Il gioco choc “Neknomination” sbarca a Mazara. Ma c’è anche chi fa “controcultura”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Febbraio 2014 08:13
Il gioco choc “Neknomination” sbarca a Mazara. Ma c’è anche chi fa “controcultura”

"Premettendo che la birra mi fa proprio schifo, ringrazio comunque (ironicamente) la mia amica per la nomination". La nominata/o passa poi a trangugiare tutto d'un fiato il litro di birra, immortalati da una webcam o da uno

smartphone. Dopo aver finito (a seconda del grado di lucidità), il video viene condiviso su facebook o su youtube. Regola fondamentale: nominare pubblicamente altri tre amici, taggandoli e sfidandoli a bere ed a superare i propri record entro 24 ore, pena un castigo, come offrire da bere per una sera alla persona che ha coinvolto gli amici nel gioco.

E' l'insensata moda del momento, il nuovo gioco alcolico (drinking game) online, chiamato neknominate o neknomination (dal collo di bottiglia, di birra o superalcolici), una specie di catena di sant'Antonio virale che ha già fatto delle vittime, in genere ragazzi sotto i trent'anni, in alcuni Paesi come Inghilterra ed Irlanda, dove per ora il gioco spopola, soprattutto fra gli studenti.

Nato in Australia qualche mese fa, dal paese dei canguri il pericoloso gioco si sta diffondendo in tutto il pianeta. Esso va forte anche in Francia, dove la pagina su facebook Neknomination-France ha quasi 30 mila fans (la pagina ufficiale Neknominate ha invece oltre 35 mila fan), ed è da poco arrivato in Italia, anche se qui da noi è praticato ancora in versione light - si fa per dire - solo con litri di birra (Birra alla goccia si chiama da noi).Spacciato come l'ultima novità nel campo dei social game, la gara a colpi di "shot" d'alcool, che sia birra ma il più delle volte gin, whiskey, vodka, vino, mix di alcolici - ed è qui che le conseguenze diventano micidiali - può causare la morte in poche ore negli "nominati" che si cimentano nelle sfide più estreme. Come è successo ad un ventenne inglese, Bradley Eames, che ha bevuto due bottiglie di gin in pochi minuti.

Ma il gioco ha molte varianti, ad esempio portare a compimento delle azioni o dei gesti nello stato di ubriachi e filmare rigorosamente il tutto, per poi condividere sulla rete e divenire così i protagonisti del momento di un assurdo e demente spettacolo dell'autodistruzione. Più si supera il limite e più i video diventano virali. Perché la realtà si è spostata dal mondo fisico a quello virtuale, fatto di bit, di numeri. Ed è lì che bisogna mostrare la forza, è lì che bisogna esserci, apparire, forti, felici, omologati.Una volta si beveva e ci si ubriacava nelle feste o nelle scampagnate, ora è più facile - e più veloce - mostrarsi sui social media.

Per il momento il gioco-shock spappola-fegato non sembra preoccupare più di tanto le alte sfere delle dirigenze dei social networks, come facebook. Per loro il gioco non viola nessuna regola; sono semmai gli utenti che possono segnalare un video o un comportamento giudicato scorretto ai gestori dei social. Ma a preoccuparsi cominciano seriamente i genitori dei più giovani, studenti e delle vittime del gioco.

Sembra inoltre che il gioco, da pochi giorni, abbia gettato l'ancora anche a Mazara del Vallo. Si legge su di un profilo facebook: "A Mazara è arrivata pure la moda di ubriacarsi in diretta bevendo una bottiglia di birra, registrare il video e poi nominare altre persone per fare la stessa cosa entro le 24 ore.. e se non lo fanno entro quel tempo sono costretti a bere una cassetta di birra e non più una sola..".Alla notizia che anche a Mazara è già in voga tale inutile gioco, con la velocità che solo la rete può garantire, ha già risposto "Periferica", il progetto culturale tutto mazarese di rigenerazione urbana guidato, assieme ad alcuni studenti e professionisti, dal suo fondatore Carlo Roccafiorita (nella foto a sx).

Ed è proprio quest'ultimo che, già da alcune ore, ha lanciato su facebook - con la volontà provocatoria di stimolare il meglio che c'è in noi - la contro-iniziativa contrassegnata dall'hashtag #condividilacultura. "La risposta di Periferica all'iniziativa dei ragazzi (e non solo) che condividono sé stessi mentre bevono mezzo litro di birra sulla loro bacheca, invitando 3 dei loro amici a fare lo stesso entro 24h. E se facessimo - afferma Roccafiorita - questo con la cultura? Inizia la nostra grande scommessa sulla voglia degli italiani di condividere le loro migliori abitudini.

Dimostriamo di non essere solo un popolo di grandi bevitori. Avete tutto il tempo che volete - continua - ma perché non farlo entro le 24 ore? Dite qual è il vostro film o libro, poesia, canzone, opera d'arte in un video, postatelo sulla vostra bacheca, taggate tre dei vostri amici ed invitate loro a fare lo stesso".

Idea semplice, educativa, sicuramente più economica e salutare.. E pazienza se magari in un video potremmo sentir dire: "Premesso che i libri li trovo proprio noiosi, ringrazio comunque la mia amica per la nomination...".

Vincenzo De Santi

23/02/14  09,15

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