Mazara, Burgio: “noi di Boccarena siamo forse cittadini di serie B?”

Il rappresentante del Comitato Bocca Arena evidenzia diverse criticità del quartiere, non solo la questione ponte

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Giugno 2022 11:23
Mazara, Burgio: “noi di Boccarena siamo forse cittadini di serie B?”

E’ un’estate particolare, ce sono state di migliori, certamente, per i circa 3000 residenti del quartiere Boccarena che dal 9 settembre scorso si sentono molto più distanti dalla Città per via della chiusura del ponte sul fiume Arena decisa dal commissario del Libero Consorzio comunale di Trapani (l’ex Provincia), Raimondo Cerami, dopo che un sopralluogo di tecnici lo scorso agosto aveva evidenziato un forte “ammaloramento” di diversi pendini della stessa struttura. Per mesi e mesi dopo la chiusura, di lavori di manutenzione sul ponte, nonostante fossero stati appaltati (aggiudicati alla fine alla “Metalwood srl” di Niscemi dopo la rinuncia della ditta risultata prima nella graduatoria della gara di appalto con base d’asta di circa 800 mila euro), non se ne sono visti.

L’autunno, l’inverno e la primavera sono trascorsi fra promesse, polemiche, controversie fra le parti, da una parte i residenti di Boccarena e dall’altra le istituzioni; nel frattempo le famiglie che risiedono in quel quartiere sono state costrette a percorrere per raggiungere la città una strada alternativa che ad oggi, nonostante alcuni interventi, risulta pericolosa. I lavori per la sostituzione dei 46 pendini del ponte sul fiume Arena sono iniziati soltanto a metà maggio, e da quel che si nota non procedono certamente veloci; è stata esclusa la possibilità di una riapertura parziale del ponte –così come era stato annunciato dall’Amministrazione lo scorso 2 marzo in Consiglio comunale dopo un’interlocuzione con la stessa ex Provincia.

Almeno si spera che venga rispettato il crono-programma dei lavori che prevede la loro ultimazione entro la fine di agosto.

Antonino Burgio, rappresentante del Comitato “Bocca Arena”, ripensando a questa vicenda e alle diverse criticità che attanagliano lo stesso quartiere non riesce a non esprimere la propria amarezza: “dopo nove mesi di politica sono partiti i lavori per la manutenzione del ponte e per altri tre mesi, sperando bene, saremo divisi dalla Città. Come se tutto ciò non bastasse la SP38, la strada che da dopo il ponte costeggia il quartiere e prosegue per Torretta Granitola, è al buio, anche la rotatoria prima del ponte è al buio. A noi residenti, sia del Comitato che dell’Associazione “Quarara”, non ce ne frega niente della controversia circa la pubblica illuminazione fra l’ex Provincia, il cui tratto è di sua competenza, e il Comune. Una cosa è certa: il buio ci rende anche invisibili. Siamo forse cittadini di serie B?

Burgio è un fiume in piena ed evidenzia un’altra problematica: “Ieri ho percorso, insieme al presidente dell’Associazione “Quarara”, Antonio Marino, la stessa Mazara- Torretta, la SP38, la situazione è disastrosa: la strada non curata e rifiuti di ogni genere abbandonati lungo tutto il percorso, anche fra le calette della bellissima scogliera (in collage di copertina vedi foto scattata ieri dallo stesso Burgio). E’ una situazione indecente. Siamo anche alla mercè di gente incivile che utilizza il territorio come discarica a cielo aperto. Facciamo noi i controlli che dovrebbe fare chi di competenza. Abbiamo pertanto chiesto all’Amministrazione comunale di dislocare dei bidoni o qualche scarrabile lungo la strada in modo da alleviare in qualche modo la problematica visto che risulta difficile individuare i responsabili di questo autentico scempio”.

Francesco Mezzapelle 

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