In questi anni, travolto dalla quotidianità, mi sono reso conto una volta di più che è veramente fondamentale nel vivere in serenità la vita, aver chiaro l’obiettivo. Per dirlo con le parole di Seneca: “Ignoranti quem portum peteat nullus suus ventus est”, ovvero: “ Non c’è vento favorevole per chi non sa in quale porto vuole andare”. Se l’obbiettivo non ci è chiaro, quando arrivano gli imprevisti, i venti, le tempeste, non si è in grado di reagire e, quand’anche la situazione non ci si presenta in modo drammatico, ci si perde lo stesso.
In fondo il nostro compito, vivendo, è, testimoniare. E’ fondamentale al nostro vivere, sviluppare la responsabilità. Più una persona è consapevole più diventa responsabile, più è responsabile e più è consapevole, perché la responsabilità mette in moto la coscienza. Ho cercato nel mio vivere di essere sempre attento a non cedere al cinismo ed al suo aspetto speculare, il paternalismo. Sempre in base alla consapevolezza, limitando i condizionamenti, i conformismi le abitudini, talvolta mi sono ritrovato per ciò a dover prendere lungo il mio cammino, mio malgrado, decisioni impopolari e non comprese che hanno allontanato da me, come effetto, persone amate.
Ho sempre coltivato solo buoni pensieri, perché i buoni pensieri portano a buone azioni. Le buone azioni conducono alle buone compagnie. Servono buone frequentazioni, buone letture, buona musica, buon cibo; detto in sintesi per acquisire saggezza occorre alimentarsi bene. Coltivare l’amore, qualsiasi cosa è basata sull’amore e l’amore soltanto. L’amore è la base della vita umana. Vedere non significa semplicemente guardare, è qualcosa di molto diverso, è attraverso questa operazione che avviene il nostro primo contatto con la realtà circostante, cogliere gli elementi facenti parte di un mondo che è altro da noi.
Mettere sempre in luce le caratteristiche relative ad una persona. Essere un buon osservatore significa comprenderla. Evitando che i propri riferimenti valoriali diventino l’unico metro di analisi nell’accettare l’altro. Non dando per scontato nulla e considerandolo anche quando potrebbe, a prima vista, apparire irrilevante. Uscire dall’egoismo genera risorse fondamentali per la collettività. Per costruire e cambiare, è fondamentale prima di tutto accogliere, condividere, motivare.
Credo fortemente che sia questa la sfida per trovare nuove e buone strade per il nostro futuro. E’ solo da questi eventi che può nascere la consapevolezza di poter fare qualcosa di utile per se e da condividere con gli altri. E’ solo così che a volte in maniera inaspettata ci accadono cose che possono cambiarci la vita in un istante e mostrarci noi stessi ed il nostro cammino.
di Antonio CARCERANO
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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