Maxi indagini su incarichi dal 2006 al 2009. La replica dell’ex assessore Marconi

Redazione Prima Pagina Mazara
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09 Ottobre 2013 10:28
Maxi indagini su incarichi dal 2006 al 2009. La replica dell’ex assessore Marconi

"Posso rispondere soltanto di una delibera approvata dalla Giunta ed anche in questo caso non si comprendono molte delle ragioni perché risulto indagato e perché non sono stato sentito dall'autorità giudiziaria".

Ad affermarlo è stato il dott. Augusto Marconi  (in foto) che risulta fra gli indagati di una maxi indagine sugli appalti affidati nel 2009 dal Comune di Mazara sotto la sindacatura di Giorgio Macaddino. L'indagine in particolare è concentrata su una serie di incarichi. Ad essere indagati risultano così ben 16 persone fra i quali il sindaco Macaddino, l'allora segretario del Comune Domenico Tuttolomondo e gli allora assessori Vito Calcara, Vito Caradonna, Caterina Agate, Vito Giacalone, Filippo Mirasolo, Luigi Augusto Marconi, Francesco Marzucco, Filippo Armato, Pietro Fiorentino, ognuno di questi risultano indagati perché avrebbero approvato le delibere finite sotto l'occhio della Procura di Marsala.

Indagati anche i tecnici comunali Baldassare Campana e Pietro Maria Calandrino e l'allora amministratore della Belice Ambiente Francesco Truglio; infine anche i professionisti Francesco Placenti ed Emanuele Canzoneri.

In generale i reati contestati sono quelli di abuso, falso e violazione delle norme della tutela ambientale. Si tratta di una indagine condotta dai carabinieri della stazione di Mazara, coordinata dal sostituto procuratore Dino Petralia e scattata dopo una serie di esposti, presentati anche alla Procura della Corte dei Conti dall'ex consigliere provinciale Girolamo Pipitone. I lavori finiti sotto inchiesta sono quelli per il restauro dell'ex collegio dei Gesuiti, della rete fognaria e dell'impianto di depurazione di Borgata Costiera.

In merito a quest'ultima opera secondo l'accusa sarebbe stato consentito al geologo Francesco Placenti, apposta incaricato, una somma ben superiore al dovuto, quasi 13 mila euro.

Per tale incarico risulta indagato fra gli altri anche l'ex assessore alle Finanze Augusto Marconi il quale ha sottolineato: "non si capisce per quali motivi sono indagato se la delibera di Giunta in questione, la n.7 del febbraio 2009, riguardava l'approvazione di un progetto tecnico allo scopo di richiedere un finanziamento necessario per la copertura finanziaria, pertanto non si trattava di un progetto definitivo ne tanto meno di conferire un incarico. Inoltre –ha aggiunto- perché di fatto avremmo consentito l'illecito frazionamento delle spese tecniche quando risulta evidente che l'incarico al geologo è stato dato dagli stessi progettisti, l'ing.

Ulderico Brunelli e l'arch. Andrea Asaro, in epoca antecedente la mia nomina, inoltre l'incarico al geologo è stato ritenuto necessario dal rup del progetto cioè l'arch. Antonella Russo. Voglio sottolineare che per risolvere un contenzioso lo stesso sindaco Macaddino avvalendosi dell'art.9 del Regolamento comunale per il conferimento di incarichi di progettazione, firmo una determina sindacale, la n.60 del 24 marzo 2009".

Marconi sull'indagine ha ancora continuato affermando: "tutto il lavoro investigativo prende spunto dall'opera di due esperti. Il primo era un esperto, il cui incarico è stato adesso revocato dal sindaco Cristaldi, dell'attuale amministrazione comunale il cui compito mi sembra di capire sia stato quello di fotocopiare atti e delibere dell'Amministrazione precedente da produrre all'autorità giudiziaria o a vari organi investigativi e mi sembra strano che un esperto, pagato con i soldi dei cittadini possa svolgere, un simile compito. L'altro esperto è stato nominato dall'organo investigativo, anche questo pagato profumatamente da soldi dei contribuenti, e che non fa alcun riferimento alla progettazione ma si addentra in problemi tecnico giuridici riguardanti la formazione di atti amministrativi".

09-10-2013 12,30

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