Lastre di eternit nell’ex chiesa di Sant’Ignazio

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Ottobre 2013 09:18
Lastre di eternit nell’ex chiesa di Sant’Ignazio

Ieri pomeriggio, a seguito della delusione per la mancanza del numero legale (serviva la presenza di appena 12 consiglieri comunali) necessario per aprire una seduta di prosecuzione del

Consiglio comunale (in discussione vi era il regolamento della Tares per il quale si aspettavano i pareri legali dell'Amministrazione agli emendamenti dell'opposizione), con l'attivista Danilo Vellutato, ed i colleghi Alessandro Accardo Palumbo e Giovanni Dilluvio abbiamo deciso di fare una passeggiata. Proprio Giovanni Dilluvio avendo ricevuto segnalazione da qualche cittadino ci ha chiesto di verificare se quanto segnalato costituisse verità.

Siamo entrati nella suggestiva struttura dell'ex chiesa di Sant'Ignazio e dopo un breve giro davanti all'abside, o meglio a quel che rimane, della stessa chiesa, acuendo la nostra vista attraverso delle scale che portano ad un sottopassaggio, abbiamo fatto la macabra scoperta: quattro, o forse più, lastre di eternit ben poggiate al muro facevano bella mostra di se. Grande il nostro stupore, non immaginavamo che la segnalazione potesse portare ad una scoperta di tale rilievo: eternit tranquillamente poggiato in luogo visitato, secondo le stime fornite dal Comune, da migliaia di visitatori e cittadini ogni anno.

Non sappiamo se l'eternit presenti, almeno dalla distanza da dove scattata la foto (allegata) non abbiamo potuto appurarlo, spaccature con il rischio della liberazione delle pericolosissime polveri di amianto, certamente non si trova in buono stato.

Ci chiediamo però: l'Amministrazione comunale è al corrente della situazione dato che la proprietà e custodia della struttura è del Comune?

Ci aspettiamo che l'Ufficio Tecnico, responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio pubblico, chiedendo immediatamente ad un ditta specializzata in rimozione dell'amianto.

Il problema della custodia e manutenzione della di Sant'Ignazio (costruita nel 1701 ed aperta al culto dal vescovo Castelli, essa presenta un impianto architettonico preziosissimo; la chiesa –secondo quanto riferito dall'arch. Mario Tumbiolo- è stata progettata dall'architetto gesuita Andrea Pozzo, il più grande architetto del tardo-barocco italiano, e meriterebbe certamente più attenzioni) si ripropone così a distanza di un anno.

Un precedente. Infatti proprio circa un anno fa è avvenuto il furto dei corpi illuminanti. Ignoti malviventi si sarebbero introdotti all'interno dell'ex chiesa di piazza plebiscito ed hanno asportato i corpi illuminanti. La chiesa, la cui custodia durante il giorno è cura dei dipendenti comunali che operano nell'adiacente Collegio dei Gesuiti, rimane aperta tutto il giorno; a chiudere il portone nelle ore serali un gestore di un bar della stessa piazza. Come riportato su un cartello posto sullo stesso portone, il complesso sarebbe dotato di una telecamera di video sorveglianza, la verifica delle immagini registrate, qualora la telecamera fosse attivata, sarebbe utile per individuare gli autori del furto o della collocazione dell'eternit.

31-10-2013 10,15

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