Sul tema caldo del mancato dragaggio del porto canale, Mazara vive una situazione difficilissima. Il tempo, l’attesa, la pazienza degli operatori, dei pescatori non sono infiniti. Il dragaggio del porto canale è solo la punta dell’iceberg di una città guida marinara nella prospettiva euro-mediterranea. La inattività del porto canale ed in parte del porto nuovo, penalizza l’intera economia della città, e non solamente della pesca.
Nel contesto sui problemi generali del porto il recente report curato dall’istituto di ricerca Il Duemila, tra esigenze di nuovi moli sui grandi fondali, necessità di riapertura del Mercato ittico all’ingrosso, grande interesse e chiarimenti ha suscitato e suscita la variazione, la nuova rotta indicata per eseguire il dragaggio.
Una ricetta infallibile, chiamata “Lavori con procedura di somma urgenza”. Si chiarisce che il Comune di Mazara ha da sei anni la disponibilità del relativo finanziamento, il governo municipale vista l’eccezionale gravità di disagi reali: difficoltà cantieristica scarsa e pericolosa navigabilità dei pescherecci, disoccupazione aumentata, può mettere sul tavolo la procedura di somma urgenza per i lavori del dragaggio. Una visione nuova e legale di cui ha bisogno tutto il porto canale. Imprenditoria, pescatori, armatori possono chiedere , pretendere dal governo locale un piano serio di procedura di somma urgenza per eseguire i lavori di dragaggio vincendo la formalità del burocratismo. E’ la forza della legge e dei diritti.
La solidarietà agli imprenditori, ai pescatori non sia solo ideale. Risonanza mediatica di decine di messaggi, di incontri, di promesse risultate vane. Ma ribaltone e messa a fuoco della impostazione burocratica, policentrica che ha fatto perdere tempo.
(Comunicato Stampa)
13/08/2015
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