Ieri avevamo pubblicato una nota dell’associazione “Liberi Armatori Mazara”, a firma del suo presidente Maurizio Giacalone, inviata al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ed altri rappresentanti istituzionali e sindacali, attraverso la quale è stato proclamato lo stato di agitazione degli associati. Questa mattina ci ha contattato il responsabile Sicilia di Federpesca, l’armatore mazarese Santo Adamo, il quale ha sottolineato: “gli associati di Federpesca non hanno aderito a nessuno stato di agitazione.
Che senso ha –si domanda Adamo- dichiarare lo stato di agitazione quando molto barche in mare e altre che stanno ottemperando al fermo pesca obbligatorio?”. Adamo (nel riquadro in foto di copertina) ha aggiunto: “stiamo dialogando con lo stesso ministro Lollobrigida che si è detto pronto ad accordarci, come da noi richiesto, il credito d’imposta che potrebbe alleviare la pesantezza dei costi di armamento, a partire dal caro gasolio”.
In merito al problema sollevato dall’associazione “Liberi Armatori Mazara” circa la “massiccia importazione di prodotti ittici dai paesi extracomunitari”, il rappresentante di Federpesca ha spiegato: “è una questione che solleviamo da tempo, chiediamo oltre alle quote pesca per i produttori anche per i commercianti, ciò farebbe innalzare, e pertanto valorizzare, il costo del nostro prezioso gambero rosso che ad oggi si è abbassato fino a circa 500 euro al cartone (circa 40 euro al chilo).
Tutte tali –ha concluso Santo Adamo- questioni sono sul tavolo del ministro Lollobrigida con il quale avremo un incontro lunedì prossimo”
