L’amaro sfogo di un professionista mazarese:“Nonostante l’intervento del Comune il mio studio continua ad allagarsi causa perdita condotta comunale. Sono stato danneggiato e costretto a mettere del personale in cassa integrazione”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Settembre 2020 12:14
L’amaro sfogo di un professionista mazarese:“Nonostante l’intervento del Comune il mio studio continua ad allagarsi causa perdita condotta comunale. Sono stato danneggiato e costretto a mettere del personale in cassa integrazione”

“Nonostante l’intervento predisposto dall’’Ufficio tecnico del Comune di Mazara, ed eseguito da operai il 17 settembre, il problema non è stato risolto e mi sono ritrovato con lo studio nuovamente allagato nei giorni di erogazione idrica nel centro. Questa situazione è davvero assurda, continuo a subire danni da tre mesi, da quando ho segnalato il problema. Sono stato costretto a chiudere lo studio ai miei pazienti; purtroppo ancora oggi il Comune non è ancora riuscito a risolvere il problema causato dalla rottura di un tratto di condotta comunale di acqua potabile situato all’esterno.

La burocrazia comunale non ha ancora compreso la gravità della situazione né tantomeno tenuto conto delle indicazioni tecniche fornite da un mio consulente per la soluzione del problema. Insieme al mio legale ho nuovamente richiesto un intervento definitivo. Questo problema, oltre ad avermi causato gravi danni strutturali all’immobile ha causato in questi tempi già difficili, vedi in primis l’emergenza covid-19, anche molti danni economici considerata la ridotta operatività della struttura; sono stato costretti a mettere in cassa integrazione due dipendenti.

Sono pronto ad affrontare la questione in tutte le sedi per difendere la mia attività, professione ed il lavoro dei miei collaboratori”. Questo l’amaro sfogo del dott. Antonello Sanfilippo, titolare di un ambulatorio odontoiatrico sito in via Carmine n.9, proprio di fronte all’aula consiliare “31 marzo 1946”. Del caso ci siamo occupati in un articolo dello scorso 7 settembre. Sanfilippo più di tre mesi fa aveva notato che per diverse ore e diversi giorni in alcune delle stanze in cui esercita la propria attività affiorava dell’acqua dal pavimento.

Il fenomeno, a seguito di accertamenti grazie ad un perito di fiducia, l’ing. Isidoro Bono, è stato identificato nella rottura di un tratto di condotta idrica che giunge al contatore dell’acqua di un palazzo privato adiacente all’immobile in affitto allo stesso studio dentistico. La rottura della condotta e quindi i conseguenti fenomeni infiltrativi hanno causato degli evidenti danni riguardanti vani del piano terra, adiacenti al muro dove insite il guasto, quelli ove si svolge attività odontoiatrica e nel corridoio di ingresso, ed hanno interessato finiture interne ed esterne, l’impianto elettrico, la pavimentazione interna e l’impianto di riscaldamento a terra.

Così è stato riscontrato: accumulo di acqua di infiltrazione nella pavimentazione dei locali; ammaloramento degli intonaci delle pareti, una diffusa presenza di macchie di umidità e muffe su gran parte delle murature e la presenza di bolle d’aria nella pavimentazione in resina. “La causa prima dei danni –si legge nella perizia (corredata da fotografie) dell’ing. Bono- è da imputare inequivocabilmente ai frequenti ristagni causati dall’inadeguato sistema di smaltimento comunale delle acque meteoriche che hanno dato origine alle infiltrazioni e ai conseguenti danni”.

Il professionista mazarese lo scorso luglio protocollò una richiesta ufficiale, preparata dal suo legale, l’avv. Valentina Favata, all’Ufficio tecnico del Comune di Mazara del Vallo chiedendo, vista la competenza diretta dello stesso Ufficio, un immediato intervento per la sistemazione della rottura della condotta idrica anche per evitare successive perdite di acqua potabile. Da allora, nonostante diversi solleciti anche telefonici, nessuno intervenne da parte del Comune per risolvere il problema.

Nel frattempo qualche funzionario dell’Ufficio tecnico effettuò più di un sopralluogo riscontrando il problema ma non fornendo allo stesso dott. Sanfilippo nessuna tempistica circa l’intervento da effettuare. A seguito del nostro articolo e di un ulteriore interlocuzione con il Comune da parte dell’avv. Valentina Favata, l’Ufficio tecnico del Comune predispose un intervento (preceduto dalle rassicurazioni dello stesso assessore comunale ai Lavori Pubblici e Servizi alla Città, Michele Reina) per consentire oltre alla ripresa della normale attività operativa dell’ambulatorio odontoiatrico anche l’eliminazione delle perdita di un bene prezioso, qual’e’ l’acqua potabile, che negli ultimi anni, a causa soprattutto di una rete idrica vetusta, il suo approvvigionamento è diventato sempre più difficoltoso.

Purtroppo l’intervento non si è dimostrato efficace nel risolvere definitivamente il problema (in copertina foto scattata all'interno dello studio qualche giorno fa). Auspichiamo pertanto che un ulteriore intervento ( a quanto sembra dovrebbe avvenire non prima di giovedì 1 ottobre così come assicurato al dott. Sanfilippo da tecnici comunali) possa essere risolutorio di una situazione divenuta insostenibile. Francesco Mezzapelle  

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