"Il segreto di Matteo Messina Denaro", stasera a "100 minuti" su La7 l'inchiesta di Marco Bova

Le zone grigie sulla lunga latitanza e l'arresto di Matteo Messina Denaro e la rete dei suoi favoreggiatori

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Giugno 2025 13:08

Oggi lunedì 9 giugno alle 21:15 su La7 torna "100 minuti", il programma di inchieste di Corrado Formigli e Alberto Nerazzini. Al centro della puntata un'inchiesta realizzata dal giornalista trapanese Marco Bova dal titolo: "Il segreto di Matteo Messina Denaro". Cosa non torna della lunga latitanza del boss fantasma? Il lavoro di Marco Bova (in foto) punta a fare luce sulle zone grigie che ancora circondano la clandestinità e l'arresto di Matteo Messina Denaro. Dalla mafia delle olive - che lo ha visto muoversi imprudentemente nei mesi precedenti alla cattura - fino alle protezioni eccellenti.

Bova risale alle origini della caccia e delle presunte protezioni, approfondendo il ruolo dell'ex Senatore Antonio D'Alì, le indagini che avrebbero potuto cambiare il corso della storia e gli ostacoli che hanno incontrato e subito alcuni uomini delle istituzioni. E ancora: le possibili ingerenze degli apparati di sicurezza, che hanno dialogato con Matteo Messina Denaro, e che hanno forti analogie con la cosiddetta "Trattativa Stato-Mafia". Cosa è cambiato da quel momento? Quali sono i segreti ancora da svelare? Tanti gli elementi che arricchiscono l'inchiesta, come il racconto inedito di un episodio avvenuto negli ultimi mesi della latitanza di Matteo Messina Denaro; le interviste agli investigatori che gli hanno dato la caccia, Rino Germanà e CarloPulici, l'ex magistrato ed ex Presidente del Senato, Piero Grasso e l'ex PM Antonio Ingroia.

Ospiti della puntata, intervistati da Corrado Formigli e Alberto Nerazzini, per analizzare l'inchiesta e approfondire gli interrogativi che solleva: il giornalista di Domani, esperto di criminalità mafiosa, Attilio Bolzoni e il giornalista del Corriere della Sera, saggista ed esperto di cronache giudiziarie e criminali, Giovanni Bianconi.

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