Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'Istituto "Il Duemila" presieduto dal già tre volte sindaco avv. Nicolò Vella. Ecco quanto si legge:
Mazara, da sempre, ha un’anima mediterranea: bisogna riconoscere e non perdere le sue eccellenze sul mare. Il passato non è sinonimo di soprassedere, ma di impegnarsi a tutelare e valorizzarle. Sulle necessità del tavolo tecnico sul mare, rompe il silenzio il direttivo dell’istituto di ricerca e sviluppo “Il Duemila” presieduto dall’avv. Nicolò Vella. Tra le eccellenze, il mancato dragaggio del porto canale, esempio malinconico ultra quindicinale provoca danni infrastrutturali ed economici.
“La vergogna di Mazara” colpisce il Mazaro, fiume sacro di nascita, di crescita e potenziamento della pesca. L’istituto “Il Duemila”, segnala ed aggiunge al venir meno delle eccellenze sul mare, l’oscuramento e il silenzio della sezione del CNR (centro nazionale di ricerca), finita nel dimenticatoio. “Punto di riferimento scientifico e di ricerca per l’Italia e l’Europa” lo definì all’inaugurazione nella via Luigi Vaccara, il presidente nazionale prof. Quagliarello, collega dell’on. Aldo Moro all’Università di Bari.
Per molti anni, il CNR di Mazara del Vallo ha svolto ricerche, impegni e dato informazioni di qualità, per conoscere, tutelare, valorizzare il mare dello stretto di Sicilia e di una vasta area mediterranea. Accade spesso che la politica cittadina non sa guardare al presente ed al futuro per una visione di grandezza. Il CNR di Mazara del Vallo, sede principale, trasferito anni fa, senza alcuna eccezione a Torretta Granitola, inizialmente semplice laboratorio. Inerzia, silenzio, oscuramento della sede principale hanno spezzato il ruolo, l’orgoglio e l’immagine che Mazara aveva.
La città è sempre regina storica nel Mediterraneo, la cultura intercetta il futuro e propone iniziative creative di crescita e di sviluppo. L’istituto di ricerca “Il Duemila” avverte e propone l’opportunità di uno studio scientifico di ricerca sui temi del Mediterraneo che cambia. Report di analisi e soluzioni non soltanto alla drastica riduzione del pescato, imposto dalla UE ma non rispettato dai pescherecci africani. La ricerca del CNR va rivolta allo sfruttamento intensivo di risorse di gas in mare che danneggia la fauna marina; al cambiamento climatico che rende sempre più caldo il mediterraneo, alterandolo e impoverendolo.
Per ipotesi con meraviglia c’è da dire che se alla conferenza dei “Tesori Blu” che vedeva la presenza di due ministri italiani e tre stranieri mediterranei, il report del CNR completato fosse andato all’attenzione sarebbe stata occasione straordinaria per Mazara del Vallo di essere riconosciuta “leader” mondiale per il ripristino dell’eco sistema marino e costiero del Mediterraneo. È tempo ormai di guardare il Mediterraneo con occhi nuovi. Il Comune di Mazara del Vallo proponga e realizzi un tavolo tecnico sui temi del Mediterraneo.
Il mancato dragaggio del porto canale, potenziamento della sede del CNR, presenza del responsabile dei porti della Sicilia sud occidentale, associazione delle filiere produttive ittiche e dei pescati, Capitaneria di Porto e Guardia Costiera, Associazione Lega Navale, Comune di Castelvetrano per il porto di Selinunte. Scelta strategica necessaria, il tavolo tecnico per arrestare il declino delle eccellenze e recuperarle, dando a Mazara del Vallo, città leader nel Mediterraneo.
