Macaddino (Uil Fpl): “Deplorevole situazione della sanità provinciale"

Il sindacalista della Uil chiede l'intervento urgente del Prefetto con la convocazione della Conferenza dei sindaci

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Luglio 2022 18:55
 Macaddino (Uil Fpl): “Deplorevole situazione della sanità provinciale

“Fermateli, qualcuno li fermi!”. Si intitola così la durissima e circonstanziata nota del segretario provinciale della Uil Fpl, Giorgio Macaddino, in merito all’attuale e difficile situazione in cui versa la sanità nel territorio trapanese ed in particolare in alcuni nosocomi. Ecco il testo della nota

Da ponente a levante portiamo il disagio del territorio, deplorevole le condizioni in cui versa la sanità trapanese. Ridotta ai minimi termini l’offerta sanitaria. Una devastazione imperversa in tutto il territorio sanitario ed a tutti i livelli. Drammatica ed insostenibile la prova alla quale sono chiamati gli operatori sanitari. Incomprensibili le strategie di organizzazione messa a punto per fronteggiare il Covid che imperterrito continua a mietere vittime e contagi con l aggravante che entri in strutture sanitarie se sei fortunato per altre patologie e contrai il Covid durante il ricovero.

Dilagante, proprio a causa della fragilità di tale organizzazione, i contagi fra gli operatori stessi. Turni feriali a rischio se non del tutto cancellati. Medici di quasi tutte le discipline e divisioni con citazione a parte i medici delle aree di emergenze e chirurgiche ridotti ad operare come carne da macello, in sfregio a tutte le elementari norme italiane ed europee che regolano la sicurezza e la salute sui posti di lavoro. Medici infermieri, oss, Ausiliari tecnici di laboratorio e di radiologia ecc ecc massacrati con turni inaccettabili ancorché non praticabili.

A rischio a gravissimo rischio tutto il personale sanitario che opera fra territorio e strutture ospedaliere in tutto il territorio trapanese. Intervenga con carattere di urgenza il Prefetto convocando la Conferenza dei sindaci quel che resta dell’Assessorato alla Salute siciliano per monitorare tutti i presidi ospedalieri ed i distretti al fine di accertare le falle nella organizzazione dell’offerta sanitaria operando scelte ben precise che delineano anche accorpamenti di divisioni evitando le duplicazioni al fine di assicurare cure certe ai cittadini utenti evitando di massacrare i lavoratori costretti a moltiplicare le prestazioni già esorbitanti .

Allo stremo delle forze psico fisiche ì sanitari dei presidi ospedalieri di Trapani, Mazara, Marsala Salemi, Castelvetrano, i loro occhi spenti dal dolore e dal dispiacere ma con l’alto senso del dovere che continuano a manifestare per non gettare la spugna ed abdicare alla loro mission. Ma quanto possono ancora resistere? Per quanto ancora avranno la forza di rimanere in piedi ad assolvere ai compiti di un servizio essenziale ancorché obbligatorio? Ci vuole per forza che qualcuno ci lasci la pelle per poi aprire la classica procedura con la commissione d’inchiesta per accertare le manchevolezze ?

Siamo di fronte alla triste estate del servizio sanitario pubblico: a forte rischio potrebbero essere le visite di controllo degli oncologici con sospensione a tempo indeterminato, personale che salta i riposi anche per 12 ore, reparti che straripano, covid che incalza, organici sguarniti, medicina territoriale al palo, strutture sanitarie da rimodernare in attesa dei miracoli del Pnrr, liste di attesa chilometriche con conseguenti fughe fuori regione e divario digitale da colmare. Da levante a ponente della provincia, passando per Palermo , i turni di operatori sanitari, medici, e Oss rimangono scoperti con grande sacrificio delle visite di controllo.

Alla lista si aggiunge il rischio sospensione dell’attività elettiva e chirurgica presso i presidi ospedalieri (sospensione dei ricoveri ordinari e sospensione delle attività di elezione chirurgica) e, a seguito di numerosi ricoveri per covid. Ed in sintesi elenchiamo alcune attività in giro per i vari presidi come marsala e non solo registrando “estrema carenza di barelle e di sedie a rotella al Pronto Soccorso nonostante quelle chieste in prestito da altre U.O. dello stesso Presidio Ospedaliero;

-Permanenza a lungo degenza in Pronto Soccorso, di diversi pazienti meritevoli di adeguato e dignitoso ricovero, alcuni dei quali con diagnosi di malattie infettive diverse dal SARSCOV2, nonostante gli sforzi immani del personale di comparto;

-Carenza estrema in Pronto Soccorso di personale infermieristico a turno, considerando il numero di postazioni nettamente superiore alla reale presenza a turno;

-Carenza estrema e mai come negli ultimi mesi del 2022 di personale Medico di Emergenza/Urgenza vista la natura di Pronto Soccorso misto;

-Carenza estrema di medici specialisti che possano far fronte esclusivamente alle urgenze/emergenze di tale Pronto Soccorso a discapito delle proprie U.O. di appartenenza;

-Assenza di personale centralinista durante le ore notturne a supporto del Pronto Soccorso per le urgenze e dell’intero ospedale;

-Centro Trasfusionale non sempre attivo h24;

-Sostituzioni del personale medico di Pronto Soccorso con medici di altre U.O., già in carenza nel proprio reparto di appartenenza;

-Laboratorio di Microbiologia costretto a razionalizzare le sedute dei Tamponi Molecolari rallentandone diagnosi e di conseguenza ricoveri, laddove presenti posti letto disponibili e contribuendo allo stallo di pazienti in Pronto Soccorso;

-Inefficienti apparecchiature multiparametriche nonostante i solleciti e le riparazioni che rallentano la contezza delle condizioni cliniche del paziente;

-Mancanza di presidi e ausili come antidolorifici specifici e talvolta risolutivi nei trattamenti farmacologici di alcune urgenze in acuto;

-Continui ordini di servizio ingiustificati e impropri;

-Assenza di personale di supporto e infermieristico nelle ore notturne presso la Radiologia gravando sul personale del Pronto Soccorso in particolar modo e sul personale delle altre U.O., già in carenza, laddove vi sia l’urgenza di sottoporre il paziente ad ulteriori esami radiografici. Emblematico e grottesco il caso del nosocomio di Mazara del Vallo che sta affrontando un momento drammatico ed in particolare denunciamo fra le varie criticità la chirurgia, che ha bisogno di personale medico perché al momento sono costretti a garantire il PS e il Covid.

Se non arrivano da subito medici possiamo affermare senza tema di smentita la chiusura della stessa chirurgia. La regione dovrebbe spendersi subito per l’apertura di scuole ad alta specializzazione nelle province per la formazione di nuovi professionisti abbiamo bisogno di nuove figure per le strutture di comunità, per una medicina territoriale che sia davvero efficace e di supporto alle strutture sanitarie, lavoratrici e lavoratori che sappiano far fronte al disagio sociale che si fa spazio tra la popolazione più fragile e che incide sul benessere dei lavoratori della sanità.

Inoltre mancano letti, i pronto soccorso sono intasati a rischio e pericolo degli operatori che, spesso, vengono aggrediti. Come Uil Fpl denunceremo presso tutte le autorità competenti la gravità di quanto si sta consumando sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini utenti con la inerzia da spettatore illustre assessorato alla salute siciliano".

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