L'avvocato mazarese Antonio Giulio Alagna, fondatore dello studio legale AGA, verrà infatti conferito il Premio Internazionale Spoleto Art Festival 2024 per meriti professionali. L’evento si terrà sabato 28 settembre al Chiostro di San Nicolò di Spoleto, Salone Nobile, nel corso del suddetto Festival. L’avvocato Alagna è stato selezionato dalla Commissione del Menotti Art Festival Spoleto, presieduta dal Prof. Luca Filipponi, già relatore Premio Nobel, con la collaborazione del direttore artistico Prof.
Sandro Trotti, del direttore artistico per la letteratura, Avv. Angelo Sagnelli e del direttore artistico musicale, il soprano Tania Di Giorgio. L’edizione 2024 del Menotti Art Festival Spoleto è in programma nell’omonimo Comune umbro dal 27 al 30 settembre e all’evento saranno presenti anche alcuni delegati Unesco, del Parlamento europeo e della Fondazione Nobel di Stoccolma. Già in passato l’avvocato Alagna, già presidente provinciale di Federterziario, ha ricevuto diversi riconoscimenti.
Giurista e avvocato d’impresa, opera nel settore crisi e risanamento di impresa e sovraindebitamento, discipline in cui ha ottenuto diverse pubblicazioni e approvazioni da parte di importanti centri studi e Università italiane. Inoltre è docente in materie economiche – aziendali presso l’Accademia Universitaria degli Studi Giuridici Europei. "Il Festival di Spoleto – spiega l’avvocato Alagna – all’interno del Menotti Art Festival, è una rassegna che sin dal 2008 premia chi si è contraddistinto per meriti artistici, culturali, giuridici o letterali.
È un termometro in grado di intercettare ogni quanto più precoce innovazione nelle scienze come in ogni altro campo della vita economica, sociale e culturale Alla luce dell’importanza internazionale dell’evento, come professionista mi trovo particolarmente onorato di essere presente in una manifestazione di tale caratura e grato di ricevere un premio. L’emozione poi di essere premiato da un relatore premio Nobel, quale il professor Luca Filipponi, tinge questa avventura non solo di autorevolezza, ma di nobile significato professionale”. “Dedico questo premio a tutti gli imprenditori – prosegue il legale – in particolar modo agli imprenditori siciliani.
Lo dedico a loro perché tutti usufruiamo della ricchezza che produce un’impresa, in primo luogo lo Stato attraverso il prelievo fiscale, col compito di redistribuire questa ricchezza prodotta dalle imprese. Con il Codice delle imprese nasce una nuova era, lo Stato dovrebbe meglio guardare chi esercitando l’attività nel territorio italiano paga le tasse in Italia e chi no, premiando i primi”. Un premio dedicato agli imprenditori perché tante volte questi non hanno voce. Quanti imprenditori stanno pensando di chiudere bottega, abbassare le saracinesche? Sono milioni, in Italia i dati parlano chiaro.
Io voglio dire loro che una soluzione c’è, con la nuova normativa del Codice delle imprese meglio noto come Codice della crisi e dell’insolvenza, un vero strumento di rilancio dell’economia d’impresa. Riscopriamo l’economia locale, i piccoli negozi, il fascino delle piccole attività e dei commercianti di quartiere. Lasciamoci sedurre dalle vetrine dei negozianti, dai piccoli ristoranti e dalle botteghe sotto casa ormai quasi del tutto scomparse, dalla pasticceria artigianale, da chi nel fare impresa lotta per mantenere livelli occupazionali nel luogo in cui è radicato, con le tradizioni e l’identità”.