Ignoti incivili danneggiano opere e monumenti cittadini. Nessuno accusa il mancato intervento della Soprintendenza ai Beni Culturali?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Aprile 2014 14:26
Ignoti incivili danneggiano opere e monumenti cittadini. Nessuno accusa il mancato intervento della Soprintendenza ai Beni Culturali?

Anche in questi giorni, nei quali si sono accesi i riflettori di una campagna elettorale che con il passare delle ore si sta sempre più infiammando, assistiamo al dramma dell'inciviltà di alcuni ignoti cittadini (lo sono soltanto anagraficamente) che si divertono a danneggiare alcune opere antiche e nuove della città.

Passeggiando per il lungomare Mazzini ed Hopps nei giorni scorsi era evidente come alcuni vasi in ceramica collocati dall'Amministrazione comunale nel relativo marciapiedi davanti alla cosiddetta "spiaggia in città" fossero utilizzati come deposito di rifiuti, bottiglie e quant'altro; la situazione si è protratta per alcuni giorni, poi chi di competenza è finalmente intervenuto a ripulire.

Altra situazione è la rottura parziale di alcuni di questi vasi in ceramica (vedi foto 1); purtroppo il danneggiamento dei vasi in ceramica è diventata una routine ed in diverse parti della città si assiste a tale fenomeno imputabile certamente a cittadini incivili, probabilmente l'opera di ragazzi in preda ai fumi di alcool e droghe che scatenano la propria rabbia contro il patrimonio pubblico.

Non crediamo onestamente che ci sia qualcosa di politico legato a questo fenomeno che, purtroppo, non riguarda solo i vasi in ceramica per i quali comprendiamo che l'Amministrazione comunale provi maggiore attenzione rispetto ad altre opere e monumenti; essi (i vasi in ceramica) rappresenteranno per i posteri il segno tangibile della sensibilità artistica del quinquennio amministrativo appena trascorso.

Si può essere anche in disaccordo sulle scelte e sul metodo, ma ci ci chiediamo: anche i molti episodi di vandalismo ai quali sono stati soggetti altri monumenti cittadini, che rappresentano una più ampia memoria storica, vanno imputati ad un disegno politico?

No certamente, pensiamo al recente grave danneggiamento della fontana di villa Jolanda che alcuni giorni fa è stata "ricomposta" (vedi foto 2) non sappiamo se attraverso criteri dettati da mani esperte e su indirizzo della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani la quale però, a parte fornire pareri negativi o positivi su richieste di privati cittadini o della stessa Amministrazione comunale, non sembra molto attenta al patrimonio monumentale della città. Qualche esempio?

Vedi le condizioni dell'Arco Normanno (il vero monumento della città in quanto parte residua del castello dalla famiglia normanna degli Altavilla che più di ogni altra stirpe ha segnato la storia della città) lasciato al degrado ed all'abbandono e la cui struttura potrebbe cedere vista l'erosione dei suoi blocchi tufo; per non parlare delle scritte realizzate dalle gesta vandaliche di alcuni "writers" più di un anno fa ed ancora lì ben visibili.

Esempio ancor più lampante della mancata attenzione della Soprintendenza ai Beni Culturali è quella relativa al sito di San Nicolò Regale anche questo prezioso segno della presenza normanna ed i mosaici romani sottostanti alla struttura, in quella che probabilmente doveva essere una casa romana. Quei mosaici chiusi al pubblico ed in stato di abbandono sono stati danneggiati dalla recente caduta di calcinacci dal tetto che rischia di crollare (che fine ha fato il progetto in sinergia Comune -Soprintendenza per la messa in sicurezza del sito?) ; ciò è evidente, basti guardare spolverando la vetrata che si affaccia sul porto canale e divenuto nuovo spazio per l'affissione di manifesti pubblicitari. Speriamo che qualche candidato alle elezioni non abbia la malsana idea di affiggere anche lì i propri manifesti quando nei prossimi giorni la città sarà invasa da manifesti e santini di ogni genere.

Alla faccia dei proclami per una città ecosostenibile.

Ritornando infine agli atti vandalici, concludo dicendo che contro l'incivile "modus operandi" di questa sparuta minoranza tutti noi cittadini dobbiamo prendere posizione; la nostra redazione lo ha sempre fatto in maniera puntuale, decisa e senza dubbi in modo libero e scevro da qualsiasi strumentalizzazione politica.Esternare una propria opinione, senza offendere o attaccare le persone, sui fatti credo che sia il sale dell'informazione in Paese come l'Italia dove gli spazi di democrazia purtroppo si stanno riducendo a causa di manovre occulte di lobby economico-finanziarie; ciò ha effetti a cascata anche nell'informazione "residente", quella che prediligiamo.

Francesco Mezzapelle

27-04-2014 16,20

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