In un silenzio assordante continua l’arretramento dell’Ospedale di Mazara

L’ultima vittima “strategica” il reparto di Medicina: accorpato a Cardiologia. I ricoveri vanno a Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Giugno 2022 08:59
In un silenzio assordante continua l’arretramento dell’Ospedale di Mazara

C’è ancora spazio per i dubbi relativi all’indebolimento progressivo al quale sottoposto l’Ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo? Nonostante in un recente Consiglio comunale straordinario e aperto (previa registrazione) sia stata ancora una volta ribadita la linea del “volemose bene”, “stiamo lavorando in un’ottica di rete ospedaliera” etc. etc. crediamo onestamente che nella giornata di ieri si sia oltrepassato un limite per il quale la cittadinanza e la classe politica mazarese, a tutti i livelli, debbano intervenire concretamente.

Da ieri infatti un altro reparto mazarese, quello di Medicina, di fatto non esiste più. E non è bastato l’improvviso “dietrofront” rispetto ad una prima disposizione per trasferire lo stesso reparto al Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano: lasciare il Reparto a Mazara del Vallo accorpandolo alla già “martoriata” Cardiologia significa produrre “un gioco a somma zero” a tutto guadagno del reparto di Medicina di Castelvetrano che potrà ricevere i ricoveri al contrario di quello mazarese che di fatto pertanto viene chiuso.

Chi decide le sorti della Sanità nell’ex Provincia di Trapani (in verità non lo sappiamo ma possiamo immaginarlo…) sa bene che bisogna tenere tranquilli e buoni i cittadini e i politici locali e pertanto si muove come un trapezista cercando di non pendere troppo da una parte lasciando presagire delle scelte dettate da causa di forza maggiore, quella tanto propagandata “mancanza di personale…”. Così non è stato deciso di trasferire il reparto di Medicina di Castelvetrano presso l’Ospedale “A.

Ajello” di Mazara del Vallo, bensì il contrario. D’altronde cosa aspettarsi se un angiografo viene richiesto e acquistato per l’“Abele Ajello” di Mazara del Vallo e poi inopinatamente viene dirottato presso l’ospedale di base di Castelvetrano dove rimane inspiegabilmente inutilizzato in attesa che vengano eseguiti i complessi lavori di adeguamento di locali idonei, dove allocarlo, e si proceda al reclutamento del personale necessario al corretto funzionamento h24 per la creazione di una ipotetica unità di emodinamica; nel frattempo nella Cardiologia dell’Ospedale “A.

Ajello”, fiore all'occhiello della sanità regionale, storicamente all’avanguardia per l’attività di impiantistica di “pace-maker” (quello mazarese è  uno dei centri più qualificati in Sicilia) si espone operatori sanitari e pazienti a notevoli rischi, dovendo continuare ad utilizzare uno strumento vetusto e soggetto a continui guasti.

Indiscutibili ad oggi le difficoltà in cui versa il P.O. “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, da sempre punto di riferimento di tutta la Valle del Belice, dopo un decennio di progressiva diaspora di tutti i Reparti presso altri presidi ospedalieri e un quinquennio di totale chiusura (2013-2017), per la ristrutturazione con enormi disagi inflitti alla popolazione. Sono stati spesi 32 milioni di euro per ottenere forse il più moderno Ospedale siciliano. La classificazione a Dea di I livello si è concretizzata – lo ribadiamo- soltanto sulla carta, mancando ancora l’attivazione della U.O.C.

di Rianimazione, il non adeguato riconoscimento della U.O.C. di Chirurgia Generale Oncologica (Decreto Legge n°158 del 13 Settembre 2012 – Dr.Renato Balduzzi e Decr.Min.n°70 del 2 Aprile 2015 – On.le Beatrice Lorezin), stante i migliori numeri e la migliore qualità degli interventi eseguiti rispetto ai benchmarks di riferimento; per non parlare del mancato ritorno all’“Abele Ajello” di reparti quali Ortopedia, Oculistica, Psichiatria etc. Non ultimo l’apertura durante la pandemia presso lo stesso nosocomio del Reparto covid-19 (vista la non dotazione di terapia intensiva poteva essere allocato in un altro piccolo ospedale della Provincia, vedi ad esempio Salemi) che ha rallentato, e in qualche caso impedito, lo svolgimento delle attività ospedaliere.

Insomma il nuovo ospedale “A. Ajello”, nonostante sia stato classificato come Dea di I livello, appare ogni giorno sempre più “arretrato” a ospedale di base a causa di scelte da parte della direzione strategica dell’Asp di Trapani e dell’Assessorato regionale alquanto discutibili con il silenzioso “beneplacito” dei politici mazaresi ad ogni livello.

Il nosocomio mazarese seppur classificato come Dea di I Livello ad oggi appare un ospedale sottoutilizzato (ma che comunque continua a fare alti numeri grazie al sacrificio e alle professionalità del suo personale sanitario), non all’altezza delle aspettative dei cittadini e delle promesse elargite da politici, a vario livello, negli ultimi anni. Anche i recenti incontri – soltanto di carattere interlocutorio- fra rappresentanti di Associazioni mazaresi ed esponenti dell’Assessorato regionale alla Salute non hanno portato a riscontri concreti, evidente la velata volontà della politica di prender tempo sulle questioni: si aspettano le elezioni regionali e pertanto serve mantenere lo status quo per favorire qualche candidatura in Provincia di Trapani e  ricevere il conseguente appoggio da parte di qualche attuale sindaco belicino?

Francesco Mezzapelle   

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza