Il mazarese Antonino Barazza prosciolto dall’accusa di “tratta di persone”. Rimane indagato per “sequestro di persona”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Novembre 2013 16:17
Il mazarese Antonino Barazza prosciolto dall’accusa  di “tratta di persone”. Rimane indagato per “sequestro di persona”.

Il cittadino mazarese Antonino Barazza è stato prosciolto dall'accusa di tratta di persone (art. 601 c.p.) e dalla relativa aggravante (art. 4 l.16 maggio 2006 n.146) concernente l'appartenenza ad un gruppo organizzato impegnato in attività criminali in più di uno stato. La sezione del Tribunale di Palermo che si occupa delle istanze di riesame avverso provvedimenti in tema di misure cautelari personali ha infatti accolto parzilamente, con propria ordinanza, l'istanza di riesame presentata dal legale di Barazza. Lo skipper mazarese è coinvolto

nell'indagine che lo scorso ottobre ha portato alla scoperta di un tratta di minori contesi fra Africa e Europa con base operativa a Palermo, ed all'arresto, eseguito dai carabinieri del comando provinciale guidati dal col. Pierangelo Iannotti, di sette persone. La mente del gruppo era un norvegese, il regista dei traffici era uno svedese, ma la base operativa veniva curata da un'insospettabile olimpionica di vela, Larissa Moskalenko che da anni viveva in Sicilia: metteva a disposizione barche e anche un albergo; titolare della "Sicily rent boat", con sede a Carini.

Quattro degli indagati erano stati tratti in arresto in Italia mentre per altri tre scattate le procedure per la rogatoria internazionale, essendo stati localizzati all'estero. Oltre all'atleta ucraina, sono rimasti coinvolti nell'inchiesta il 30 enne palermitano Luigi Cannistraro (già scarcerato), il 46 enne mazarese Antonino Barazza, il 38enne Sebastiano Calabrese, di Reggio Calabria, mentre i destinatari delle ordinanze da eseguire all'estero con apposita rogatoria sono stati Per Ake Helgesson, 54 anni, nato a Tysslinge in Svezia, attualmente detenuto in Tunisia; Wenche Elisabeth Andresen, 47 anni, nata a Oslo in Norvegia, e Martin Vage, 40 anni, nato a Orkdal sempre in Norvegia.

All'operazione hanno partecipato anche i carabinieri dei comandi provinciali di Brescia e Trapani. Le indagini sono coordinate dalla Dda di Palermo. I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere per tratta di persone, sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all'estero.

La richiesta del riesame dell'ordinanza applicativa della custodia cautelare per il Barazza è stata però parzialmente accolta. La stessa Sezione del Tribunale non ha accolto lo stralcio del capo d'accusa relativo all'art. 605 c.p. e la richiesta di cessazione degli arresti domiciliari nel quale si trova Barazza. La difesa è impegnata a dimostrare l'estraneità di Barazza al disegno criminale dell'organizzazione in quanto -secondo la stessa difesa- Barazza avrebbe fornito solo il suo servizio come skipper in un viaggio in Tunisia ignaro delle finalità dell'organizzazione.

Ricordiamo che le indagini partirono dall'incendio di un albergo, l'hotel Portorais di Villagrazia di Carini, appiccato nella notte tra il 28 e il 29 maggio del 2012, di proprietà del compagno della Moskalenko. Dalle conversazioni intercettate, i carabinieri hanno scoperto che la donna, secondo l'accusa, avrebbe fornito "un contributo concreto - mettendo a disposizione le proprie imbarcazioni, gli skipper di fiducia ed altri strumenti logistici - per l'organizzazione e la concreta esecuzione del rapimento e del trasporto clandestino di minori dal Nord Africa verso Paesi europei".

Sul canale web YouTube, al link "Palermo tratta di bambini, arrestata atleta ucraina", è possibile ascoltare l'intercettazione telefonica fra lo stesso Barazza e la Moskalenko. Ecco la trascrizione di quella conversazione.Barazza: " va bene Larysa, allora dimmi tutto Larysa"Moskalenko: "allora ti volevo chiedere questo, tu mi hai detto che tu so che diverse che sei stato diverse volte in Tunisia, vero?"Barazza: "si, si, si a Port El Kantaoui si"Moskalenko: "........

e come la funziona la c'è praticamente quando esci al mare la ci sono che so troppi controlli come funziona che tu devi avvicinare con la barca oppure"Barazza: "no, no, no, no, normalmente, normalmente si va lì in una sorta di dogana e si dice guarda io sta mattina penso di andare via in giornata quindi loro ti danno il visto normalmente cosa fanno loro alle volte si alle volte no salgono a bordo per vedere magari se c'è qualcuno però se uno fa un regalo qualche cosa secondo me neanche salgono però".Moskalenko: ".......dare un regalo e che tipo di regalo dare soldi oppure"Barazza: "soldi soldi soldi lì il dio soldi va benissimo va benissimo e nessuno controlla e nessuno rompe le scatole"Moskalenko: "buono buono ok"Barazza: "capito c'è fai il calcolo per esempio se dai per dire 20 30 euro per loro sono un sacco di soldi per noi son pochi per loro sono veramente assai".

26-11-2013 17,15

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