“Errare è umano, perseverare nell’errore è diabolico”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Ottobre 2013 09:58
“Errare è umano, perseverare nell’errore è diabolico”.

La crescita socio-economica corretta del Comune di Mazara del Vallo non c'è e sostenendo l'attuale sistema politico fallimentare che ha amministrato e amministra la cosa pubblica, non ci sarà mai. Dinanzi a risultati urbanistici e socio-economici prevalentemente negativi, ripetere gli stessi errori politici significa rinunciare per sempre allo sviluppo individuale e collettivo fondato su una seria programmazione, progettazione e realizzazione del cambiamento della Città atteso da 67 anni. Un

cambiamento generale, comunque finalizzato a rendere vivibile la Città per valorizzarla sia sotto l'aspetto urbano, territoriale e produttivo.Questo obiettivo è raggiungibile promuovendo iniziative individuali e popolari mirate alla crescita socio-economica imprenditoriale della Città garante del benessere collettivo e di una migliore qualità della vita che attrae investitori e promuove un turismo di qualità.

Il Piano Salva Città, che dir si voglia, è una programmazione sociale pertinente ai cittadini, il cui esito positivo dipende da una reale partecipazione maggioritaria delle forze economiche, sociali e culturali della Città per attivare un dialogo continuo e costruttivo nel rispetto reciproco, appunto, per raggiungere obiettivi comuni con il lavoro partecipato a maggioranza da attuare nella massima trasparenza.Detto Piano è realizzabile soltanto se condiviso: dal singolo cittadino, dal nucleo familiare tipo, dai nuclei familiari del quartiere e degli altri quartieri, che insieme formano il COMUNE con l'obiettivo unico di svolgere con successo l'azione unitaria approvata da avviare nelle altre entità sociali (provinciale, regionale, nazionale e internazionale).

Il Piano Salva Città in particolare si caratterizza per i seguenti fattori:• È redatto con collaborazione continua di tutte le forze sociali che agiscono nel territorio comunale;• Ha come obiettivo l'identificazione del "Piano Salva Città" teso a realizzare il necessario cambiamento innovativo generale;• Ricerca i punti di coerenza nelle azioni di tutti i soggetti coinvolti verso il Piano Salva Città unico e tra loro;• Identifica strategie, politiche e azioni per realizzare il Piano Salva Città unico condiviso e approvato a maggioranza assoluta.Il Piano Salva Città unico si presenta come sommatoria di più documenti, ognuno dei quali redatto in modo da consentire il rimando alla consistente mole d'analisi prodotta dall'Ufficio Comunale responsabile del Piano, i cui contenuti saranno assunti come riferimento e supporto alle scelte del Piano stesso.Senza l'adesione della maggioranza di cittadini che rappresentano la vita e gli interessi culturali, sociali, economici della Città, è impossibile creare un progetto vitale così importante e straordinario già in lista di attesa da 67 anni: Piano Salva Città di Mazara.Del resto, nel rivedere la recente storia amministrativa di questa Città e le omissioni di programmi di sviluppo specifici dovuti dagli attori politici di turno, non sembra che ci sia alternativa a questo sforzo collettivo richiesto, fatto di partecipazione diretta, condivisione d'intenti, applicando finalmente il potere decisionale popolare, esprimibile normalmente nell'ambito familiare senza intermediari del noto Sistema Politico Fallimentare ancora in atto, ora intento a riproporsi alle prossime elezioni comunali senza meriti reali specifici.Una larga mobilitazione di risorse umane e sociali va necessariamente promossa, tanto più in una città come la nostra che non ha le potenzialità, le risorse, le opportunità di una grande metropoli, ma che si trova di fronte a difficoltà di dimensioni sostenibili solo su vasta scala.Dinanzi ad una stasi socio-politica prolungata e condizionata da una crisi economica senza precedenti, se vogliamo il cambiamento vero e profondo, il nuovo Comune esecutore della volontà popolare da una parte, ha il compito di chiamare a raccolta tutte le energie di cui la città dispone, aprire il "forum decisionale", rendere trasparenti e partecipati i processi, mediante i quali gli interessi generali seguite dalle decisioni pubbliche, siano rappresentate, adottate e rese esecutive dal popolo.

I cittadini dall'altra parte, hanno l'opportunità di partecipare attivamente alla definizione del programma e a tutti gli atti consequenziali mirati allo sviluppo della Città e del territorio. Il Piano Salva Città, non è una mera somma di progetti. Quel che conta è, innanzi tutto, avere un "Piano" a medio-lungo termine; solo così si potrà avere il successo a breve.

Detto questo, il Piano Salva Città non è nemmeno solo una collezione di buone intenzioni per l'immediato futuro. E' anche progettualità operativa partecipativa e concreta, coerente con il "Piano" condiviso e approvato a maggioranza assoluta popolare.

Con il Piano Salva Città, in sintesi, bisogna rispondere a domande fondamentali per l'immediato futuro:1) Qual'è la missione prioritaria della nostra Città nel contesto regionale ed europeo in un'epoca di crisi profonda con possibili trasformazioni negative? –2) Quali sono le nostre vocazioni fondamentali ? –3) Quali le specificità e le eccellenze per far competere la nostra Città nello scenario mediterraneo, europeo e mondiale?

Tuttavia, è necessaria la collaborazione d'ogni cittadino, diretta o indiretta che sia. Bisogna che gli stessi mettano da parte ogni sorta di beghe personali, pregiudizi, sentimenti negativi e, soprattutto di decidere d'ammainare per l'intero iter procedurale non inferiore a dieci anni, bandiere e bandierine di partiti politici di appartenenza (spesso utilizzati per arrivismo individuale).

In questi ultimi 10 anni la Città di Mazara è cambiata in peggio. Mostra la sua invivibilità quasi totale in tutti gli ambienti urbani e territoriali che in passato la caratterizzavano positivamente. Sembra che i mazaresi danneggiati dal sistema politico fallimentare ancora in atto, siano divenuti apatici e remissivi sino al punto di rassegnarsi, ripiegarsi su se stessi e auto-resi costretti a riaffidare ancora ai soliti attori politici le proprie famiglie, cose e il proprio futuro. Rischiando di ripetere gli errori politici con scelte inutili e lesive palesemente devastanti che appartengono al recente passato. In merito, corre l'obbligo dire: chi rinuncia ad un possibile cambiamento di vitale importanza della propria Città, votando "l'amico dalle false promesse" di turno, faccia pure......con l'arccortezza di assumersi ogni responsabilità nei confronti dei propri familiari e concittadini, nessuno escluso.

Probabilmente, ancora non ce ne rendiamo conto e, in questo modo, rischiamo di non poter dare forza ed energia alla nuova Città che dovrebbe configurarsi in modo definitivo nel Piano Salva Città che sostanzialmente mira a dare risposte all'altezza del bisogno di futuro della comunità, a dare alla nuova Città tutte le opportunità per crescere in positivo.

Insomma, la sfida più importante che abbiamo di fronte, è l'esigenza vitale di portare avanti un cambiamento sostanziale nel rispetto reciproco. Il Piano Salva Città può sembrare utopistico (specie alla controparte politica), ma di fatto non lascia spazio a false soluzioni e rappresenta la "condizione indispensabile" (conditio sine qua non) nei tentativi di sviluppare programmi e progetti meritevoli di finanziamenti vari avanzati anche da investitori esterni ed interni alla Città.

La Città che funziona è caratterizzata da quartieri urbani completi e sicuri. Ogni quartiere, degno di questo nome, deve essere vivibile, ovvero, completo di asilo nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media, scuola professionale, centro culturale con biblioteca, ambulatorio sanitario, negozi e botteghe artigianali, autorimesse, parco di quartiere con giuochi, parcheggi pubblici.

E' consequenziale l'istituzione di una circoscrizione fortemente legata alla corretta delimitazione del "quartiere", da ridisegnare e renderlo completo di tutte le sue parti funzionali (esistenti e di progetto) e, rispondente alle nuove esigenze della mobilità e qualità della vita, nell'ambito del quartiere, comunque legato al contesto della Città e dell'intero territorio comunale.

Il Piano Salva Città, infine, è l'unico strumento democratico, oggi per Mazara, in grado di creare un orizzonte condiviso verso cui far camminare: istituzioni locali, forze sociali ed economiche, associazioni, soggetti partecipativi o investitori, cittadini, anziani, giovani e bambini, tutti consapevoli e convinti che bisogna lavorare insieme con orgoglio e fiducia perché quell'orizzonte d'interesse collettivo diventi presto la realtà di domani.

Nell' esclusivo interesse dei cittadini.Cordialmente. Sammartano dr. Gaspare

06-10-2013 12,00

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