Due pescherecci mazaresi fermati e poi subito rilasciati da autorità tunisine.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Ottobre 2016 08:19
Due pescherecci mazaresi fermati e poi subito rilasciati da autorità tunisine.

Attraverso alcune agenzie abbiamo appreso che due pescherecci di Mazara del Vallo, "Aliseo" e "Amaltea", sono stati fermati nella tarda serata di ieri, a 30 miglia dal porto di Sousse da autorita' doganali tunisine. La svolta dopo qualche ora: mentre stavano facendo rotta verso il porto di Sousse, scortati da una motovedetta tunisina, sono stati liberati. Sul caso era immediatamente intervenuto l'ambasciatore italiano a Tunisi Raimondo De Cardona, presso il ministero della Difesa tunisino.

Il presidente del Distretto della Pesca siciliano Giovanni Tumbiolo, di concerto con l'assessore regionale Antonello Cracolici, si era messo subito in contatto con il ministero della Pesca della Tunisia. Dopo la liberazione dei pescherecci, lo stesso Tumbiolo ha ringraziato telefonicamente l'ambasciatore De Cardona e il ministro tunisino Samir Taieb.

Il motopesca "Aliseo" non è nuovo alle cronache infatti - come allora riportato dalla nostra redazione- il 27 dicembre 2013 venne posto sotto fermo amministrativo dalla sezione navale della Guardia di Finanza, insieme alla locale Capitaneria di Porto ed alle autorità doganali, in quanto a seguito dei controlli, di routine, al rientro in porto, alla vigilia delle festività natalizie, i militari accertarono una maggiore presenza di gasolio rispetto a quella evidenziata nel registro del motopesca. Così sarebbe scattato il provvedimento.Alla proprietà del peschereccio venne applicata una sanzione amministrativa.

Sempre la nostra redazione riportò un altro fatto di cronaca, questa volta positivo, con protagonista sempre lo stesso peschereccio mazarese. L'Aliseo  infatti si era distinto il 6 agosto del 2013, dopo pochi giorni il varo (a seguito di una ristrutturazione)alla cui cerimonia partecipò lo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta ed altri rappresentanti istituzionali, per un'importante azione umanitaria. Alle prime luci dell'alba di quel 6 agosto il motopesca mazarese "Aliseo" trasse infatti in salvo 76 migranti in grossa difficolta su un gommone a circa 40 miglia sud di Lampedusa. 69 uomini, 6 donne, fra le quali una incinta di 7 mesi, ed un bambino di appena tre mesi, originari dell'Africa Subsahariana, furono soccorsi dall'equipaggio dell' "Aliseo", composto da quattro mazaresi e sette tunisini, e successivamente trasbordati a circa 12 miglia da Lampedusa su una motovedetta della Guardia Costiera.

La Redazione 

20-10-2016  ore 10,00 

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