Differenziata, Centro studi “La Voce”: “a Mazara gestione allegra e dannosa”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Luglio 2018 11:46
Differenziata, Centro studi “La Voce”: “a Mazara gestione allegra e dannosa”.

Differenziata, Centro studi "La Voce": "a Mazara gestione allegra e dannosa". Questo il titolo di una manifestazione tenutasi il 14 aprile scorso nell’Auditorium Mario Caruso. Slogan accattivante: Mazara si differenzia! Sarebbe una felice trovata pubblicitaria, se non fosse una penosa realtà di cui vergognarsi. Effettivamente Mazara si differenzia, perché riusciamo da anni ad essere fra i comuni meno virtuosi; addirittura siamo riusciti a passare da un valore di differenziata del 12.5% nell’esercizio 2009 (anno di elezione a sindaco dell’On.

(?) Presidente Cristaldi Nicolò a meno del 4% nei successivi esercizi. Comportamento irresponsabile di tutta la macchina comunale, amministratori in testa, assolutamente disattenta agli obblighi che la “Legge Ronchi” imponeva fin dal lontano 5 febbraio 1997, obblighi che ulteriori provvedimenti hanno nel tempo circostanziato e imposto, attraverso ordinanze cogenti dei “governatori” Cuffaro, Lombardo e Crocetta. Sarà bene riflettere che disattendere leggi e ordinanze non è solo un comportamento irresponsabile sul piano dell’etica pubblica, ma è anche costoso per tutti i cittadini.

Non è un caso che i costi di raccolta e conferimento dei rifiuti siano lievitati dai 5.073.751 € del 2009 ai 12.938.904,54 € dell’esercizio 2017. Valga un esempio per tutti: il maggiore tributo speciale per il deposito in discarica nell’anno 2015 per non aver raggiunto un livello di raccolta differenziata almeno pari al 36% (Ordinanza N. 20/2015). Vero che per l’anno in corso la TARI si è drasticamente ridotta per la “scoperta” improvvisa di quasi 9.000 evasori parziali o totali quali: proprietari di immobili rurali crollati da decenni, eredi testamentari a ciascuno dei quali si è richiesto il pagamento dell’intero importo, doppia notifica della TARI alla stessa abitazione malauguratamente dotata di due  ingressi essendo posizionata in due strade ad angolo, moltiplicazione miracolosa delle superfici degli immobili a cui la fantasia di burocrati inetti, spesso gli stessi che per anni non si sono accorti degli evasori, ha attribuito valori diversi da quelli catastali.

Da vergognarsi di essere mazaresi, da vergognarsi di una città che invece  la natura e la storia hanno fatto splendida. E come se non bastasse, incapacità organizzative evidenti e penose, che questi saltimbanchi della politica cercano di coprire scaricando la colpa delle periodiche crisi di raccolta dei rifiuti sull’apparato regionale che pretende, udite udite, il rispetto della legge. Anche se, riflettendo, sembrerebbe quasi voluta questa periodica emergenza. Infatti: la legge consente il ricorso, per somma urgenza (art.191) all’affidamento di appalti milionari senza gara.

E l’On.(?) Presidente  Sindaco Cristaldi Nicolò ha fatto ricorso ampiamente a questa possibilità, spesso in modo illegittimo. Comprendiamo che urgenti problemi politici legati a possibili future candidature alla presidenza della Provincia che la Corte Costituzionale, cattiva e matrigna, ha bloccato irrimediabilmente, hanno  distratto sindaco e giunta; comprendiamo come l’incalzare delle future elezioni comunali costringa gli attori del teatrino della politica a esercitare fantasie malsane che generano ipotesi di accordi incestuosi e laidi, riesumando vecchi arnesi di una politica improvvida del tempo che fu; ma non possiamo indulgere a teneri sentimentalismi e  abbiamo il dovere di richiamare alle loro responsabilità tutti questi istrioni che si esibiscono sul palcoscenico della politica locale.

Vogliamo, solo per inciso, richiamare alcuni articoli della Legge Ronchi che, ricordiamolo ancora, è del 1997 (millenovenentonovantasette): art. 4 : “ I Sindaci favoriscano la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso: -              il reimpiego e il riciclaggio; -              il recupero delle materie prime. Non esattamente quello che sta accadendo in questi giorni, in cui nelle zone di mare come Tonnarella, non si è neppure pensato alla raccolta differenziata, come se non si sapesse che a luglio il mazarese va al mare.

Bisogna riconoscere che il burocrate a cui è stato affidato il servizio, lo stesso di memorabili campagne elettorali a supporto di Cristaldi, è stato preso in contropiede: chi avrebbe mai detto che Tonnarella si popolasse in estate? art. 13 - Ordinanze contingibili e urgenti….. Splendido strumento per appalti lucrosi da assegnare senza gara. Che fosse diversa la finalità di questo articolo? art. 21 - Competenze dei Comuni…. ”I Comuni disciplinano la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti, nel rispetto dei principi d’efficienza, efficacia ed economicità.” Ma l’On.

Presidente Sindaco Cristaldi Nicolò ha mai letto questo articolo, totalmente e colpevolmente disatteso durante la sua gestione? art. 24 - Percentuali minime dei rifiuti prodotti: - entro il 1999 15% - entro il 2001 il 25% - entro il 2003 il 35%. Oggi siamo ai valori previsti per il 2001! Siatene orgogliosi, mediocri Amministratori e insulsi burocrati: speriamo che gli elettori si ricordino di voi o dei vostri accoliti quando andremo alle urne. Con il suo comportamento il Sindaco Cristaldi ha causato ai cittadini, per la mancata raccolta differenziata, un danno di almeno un milione di Euro l’anno, oltre ai danni dell’allegra gestione del servizio, aggravati dal continuo ricorso, spesso illegittimo, all’art.

191 (somma urgenza), di cui abbiamo già parlato. Bravo questo Sindaco, irresponsabile, arrogante e presuntuoso, attorniato da una armata raccogliticcia di personaggi incompetenti, capaci di individuare utenti persino tra i defunti. Tutti assieme rilasciano quotidianamente proterve dichiarazioni, minacciando i cittadini inadempienti dopo 10 anni di inerzia e disinteresse. Ce ne vuole di faccia tosta per sopravvivere al ridicolo di cui sono maestri inarrivabili. E’ bene ricordare a questi maneggioni che i cittadini sanno riflettere e giudicare, magari anche sotto la spinta di una esasperazione montante per le continue inaccettabili richieste di imposte e tasse, che sempre più somigliano a balzelli medioevali.

  Centro Studi “La Voce” Il Presidente Girolamo Pipitone

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