I Fornarini: si rispetti divieto panificazione e vendita la domenica e festivi

Continua in linea con il D.A. 842/2018 della Regione Siciliana la "battaglia" dell’Associazione aderente a CIFA Trapani

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Gennaio 2023 09:50
I Fornarini: si rispetti divieto panificazione e vendita la domenica e festivi

Non si può produrre pane fresco né vendere pane surgelato la domenica e nei giorni festivi: le Autorità competenti controllino il rispetto della legge”. Questo è quanto chiede Francesco Alagna, presidente dell'Associazione panificatori “I Fornarini”, responsabile AssoArtigianato-Mazara del Vallo, nonché membro del Direttivo di CIFA Trapani. “Una recente sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa –spiega Alagna- ha respinto l’appello di Federdistribuzione confermando di fatto la legittimità del Decreto dell’Assessorato Attività Produttive della Regione Siciliana n.

842 del 30 maggio 2018 per il quale la nostra Confederazione, grazie all’impegno del presidente di CIFA Trapani, Gaspare Ingargiola, e del dirigente area legale-amministrativa, avv. Filippo Inzirillo, del Direttivo provinciale, ha sostenuto una vera e propria battaglia a tutela dei diritti e della dignità degli operatori del settore panificazione”.

Il Presidente de “I Fornarini” aggiunge: “il divieto di panificazione domenicale e nei festivi permette ai lavoratori, titolari e dipendenti, il riposo, necessario almeno un giorno a settimana, e la cura della propria famiglia. La chiusura domenicale e nei festivi di tutti i panifici –ha sottolineato Francesco Alagna- è supportata da riscontri di carattere economico: le mancate vendite nelle festività vengono abbondantemente ricompensate dai maggiori incassi registrati nel prefestivo e nella giornata immediatamente successiva; la storia recente -ha concluso Alagna - ha dimostrato come l’apertura continua di tutte le attività commerciali non abbia portato ad un aumento nel numero di dipendenti occupati, ma solamente un maggiore loro sfruttamento e la riduzione dei loro diritti”.

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