Mazara, adesso rubano anche le docce in spiaggia… Serve una “guerra” contro l’inciviltà

Si auspicano maggiori controlli, soprattutto la notte. L’inciviltà va però combattuta da tutti...

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Luglio 2023 12:15
Mazara, adesso rubano anche le docce in spiaggia… Serve una “guerra” contro l’inciviltà

Nella notte fra il 27 ed il 28 luglio ignoti hanno rubato una delle docce installate dal Comune di Mazara del Vallo nella spiaggia libera. E’ successo a Tonnarella, più precisamente nel primo tatto dell’arenile provenendo dal centro urbano. A darne notizia, attraverso i social, è stato ieri mattina lo stesso sindaco Salvatore Quinci, il quale, visibilmente esterrefatto e indignato, si è detto senza parole per quanto accaduto. Moltissimi cittadini appresa la notizia hanno espresso tanta amarezza.

Il servizio offerto attraverso le docce installate nei tratti di spiaggia libera, sia nel litorale di Tonnarella, che in quello di San Vito risulta molto apprezzato da cittadini e visitatori. Si tratta di un atto di evidente inciviltà, non ci sono attenuanti: chi ha compiuto questo gesto oltre ad essere un criminale è anche una persona che non ha il minimo senso del viver civile, del bene comune. Speriamo che i responsabili del furto vengano individuati e denunciati. Questa mattina abbiamo notato che la doccia è stata ripristinata, anche se in una delle due (vedi foto scattata da noi questa mattina) manca adesso il soffione.

Sappiamo pure che nell’arenile di San Vito giorni fa furono prelevati i soffioni dalle docce in spiaggia ed il Comune costretto rimetterli. Nel frattempo un gruppo di titolari degli stabilimenti balneari è tornato a chiedere maggiori controlli nelle spiagge soprattutto durante le ore serali e notturne quando queste sono invase da cittadini che, con fornacelle portate da casa, improvvisano barbecue (ci sembra che accendere fuochi in spiaggia sia vietato le vigenti ordinanza delle Capitanerie) lasciando in diversi casi rifiuti sparsi lungo l’intero litorale, a est e ovest del centro urbano, e un gran daffare per operatori ambientali e gestori dei lidi. Ci sta ovviamente che con il gran caldo i cittadini preferiscano trascorrere le ore serali anche in spiaggia per rinfrescarsi, anche ordinando delle pizze; importante lasciare il posto più pulito di prima portando i rifiuti a casa e non spiaggia o depositando sacchetti vicino ai cassonetti, quando questi anche ricolmi, collocati sul lungomare.

Invece spesso, purtroppo, si assiste a bivacchi con il conseguente abbandono di bottiglie di birra in spiaggia dopo qualche “festino” con musica oltre la mezzanotte (il limite d’orario fissato per i locali pubblici, compresi i lidi, durante i giorni feriali). Un discorso a parte merita la bellissima costa rocciosa di “Quarara”, infatti dopo aver superato il ponte sul fiume Arena la vista del mare viene offuscata dalla presenza “continuativa” nella costa rocciosa, caratterizzata da splendide calette, di rifiuti di ogni genere: plastica (serbatoi, bottiglie, bidoni, sacchetti, piatti etc.), cime da pesca anche di svariata lunghezza, reti, bottiglie di vetro e tanto altro ancora.

Molti di questi rifiuti sono stati portati dal mare a terra (frutto dell’inciviltà di quanti attraversano questo tratto di Canale di Sicilia, per lavoro o per altro). Ai rifiuti, presumibilmente portati dal mare (ma sempre prodotti dall’uomo) si aggiungono quelli che sono stati depositati nello stesso tratto di costa dai cittadini. Altro problema sollevato riguarda il lungomare Fatamorgana che di notte si trasforma spesso in un libero circuito ove auto e moto scorrazzano ad alta velocità; la stessa cosa ci segnalano dei cittadini avviene sul lungomare San Vito.

Auspichiamo che in merito ai problemi evidenziati, oltre ai richiesti controlli, sia avviata una seria guerra contro l’inciviltà, vera piaga del nostro tempo, che va necessariamente combattuta da tutti noi, nella quotidianità, ad ogni ora, non serve lamentarsi e poi invece girarsi dall’altra parte, magari per paura o imbarazzo, quando qualcuno commette un atto d’inciviltà, anche a partire dal gettare la cicca di sigaretta per terra.

Francesco Mezzapelle   

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