Pubblicata la Relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel primo semestre del 2021, presentata al Parlamento dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Per quanto riguarda in particolare la Sicilia occidentale non ci sarebbero stati grandi cambiamenti nel mondo della criminalità organizzata.
“La città di Palermo continua a essere suddivisa in 8 mandamenti, composti da 33 famiglie e la provincia ancora strutturata in 7 mandamenti, composti da 49 famiglie. La città – prosegue la nota –. è divisa nei mandamenti San Lorenzo Tommaso Natale, Resuttana, Porta Nuova, Pagliarelli, Noce, Passo di Rigano Bocadifalco, Villagrazia Santa Maria di Gesù e Ciaculli. In provincia sette mandamenti: Partinico, Misilmeri Belmonte Mezzagno, Villabate Bagheria, Trabia, San Giuseppe Jato, Corleone, San Mauro Castelverde”.
Per quanto riguarda la provincia di Trapani questo il quadro emerso dalla stessa relazione della DIA: “A Trapani Costa Nostra è collegata a quella palermitana. Essa continuerebbe a essere articolata nei 4 mandamenti di Trapani, Alcamo, Mazara del Vallo e Castelvetrano che a loro volta sarebbero suddivisi in 17 famiglie. Ai vertici dei mandamenti di Trapani e Alcamo risulterebbero avvicendarsi, con un sistema di successione quasi “dinastico” gli appartenenti delle locali storiche famiglie. Così come per quello di Castelvetrano riconducibile al latitante Matteo Messina Denaro e a elementi della sua cerchia familiare”.