Marina Militare italiana evita il sequestro del motopesca mazarese “End” fermato da motovedetta tunisina

Redazione Prima Pagina Mazara
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11 Dicembre 2016 13:11
Marina Militare italiana evita il sequestro del motopesca mazarese “End” fermato da motovedetta tunisina

Poteva avere un epilogo ben diverso e negativo la vicenda che ha visto protagonista ieri pomeriggio il peschereccio mazarese “End” che si trovava in acque internazionali antistanti la Tunisia.

Nel pomeriggio di ieri le unità della Marina militare impegnate nell'operazione "Mare Sicuro" hanno ricevuto via radio una richiesta di intervento da parte del motopesca "End" della marineria Mazara del Vallo che si trovava circa 50 miglia a nord di Zwara (Libia). Richiesta originata dal rapido avvicinamento di una motovedetta identificatasi come tunisina che aveva intimato al peschereccio di fermarsi benché in acque internazionali.In zona erano presenti altri due pescherecci italiani (Gemma I e Anna Madre) anch’essi iscritti al Comparto marittimo di Mazara del Vallo ed impegnati nella pesca del gambero.

Il comandante dell'Operazione "Mare Sicuro" ha disposto il decollo immediato dell'elicottero di Nave "Cigala Fulgosi" che si è diretto alla massima velocità nella zona dei pescherecci: non appena l'elicottero ha raggiunto il motopesca “End”, di proprietà degli armatori mazaresi Matteo e Vincenzo Asaro, la situazione si è chiarita e la motovedetta presunta tunisina si è allontanata verso sud.

Quello della protezioni ai pescherecci nazionali è uno dei compiti dell'operazione "Mare Sicuro", iniziata su diposizione del Ministero della Difesa il 12 marzo 2015 a seguito dell'aggravarsi della crisi libica.

Redazione di primapaginamazara.it11/12/2016{fshare}

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