di capire come hanno giocato finora. Cercherò di capire anche le loro perplessità. In due giorno nessuno ha la bacchetta magica, caricare la molla dell’entusiasmo può essere importante”.