La Regione riformula il fermo biologico 2022: “Panico” nelle marinerie siciliane

Modificato decreto precedente a seguito nota del Ministero. Fermo biologico da ripetere? Pescatori pronti ad opporsi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Novembre 2022 08:02
La Regione riformula il fermo biologico 2022: “Panico” nelle marinerie siciliane

Sta generando un certo “panico” e molte preoccupazioni le il nuovo decreto relativo al fermo biologico 2022, il N. 52 firmato ieri dall’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, on. Luca Sammartino che in pratica va a modificare/abrogare, su richiesta della Direzione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (oggi anche della Sovranità Alimentare), il precedente decreto n.6 del 16 marzo 2022 firmato dall’ex assessore Toni Scilla recante disposizioni in materia di interruzione temporanea obbligatoria dell’attività di pesca per l’anno 2022 che prevedeva invece la possibilità di effettuare il fermo per 30 giorni consecutivi, con inizio nell’arco di tempo compreso tra il 21 marzo ed il 21 dicembre 2022. Con lo stesso Decreto n.52, sempre su nota del MIPAAF, si revoca anche il Decreto assessoriale n. 26 dello scorso 25 luglio. Ecco quanto si legge nel nuovo Decreto assessoriale n. 52:

… VISTO il Decreto ministeriale n.70970 del 15/02/2022 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, e Forestali, riguardante le modalità di attuazione per l’anno 2022 dell’interruzione temporanea dell’attività di pesca per le unità autorizzate all’esercizio dell’attività con il sistema a strascico - comprendente i seguenti attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti - ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti, al fine di garantire un idoneo equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca;

VISTO il D.A. n.6 del 16marzo 2022, recante disposizioni in materia di interruzione temporanea obbligatoria dell’attività di pesca per l’anno 2022;

VISTO il D.A .n.26 del 25 luglio 2022, di integrazione del D.A. n.6 del 16.3.2022 che prevede che “durante il periodo di interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca, di cui all’art. 1 del D.A. n. 6 del 16 marzo 2022, è consentito anche entro le 12 miglia, di esercitare l’attività di pesca e le operazioni di sbarco nelle acque e nei porti del Compartimento Marittimo in cui si attua la misura, anche alle unità da pesca provenienti da altri Compartimenti Marittimi”;

VISTA la nota n.344366/2022 del MIPAAF con la quale, vengono formulate osservazioni in ordine all’arco temporale di riferimento per l’arresto temporaneo obbligatorio per l’anno 2022, sancito nel D.A. n. 6/2022 e viene chiesto alla Regione Siciliana di provvedere alla modifica o abrogazione di quanto previsto dal D.A. n. 26 del 25luglio 2022, poiché non conforme a quanto previsto dall’art.8, comma 1, del Decreto n. 70970 del 15.02.2022 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, e Forestali;

RITENUTO necessario procedere alla revoca del D.A. n.26 del 16marzo 2022 per conformare il provvedimento regionale alla normativa nazionale in materia, ed apportare modifiche al D.A. n. 6/2022.

PER TUTTO QUANTO SOPRA DECRETA

ART.1 Il D.A. 26/GAB del 25luglio 2022 è revocato.

ART. 2 L’articolo 1 del D.A. n. 6 del 16 marzo 2022 è così modificato: “È disposta l’interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca per 30 giorni consecutivi, con inizio nell’arco di tempo compreso tra il 01 agosto ed il 2 dicembre 2022, per le unità autorizzate all’esercizio dell’attività di pesca con l’utilizzo dei seguenti attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti, iscritte nei compartimenti marittimi della Regione Siciliana - ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti – al fine di garantire un idoneo equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca; l’ultimo giorno utile per iniziare l’interruzione delle attività di pesca è, pertanto, il 2 dicembre 2022 al fine di effettuare il periodo continuativo di 30 giorni entro l’anno 2022”.

ART.3 I periodi di arresto temporaneo obbligatorio continuativi di cui all’articolo 1 del D.A. 6 del 16 marzo 2022 già effettuati alla data di entrata in vigore del presente decreto, al di fuori dell’arco temporale di cui al precedente art. 2, possono essere considerati utili al raggiungimento dei giorni aggiuntivi richiamati dall’articolo 3 del d.A. 6 del 16 marzo 2022 e previsti dal decreto ministeriale n.70970 del 15.02.2022.

ART.4 Per quant’altro non previsto nel presente decreto, in materia di interruzione temporanea obbligatoria dell’attività di pesca delle unità autorizzate con il sistema di cui all’art. 2, si applicano le disposizioni del D.M. n. 70970 del 15/02/2022 e del D.A. n.6 del 16marzo 2022. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, esul sito internet del Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea ai sensi dell'articolo 68 della l.r. 12/08/2014, n. 21, come sostituito dal comma 6 dell’art. 98 della l.r. 9/2015, assumendo nello stesso momento della pubblicazione sul sito valore legale”.

Come dicevamo, a seguito del suddetto Decreto le marinerie siciliane sono entrate in forte fibrillazione in quanto molti armatori di motopesca, di piccole e grandi dimensioni, che hanno iniziato il fermo biologico prima dell’1 agosto vedono seriamente il rischio che questo non gli venga riconosciuto, e pertanto non pagato. Saranno costretti a farlo nuovamente quando invece erano pronti a tornare a pescare? Altra tegola la possibilità di sanzioni con la revoca del D.A. n.26 dello scorso 25 luglio che consentiva durante il periodo di fermo la possibilità entro le 12 miglia, di esercitare l’attività di pesca e le operazioni di sbarco nelle acque e nei porti del Compartimento Marittimo in cui si attuava la misura, anche alle unità da pesca provenienti da altri Compartimenti Marittimi.

Non è escluso che molti armatori possano opporsi al nuovo decreto facendo leva sulla su una presunta autonomia che godrebbe la Regione Siciliana nel varare provvedimenti su alcune materie, comprese la pesca, soprattutto in presenza di emergenza (vedi ad esempio il caro energia); bisogna però comprendere se tali provvedimenti in linea con direttive comunitarie. Sulla questione sono già al lavoro le associazioni della pesca, ed ovviamente la politica regionale, a qualsiasi livello, è chiamata trovare una soluzione, attraverso una mediazione, affinchè la vicenda non provochi gravi conseguenze economiche e sociali in un settore già martoriato da gravi problemi ed in primis il caro energia.

Francesco Mezzapelle  

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