Quasi un anno fa, il 25 aprile, un incendio, di probabile natura dolosa, divampò all'interno di un edificio, di proprietà del Comune di Mazara del Vallo, di via Alpi (zona Miragliano), utilizzato come archivio cartaceo da parte degli Uffici comunali.
Le fiamme, appiccate nella prima serata di quella giornata di festa, distrussero faldoni contenenti pratiche di vari documenti. Sul posto intervenne una squadra di Vigili del Fuoco del distaccamento di Mazara del Vallo che, sotto gli occhi di alcuni componenti della Giunta (in primis il sindaco salvatore Quinci) e di tecnici comunali, in un paio d’ore ripristinò le condizioni di sicurezza. Conclusa l’operazione dello spegnimento del rogo una prima ispezione dei tecnici accertò che non vi erano stati danni alla struttura ma solamente mura annerite e una porta divelta, ciò lasciava presumere la matrice dolosa.
All'interno dell'immobile comunale c'erano documenti dell'Ufficio leva e altro materiale cartaceo, anche di vecchia data, proveniente da diversi Uffici. Fonti comunali chiarirono che non erano presenti in quell’immobile documenti concernenti concessioni edilizie e progetti dell'Ufficio tecnico; da oltre un anno, infatti, l'archivio di Urbanistica e Opere pubbliche era stato allestito nei locali dell'ex Tribunale di via Toniolo. A seguito di quell’incendio dal Comune assicurarono che ben presto quei locali e l’area prospiciente sarebbero stati sistemati, ripuliti e messi in sicurezza per prevenire altri episodi simili.
Purtroppo ad oggi, a distanza di un anno, la situazione non è molto cambiata. Cumuli di documenti bruciati si trovano accatastati davanti alle porte dello stesso immobile (in copertina foto scattata poche ore fa) colpito dall’incendio e davanti ai muretti di recinzione dell’area. Ci sono pervenute diverse da parte di cittadini residenti nelle vicinanze che lamentano danni ambientali con migliaia di fogli finiti a causa del vento in diversi terreni e anche nelle verande e le terrazze delle abitazioni circostanti.
Ad oggi l’immobile in questione risulta ancora incustodito, vedi anche il cancello aperto che consente a chiunque di introdursi nell’area comunale di via Miragliano. I locali risultano privi di sistema di sicurezza. Risulta anche inutile interrogarsi sul perchè in questo anno appena trascorso l’area non sia stata dotata di un sistema di videosorveglianza; d'altronde lo stesso problema è riscontrato in altri locali comunali, un esempio su tutti il cimitero che circa due anni fa fu soggetto ad un grave atto vandalico con l’incendio degli uffici amministrativi.
Francesco Mezzapelle
